29-02-2020

Il Brunello di Montalcino e l'annata 2015: da mettere subito in cantina

L'attesa è finita: ecco vini che, dopo un 2014 con grossi problemi, hanno un grande potenziale per il futuro

Benvenuto Brunello 2020 a Montalcino

Il Benvenuto Brunello si è tenuto a Montalcino dal 21 al 24 febbraio 2020

Al Brunello di Montalcino 2015 piace vincere facile. L’annata, ma questo lo si sapeva da tempo, ha un grande potenziale, e lo si era già potuto notare assaggiando il Rosso di Montalcino 2015.

Ma soprattutto arriva dopo un 2014 che, come avevamo già osservato l’anno scorso (leggi qui l’articolo), era stata una vera sfida per i produttori, che si sono trovati ad affrontare una stagione di freddo e pioggia che non avevano permesso al Sangiovese di esprimersi al meglio. La conferma arriva dal fatto che quest’anno nessuno si è azzardato a presentare una Riserva 2014, segno tangibile di come la produzione non fosse indimenticabile.

Il Benvenuto Brunello 2020, che si è svolto dal 21 al 24 febbraio, ci regala queste indicazioni. Insomma, dopo una brutta annata (anche se erano state assegnate le 3 stelle, ciò “annata buona”), arriva una 2015 sulla quale c’era una grande attesa e attenzione.

«Aromi intensi di frutta matura, ottimo rapporto tra struttura tannica e acidità e lunga persistenza aromatica sia al naso che al palato, per un millesimo destinato a passare alla storia»: questo è quanto sostiene il Consorzio del Brunello di Montalcino, sulla base dell’analisi effettuata da 40 esperti tra enologi e tecnici da tutta Italia su quasi 50 campioni degustati. Un’annata anche abbastanza abbondante: si stima infatti una produzione di 10,5 milioni di bottiglie di Brunello di Montalcino.

Alcune importanti etichette in degustazione

Alcune importanti etichette in degustazione

Il nostro giudizio si allinea certamente alle considerazioni del Consorzio. Comprendendo le selezioni, c’erano circa 180 campioni in assaggio: la media qualitativa è decisamente altissima e praticamente nessun vino ha presentato caratteristiche non adeguate.

I vini hanno come filo conduttore la finezza e l’eleganza, con un tannino ben presente ma anche molto fine. Qualcuno forse ha presentato un frutto troppo carico, o una presenza leggermente coprente da parte del legno, ma la maggioranza dei prodotti trova un ottimo equilibrio e lunghe prospettive di affinamento. In pratica, tutto quello che si vuole da un Brunello di Montalcino.

Le degustazioni grazie all'ottimo lavoro dell'Associazione Sommelier della Toscana

Le degustazioni grazie all'ottimo lavoro dell'Associazione Sommelier della Toscana

Tra i numerosissimi campioni assaggiato, a noi hanno impressionato maggiormente, in ordine casuale, Agostina Pieri, Altesino, il Vigna del Fiore di Fattoria dei Barbi, La Lecciaia, La Palazzetta, Quercecchio, Lisini, Tenuta Le Potazzine, Poggio di Sotto, La Casaccia di Canalicchio di Sopra, Madonna delle Grazie del Marroneto, Le Chiuse, Giodo, Santa Giulia, Col di Lamo e Vigna Soccorso di Tiezzi.

Un elenco piuttosto lungo, certo, ma è davvero difficile escludere qualcuno, anche etichette blasonate. Pronti a essere smentiti, ovviamente, ma si tratta di un giudizio personale.

I banchi dei produttori

I banchi dei produttori

Se l’argomento di questo Benvenuto Brunello è stato giustamente il 2015, qualcuno ha già iniziato a guardare oltre, all’anno prossimo, quando uscirà il 2016, che in molti giudicano addirittura superiore alla 2015.

Sarà una “Cinque stelle con lode”? Se la 2015 è «destinata a passare alla storia», cosa dovremo poi dire della 2016?

Il presidente del Coni Giovanni Malagò con il presidente del Consorzio Brunello di Montalcino Fabrizio Bindocci presentano la formella celebrativa dell'annata 2019

Il presidente del Coni Giovanni Malagò con il presidente del Consorzio Brunello di Montalcino Fabrizio Bindocci presentano la formella celebrativa dell'annata 2019

Durante il Benvenuto Brunello, come di consueto, è stata svelata anche la formella celebrativa dell’annata, firmata quest’anno dal presidente del Coni Giovanni Malagò, con un disegno legato ai Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina, ma soprattutto con le 5 stelle decretate per il 2019. Non ci resta che aspettare: l’anno prossimo assaggeremo già il Rosso di Montalcino 2019 e potremo farci un’idea.


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Raffaele Foglia

giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose

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