24-01-2020

Mastìo Hofmann, cantina gioiello nel cuore delle Baronie

La sfida Michele Mastìo e Paola Hofmann è iniziata 7 anni fa, con vini moderni ma che sanno di Sardegna

L'ingresso della cantina Mastìo Hofmann

L'ingresso della cantina Mastìo Hofmann

Un piccolo gioiello nel cuore del paese di Galtellì, nelle Baronie, Sardegna. Un’unione tra design, accoglienza e funzionalità per una realtà vitivinicola in crescita.

Questa è la cantina Mastìo Hofmann, un’azienda giovane che punta alla valorizzazione del territorio, con uno sguardo più moderno.

Paola Hofmann e Michele Mastìo nella loro cantina

Paola Hofmann e Michele Mastìo nella loro cantina

La sfida di Michele Mastìo e della moglie Paola Hofmann è iniziata sette anni fa, in una zona dove il vino non è certo la principale produzione, tanto che l’azienda è al momento l’unica realtà vitivinicola delle Baronie.

In realtà i vigneti sono stati impiantati nel 1974 dal papà di Michele che, nemmeno a dirlo, ha guardato al rosso, al Cannonau. Successivamente sono state aggiunte altre varietà, come il Montepulciano e il Vermentino.

Un momento dell'inaugurazione della cantina

Un momento dell'inaugurazione della cantina

Ma sono stati proprio Michele e Paola che hanno voluto investire su una zona resa famosa da Grazia Deledda, ma non certo dai suoi vini: l’idea è quella di realizzare vini che parlino di Sardegna e dell’area delle Baronie, sfruttando anche l’influenza del mare, visto che Galtellì si trova a pochi chilometri dal Tirreno in linea d’aria. «Vogliamo dimostrare che la nostra Sardegna ha un grande potenziale – spiega Michele Mastìo – anche per questo abbiamo investito sul vino, perché crediamo di poter realizzare dei vini di ottimo livello».

La cantina è un piccolo gioiello

La cantina è un piccolo gioiello

Investimento che si può vedere concretamente visitando la cantina di Galtellì, inaugurata pochi mesi fa, nel luglio del 2019: una struttura modera e funzionale, all’interno della quale è stato realizzato un punto vendita che in realtà ha una funzione di accoglienza, con la possibilità di realizzare aperitivi, cene ed eventi. Insomma, un luogo che invoglia a fermarsi e assaggiare i vini.

Ecco, i vini: al momento l’azienda lavora su 7 ettari, per una produzione di circa 40mila bottiglie annue, concentrandosi sulla sostenibilità.

Alcuni dei vini prodotti in esposizione

Alcuni dei vini prodotti in esposizione

Il Cannonau è sicuramente il vitigno “portabandiera” della Mastìo-Hofmann. Il Banduleri è un Cannonau più giovane, fresco, beverino, con un alcol di 14,5%, ma comunque ben equilibrato da una piacevole acidità. Il Pontes, invece, ha sicuramente una maggiore struttura e una grande prospettiva futura: vino che evolve piacevolmente nel tempo al naso, mentre al sorso è già piacevolmente abbinabile a tanti piatti della tradizione sarda, ma non solo.

Molto piacevole anche il Vermentino Malicas: freschezza e salinità ne fanno un vino agile, fresco, beverino, spensierato, senza troppi fronzoli. L’azienda produce anche un altro vino rosso, il Frantzisca, 50% Cannonau e 50% Montepulciano: volutamente complesso e corposo, da valutare con l’evoluzione del tempo.


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Raffaele Foglia

giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose

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