24-02-2019

Come creare una grande carta dei vini. Anche nell'Oceano Indiano

Il sommelier dei lussuosi Constance Hotels & Resorts svela i suoi segreti. Le sue scelte hanno ottenuto una messe di premi

Maldive: tramonto, mare e ottimi vini all'Hal

Maldive: tramonto, mare e ottimi vini all'Halaveli, uno dei meravigliosi resort targati Constance

«Un pasto senza vino è come un giorno senza sole», diceva il gastronomo francese Anthelme Brillat-Savarin. Il vino è da un lato sinonimo di convivialità e di allegria, dall’altro racconta un territorio meglio di qualsiasi altro prodotto. Ne è convinto Jerome Faure, corporate sommelier di Constance Hotels & Resorts, emblema dell’ospitalità d’eccellenza nell’Oceano Indiano. È lui in prima persona a curare, scegliere e selezionare centinaia di etichette che poi vengono servite sulle raffinate tavole dei favolosi resort del gruppo.

A sinistra, la splendida cantina dell'Halaveli, alle Maldive: circa 1.200 etichette, molte prestigiose e rare. A destra Jerome Faure, corporate sommelier di Constance Hotels & Resorts

A sinistra, la splendida cantina dell'Halaveli, alle Maldive: circa 1.200 etichette, molte prestigiose e rare. A destra Jerome Faure, corporate sommelier di Constance Hotels & Resorts

«Al 99% compro vini che ho prima assaggiato. La qualità è molto importante, mi piace incontrare l'enologo perché l’uomo che c’è dietro la produzione di un vino è determinante», ci dice. Sceglie vini internazionali, di qualità e versatili. «Spaziamo da cantine famose come Gaja, in Piemonte, a piccole aziende vinicole come Contra Soarda, nella provincia nord-orientale del Veneto». Spicca la buona selezione dal Sudafrica, anche in virtù della vicinanza al Paese: gli ospiti apprezzano molto i vini di quel Paese. «In carta è presente anche un’alta percentuale di etichette francesi, ma la nostra ricerca coinvolge cantine di tutto il mondo». 

Vino protagonista anche al Prince Maurice, uno dei resort a Mauritius del gruppo Constance

Vino protagonista anche al Prince Maurice, uno dei resort a Mauritius del gruppo Constance

Ancora la cantina dell'Halaveli

Ancora la cantina dell'Halaveli

La wine list dei resort cambia ogni 2 o 3 mesi in base al periodo, mentre a differenza di quel che si potrebbe pensare le condizioni climatiche dell’Oceano Indiano non interferiscono sulla proposta. «L'umidità non è un problema», assicura Jerome. L’unico accorgimento è avere un buon impianto di aria condizionata, che permetta di mantenere i vini ad una temperatura costante di circa 15 gradi. Tra le cantine dei resort, quella dell’Halaveli, alle Maldive, colpisce in particolare per le circa 1.200 etichette, prestigiose e rare, che il capo sommelier Satia Rau, affiancato da altri tre sommelier, serve agli ospiti nei ristoranti del resort, ma soprattutto durante le tante degustazioni che vengono organizzate direttamente in cantina.

Non per niente anche nel 2018, ben cinque carte di vini dei ristoranti Constance sono stati premiati come World's Best Wine Lists nell’ambito della prestigiosa World of Fine Wine. Il ristorante Blue Penny Café del Belle Mare Plage di Mauritius era già stato premiato nel 2009 per la qualità della sua carta, mentre tra il 2010 e il 2015 sono stati cinque i riconoscimenti portati a casa da Constance, non solo per l’alto livello delle etichette proposte, ma anche per la presentazione, l'accuratezza e la completezza di informazioni in carta.

Degustazione all'Halaveli

Degustazione all'Halaveli

Il Wine Spectator’s 2015 Best of Award of Excellence è stato attribuito alla lista del ristorante L’Archipel del Le Prince Maurice, che i giudici hanno valutato come Migliore lista dei vini d’hotel in Africa e Medio Oriente, ricca di un’eccellente selezione dal Nuovo Mondo e soprattutto dal Sudafrica. Premiati anche il ristorante Jing del Constance Halaveli Maldives, per l’accuratezza nella scelta delle annate, la presenza di etichette francesi, ma anche dal resto del mondo; il Blue Penny Café, il ristorante Cyann del Constance Ephelia e il ristorante Seahorse del Lémuria, per la Migliore lista di vini spumanti e champagne in Africa e in Medio Oriente. Infine l’Award of Excellence Wine Spectator 2015 è stato assegnato al ristorante Alizee del Moofushi.

La cantina del Prince Maurice

La cantina del Prince Maurice

Tanti riconoscimenti che si traducono in esperienze da provare durante i soggiorni nei resort. A cominciare da “Around Wine”, la proposta di food pairing ideata dal Constance Belle Mare Plage che si può prenotare alla Blue Penny Cellar: un sofisticato e complesso abbinamento cibo e vino studiato dallo chef Frederic Goisset, partendo dal vino preferito del commensale. Si può anche scegliere piatti ed etichette da abbinare, ma è sicuramente meglio farsi guidare dallo chef in un crescendo di sorpresa per il palato.

Per ulteriori informazioni consultare il sito di Constance Hotels & Resorts.


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Elisabetta Canoro

Giornalista professionista, è consulente di Identità Golose, vice direttore di The CUBE Magazine e collaboratrice di AD Architectural Digest italia e Panorama. Autrice di guide e di libri editi da WhiteStar e Marco Polo

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