22-11-2018
Una vocazione di famiglia coltivata con l’entusiasmo del futuro, una svolta di vita in omaggio alle proprie radici e una promessa che già si lascia (de)gustare. In una parola, Ghemme.
Il vino ha offerto una serata resa ancora più speciale dal fascino del Ricetto, il castello: tra le mura storiche si sono inaugurati gli spazi di degustazione con le cantine Rovellotti Viticoltori in Ghemme e Pietraforata. Ma le luci si sono posate anche su una realtà giovane e al femminile: quello dei Dof Mati.
I vini Ghemme Docg di Rovellotti...
...e i Pietraforata
Sara Paladini e Valentina Cometto di Dof Mati
La sfida amichevole si è combattuta anche tra bianchi e rosati dunque. Ma Ghemme resta la parola d’ordine: come il Docg Riserva Costa del Salmino 2009 di Rovellotti che ha conquistato anche il settimo calice d’oro dell’Alto Piemonte.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
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responsabile de l'Informazioneonline e giornalista di Frontiera - inserto de La Provincia, scrittrice e blogger, si occupa di economia, natura e umanità: ama i sapori che fanno gustare la terra e le sue storie, nonché – da grande appassionata della Scozia – il mondo del whisky