05-10-2018
Conti degli Azzoni, l'azienda punta sempre di più all'ecologia e alla sostenibilità
“L’etica crea felicità?”. Se lo chiedono i Conti degli Azzoni, nel primo bilancio sostenibile del business del vino, illustrato proprio in una recente pubblicazione dove l’azienda vinicola marchigiana ha fatto il punto della situazione per quanto riguarda l’impatto ambientale della produzione.
Ma non dobbiamo dimenticare le altre tenute, tutte di proprietà dei tre fratelli Aldobrando, Filippo e Valperto degli Azzoni Avogadro Carradori. Una è in Veneto, la Conti Riccati, con 200 ettari di cui 23 a vigneti e il restante a seminativo, nella zona del Prosecco Doc e con un piccolo, ma importante, appezzamento all’interno della zona dell’Asolo (con risultati davvero eccellenti quali l’Extra Brut, prodotto in diecimila bottiglie, che dimostra grande carattere e buona possibilità di abbinamento).
La cantina di Montefano
Ma, come detto, l’azienda più rappresentativa è nelle Marche, a Montefano, a pochi chilometri da Recanati e Loreto, in provincia di Macerata. E il motivo è presto detto: 3,4 milioni di euro di fatturato, 70 dipendenti, 745 ettari complessivi dei quali 130 a vigneti e 615 a seminativi, 4.834 ettolitri di vino prodotto. Al momento gli ettari complessivi in conduzione Bio sono 88, dei quali 30 di vigneti, ma è questa la direzione intrapresa.
La Ribona 2017
Ma non solo: i Conti degli Azzoni continuano nella ricerca e nella sperimentazione per cercare di aumentare sempre di più la qualità dei vini prodotti. Ne è un esempio la Ribona 2017, vino realizzato dall’omonimo vitigno autoctono, che si è scrollato di dosso il vecchio nome di “Maceratino”.
Valperto degli Azzoni Avogadro Carradori
Conti degli Azzoni ha 20 ettari a Ribona ed è l’azienda con la maggiore produzione di questo vino della provincia di Macerata: è un vino molto interessante, da un bouquet magari non intenso, immediato, ma con una piacevole evoluzione nel bicchiere, passando dai fiori alla frutta e anche a un tocco di speziatura dolce.
La verticale di Passatempo, dal 2011 al 2017
Il Passatempo è un Igt Rosso Marche, 100% Montepulciano da un vigneto di 50 anni, che affina per due anni in barriques e che poi riposa ancora per due o tre anni in bottiglia. Al momento è in commercio l’annata 2012. Durante una verticale di Passatempo abbiamo potuto valutare l’evoluzione di questo vino, assaggiando le annate 2009, 2011, 2013, 2015 e 2017. Le annate più giovani sono sembrate quelle meglio riuscite, anche proprio per questa continua ricerca che si è avuta in fase di realizzazione di questo prodotto. Il 2013 è un vino che è già pronto, il 2015 aveva un’eleganza notevole e il 2017 un’ottima struttura, ma in questo caso siamo davvero ai primi passi dell’affinamento.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose