20-06-2018

Enjoy! Alla scoperta dell'identità vinicola del Collio

Tra cantine che raccontano il territorio: Venica, Gradis'ciutta, Tenuta di Spessa, Picech, Primosic, Blazic, Cociancig, Pascolo

Un vino, un territorio che fa incontrare, uno stile di vita. Enjoy Collio ha riportato tutto questo al centro: con i grandi vini bianchi del Friuli Venezia Giulia, ma anche con l’apparizione speciale dei rossi. Filo conduttore: l’oro giallo che si lascia vestire di aromi sotto l’azione del sole, del vento e di un terreno ribattezzato flysch o ponca, marne e arenarie che fanno crescere la mineralità dei preziosi prodotti. Su di esso veglia il Consorzio di Tutela Vini Collio, che unisce generazioni e sfide, con grande attenzione alla sostenibilità.

Tanti giovani, e meno giovani, confessano infatti la volontà di tornare sempre più alle radici. Un’esigenza che non si nutre di burocrazia o marketing, bensì vuole gridare un’identità forte e rispettosa del mirabile ambiente circostante. Per tre giorni si è vissuta un’esperienza, esaltata anche dai social: #enjoycollioexperience. Partendo dal campo, ovvero tra i vigneti, dove le erbe aromatiche raccontano i segreti di Friulano, Malvasia, Ribolla Gialla e altri cavalieri di questa tavola rotonda del gusto. E intrecciando paesaggi, cooking show, picnic, visite alle case vinicole.

Come da Venica, a Dolegna del Collio, dove ci dà il benvenuto una Malvasia del 2017, che accoglie con il suo traboccante giallo oro e scatena un ampio bouquet, con note fruttate. Accostandosi alle altre etichette, non si può non spingere la propria visita nella cantina allestita dall’architetto Carola Nitsch, con il ritmo narrativo delle porte: ciascuna rivela una generazione della famiglia, cominciando dal capostipite Daniele.

La sera, al cospetto del Castello di Gorizia, l’esperienza si fa totale. I produttori accolgono gli innumerevoli visitatori, mentre il cooking show degli young chef Alex Mobsby e Ishfaaq Carrim crea un ponte persino con Dubai.

Tra i presenti, la Tenuta di Spessa, il cui castello - prediletto da Casanova - con il resto delle strutture (dagli appartamenti in vigna al casale) offre un tuffo nella conoscenza del Collio e del suo stile. Ma anche altre aziende che si incontreranno il giorno dopo, come Picech, che punta tutte le carte sul suo Athena 2015, magnum di Collio Bianco, con uve selezionate di Tocai Friulano: un benvenuto dai fiori e un finale amarognolo, che rende il cammino gustativo accattivante.

L’attenzione alla famiglia si trasmette non solo nei nomi, chiaramente, ma nell’approccio. Marko Primosic, dell'omonima cantina, evoca ciò che le generazioni prima hanno fatto, mentre porge il Collio bianco Klin, con la sua complessità generosa.

Il giorno dopo, tutti tra i vigneti a cercare di scoprire le radici di una tale identità e la parola passa ai più giovani: Michele Blazic, Giulia Cociancig, Karen Princic svelano perché questo è un mestiere appassionante. C’è spazio per il magico racconto delle api, che si prendono cura dell’ambiente e della vigna, per le narrazioni sulla viandanza, per il canto di un’armonica. E armonica conduce ad armonia, quella tra uomo e natura che si può vivere anche attraverso un picnic da Pascolo. Qui tra i bianchi si fa avanti anche un rosso in formato magnum, Merlot 2011 che con autorevolezza sfodera il suo rosso rubino e una varietà di profumi, dal sottobosco alla liquirizia.


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Marilena Lualdi

responsabile de l'Informazioneonline e giornalista di Frontiera - inserto de La Provincia, scrittrice e blogger, si occupa di economia, natura e umanità: ama i sapori che fanno gustare la terra e le sue storie, nonché – da grande appassionata della Scozia – il mondo del whisky

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