08-04-2017
Presentato al Contraste di Matias Perdomo il Trittico Coevo di famiglia Cecchi
Da oltre centovent’anni la famiglia Cecchi è protagonista della storia e dell’evoluzione del vino toscano in Italia e nel mondo e da più di dieci si impegna con altrettanta passione e dedizione nella diffusione dell’arte contemporanea, soprattutto di giovani artisti, promuovendo iniziative tese a comunicare e rappresentare attraverso di essa la cultura, il piacere e la condivisione proprie dell’universo del vino. Un connubio quello tra arte contemporanea e famiglia Cecchi che continua oggi col Trittico Coevo, realizzato in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Firenze e presentato a Milano durante una cena presso il ristorante Contraste.
Il vino scelto per il trittico non poteva che essere il Toscana Igt Coevo, nelle annate 2009, 2010 e 2011, contemporaneo per nome e per genesi. Un vino fortemente voluto dai fratelli Andrea e Cesare Cecchi, subentrati alla guida dell’azienda dopo la scomparsa del padre Luigi nel 2004, per rappresentare e unire con una nuova identità enologica il forte valore storico e territoriale di due tra i possedimenti più vocati della famiglia: i vigneti di Villa Cerna in Castellina in Chianti con Sangiovese e Cabernet e quelli di Val delle Rose nei pressi di Grosseto con Merlot e Petit Verdot. Chianti Classico e Maremma Toscana trovano quindi la loro miglior espressione e sintesi in un assemblaggio di quattro uve, in percentuali che variano di vendemmia in vendemmia ma di cui almeno il 50% è Sangiovese, la cui filosofia è dare il massimo della qualità per ogni annata, mantenendosi sempre contemporaneo, piacevole ed elegante.
I fratelli Cesare e Andrea Cecchi
La cena dedicata a Coevo da Matias Perdomo
Un cofanetto Coevo
Toscana Igt Coevo 2011. 50% Sangiovese, 20% Cabernet Sauvignon, 20% Merlot, 10% Petit Verdot.. Di colore rosso rubino intenso, caratterizzato da profumi di frutti a bacca nera, liquirizia, chiodi di garofano e tabacco. In bocca ha ottimo corpo e tannini setosi. Equilibrato, molto persistente e finissimo. Sicuramente l’annata che ci ha impressionato maggiormente per piacevolezza gusto olfattiva ed eleganza.
Toscana Igt Coevo 2010. 60% Sangiovese, 10% Cabernet Sauvignon, 10% Merlot, 20% Petit Verdot. Bellissimo colore rosso rubino per questa annata dominata dal Sangiovese. Note olfattive caratterizzate dalle prevalenza delle componenti speziate e poi di nuovo cacao, tabacco, liquirizia. In bocca è caldo e morbido con buona freschezza e bevibilità. Persistente e fine.
Toscana Igt Coevo 2009. 50% Sangiovese, 10% Cabernet Sauvignon, 10% Merlot, 30% Petit Verdot. Rosso rubino intenso. Al naso si svela lentamente con profumi terziari di frutta rossa, note speziate e sensazioni balsamiche. Al palato ha corpo, morbidezza, tannini non invadenti e conferma le caratteristiche di piacevolezza ed eleganza delle annate precedenti risultando equilibrato, fine ed armonico.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
Millesimo 1974, una laurea in Ingegneria civile e un’innata passione per cocktails, distillati e vini, che non si stanca mai di scoprire, conoscere e degustare. Instagram luca.torretta