23-11-2016
La galassia Trentodoc si racconta, ovviamente a Trento, fino all'11 dicembre, con un fitto calendario di eventi rivolto agli appassionati. Intanto la nuova collaborazione tra Ais e Istituto Trento Doc ha portato Maurizio Dante Filippi a essere eletto Miglior Sommelier d’Italia - Premio Trentodoc. L'articolo di Luca Torretta per Identità Golose
Si protrarrà fino a domenica 11 dicembre a Trento presso Palazzo Roccabruna, sede dell'Enoteca Provinciale del Trentino, la dodicesima edizione di Trentodoc Bollicine sulla Città, con un intenso calendario di degustazioni, laboratori del gusto, incontri ed eventi in cantina dedicati alle bollicine di montagna e alle 45 case spumantistiche aderenti all’Istituto Trento Doc.
L'appuntamento è importante per appassionati e operatori del settore desiderosi di approfondire la conoscenza di una denominazione e di un territorio che contribuiscono con circa il 35% alla produzione nazionale di spumante metodo classico.
Un territorio, quello del Trentodoc, eterogeneo sia per clima, dal mite del Garda all’alpino delle Dolomiti, sia per conformazione geologica dei terreni, dai detriti calcarei a elevata pietrosità dei versanti pedemontani ai basalti della Vallagarina. Un’area dunque unica al mondo che conferisce ai Trentodoc un altrettanto originale e riconoscibile “Dna della montagna”.
Quella circondata dalle Dolomiti è una zona le cui potenzialità spumantistiche e similitudini con la Champagne furono ben intuite da Giulio Ferrari, che nel lontano 1902, allora giovane enologo dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, produsse le sue prime 200 bottiglie di metodo classico e nel 1906 ottenne la Medaglia d’Oro all’Esposizione internazionale di Milano. Altri produttori lo hanno seguito e oggi le bottiglie di Trentodoc prodotte annualmente sono circa 7 milioni con innumerevoli riconoscimenti nazionali ed internazionali.
I 45 produttori aderenti a Trentodoc hanno messo a disposizione ben 115 etichette durante il banco di assaggio dedicato agli operatori del settore e organizzato nella giornata di sabato 19 novembre presso il Muse - Museo delle Scienze di Trento, che è rimasto comunque accessibile al pubblico per tutta la durata dell’evento. La scelta del Muse, fortemente voluta da Sabrina Schench, responsabile Istituto Trento Doc, è da applaudire e dimostra come gli eventi legati al mondo del vino possano essere presentati in stupendi spazi di cui l’Italia è notoriamente ricca, portando beneficio sia all’enologia tricolore sia a tutte quelle eccellenze del sistema Italia che spesso non dialogano neppure tra di loro.
Tananai 2012 - Borgo dei Posseri 50% Chardonnay, 50% Pinot Nero, vinificazione in acciaio, 38 mesi sui lieviti, 7mila bottiglie prodotte. Brillante con effervescenza fine e persistente. Il Pinot Nero c’è e si sente, pur essendo in percentuale equivalente allo Chardonnay. Abbastanza complesso e fine. Buona acidità e persistenza.
Altinate Blanc de Blanc Bio Vegan 2013 - Cantina Aldeno 100% Chardonnay, vinificazione in acciaio, 2mila bottiglie prodotte, oltre 24 mesi sui lieviti. Giallo paglierino brillante, bollicine fini e persistenti. Intenso e fragrante. Fresco, equilibrato con buona persistenza aromatica intensa.
Maurizio Dante Filippi primo classificato al Concorso Miglior Sommelier d’Italia - Premio Trentodoc. E' premiato da Enrico Zanoni, a sinistra, e Antonello Maietta, a destra
E proprio Trento, nelle giornate del 19 e 20 novembre, contestualmente al 50° Congresso Nazionale Ais, è stata il palcoscenico delle selezioni finali per l’assegnazione del neonato premio, conquistato da Maurizio Dante Filippi, approdato alla prova orale e pratica assieme a Massimo Tortora, secondo classificato, e Carlo Pagano, terzo classificato.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
Millesimo 1974, una laurea in Ingegneria civile e un’innata passione per cocktails, distillati e vini, che non si stanca mai di scoprire, conoscere e degustare. Instagram luca.torretta