17-11-2016
L'etichetta 2014 del celeberrimo taglio bordolese di Château Mouton Rothschild, disponibile in Italia a breve. Ogni anno la famiglia Rothschild sceglie un grande artista per siglarla. Dopo Mirò, Chagall, Picasso, Dali e il Carlo d’Inghilterra, quest'anno è il turno del pittore inglese David Hockney
Siamo a Pauillac, cittadina che si affaccia sulla Gironda, il più esteso estuario d’Europa, a metà strada tra la Pointe de Grave e Bordeaux. È la capitale indiscussa del vino Médoc, con i più famosi Cru Classé dell’intera regione bordolese. Il simbolo certezza di questa regione Château Mouton Rothschild, premier cru classé con 84 ettari, ha presentato l’etichetta del millesimo 2014. Ogni anno un illustre artista dipinge l’etichetta di questo prestigioso vino rosso, il taglio bordolese più famoso del mondo, di proprietà della famiglia Rothschild. Oggi Camille, Philippe e Julien Rothschild continuano a produrre un vino straordinario, senza perdere di vista il claim “Mouton ne change”, Mouton non cambia. I Rothschild scelgono l’artista cercando di non perdere mai di vista la vigna, il piacere di bere vino e l’emblema dell’ariete, simbolo dello Château. L’artista non riceve un compenso in denaro ma in casse di Mouton con l’etichetta creata. Visitare quest’azienda significa entrare nell’arte, nella storia, nella conservazione di un patrimonio unico, valorizzato con apparente semplicità. Il museo delle etichette, dal 2013, si completa con una sezione dedicata ai bozzetti; per qualche istante, non sembra di stare in una delle più famose cantine del pianeta ma in una singolare galleria d’arte. In passato, le etichette di Mouton sono state realizzate da Mirò, Chagall, Picasso, Dalì. Persino dal Principe Carlo, che dipinse un acquerello per il millesimo 2004.
Philippe Sereys de Rothschild, Camille Sereys de Rothschild e M. Julien de Beaumarchais de Rothschild, eredi della storica dinastia (photo Deepix)
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione