12-08-2016
Vi raccontiamo la realtà della Fivi, Federazione italiana vignaioli indipendenti, quasi 1000 produttori associati che coprono un totale di circa 10mila ettari di vigneto. Ben 70 sono i milioni di bottiglie commercializzate e il fatturato totale supera 0,7 miliardi di euro
Da Nord a Sud, uniti dalla terra. In quella terra dove affonda le radici la Fivi, la Federazione italiana vignaioli indipendenti, che riunisce quasi mille produttori di ogni parte d'Italia. E l’obiettivo di tutti è lo stesso: rimanere indipendenti, ma fare gruppo, anche per un migliore confronto con le istituzioni e per avere una certa rappresentatività. A questo si aggiunge un fattore meno oggettivo, ma sicuramente significativo: Fivi è simbolo di produttori che ci mettono la faccia e che per questo puntano sulla qualità dei propri prodotti per cercare di ritagliarsi un proprio spazio nel mercato nazionale ed estero.
Matilde Poggi, rieletta da poco tempo presidente Fivi e produttrice con la sua azienda Le Fraghe di Cavaion Veronese
E questo non è sinonimo, a tutti i costi, di biologico o biodinamico. «Circa il 50% dei nostri soci – spiega ancora la Poggi – è a conduzione biologica. Conta comunque la passione dei produttori e soprattutto il rispetto per la terra. Non siamo nemmeno una federazione che raduna soltanto i piccoli produttori. Ci sono aziende piccole, medie e grandi, anche se alla fine la media è di circa 10 ettari ciascuna». E nell’ultimo hanno c’è stato un aumento della presenza nel centro-sud Italia. «La Fivi oggi è ancora più forte, perché rappresenta in modo più compiuto i vignaioli di tutta Italia. E questo è molto importante: più si è, più si conta». I due vicepresidenti sono Walter Massa e Leonildo Pieropan.
Attualmente i quasi 1000 i produttori associati coprono un totale di circa 10mila ettari di vigneto. Ben 70 sono i milioni di bottiglie commercializzate e il fatturato totale supera 0,7 miliardi di euro, per un valore in termini di export di 240 milioni di euro. I 10mila ettari di vigneto sono condotti per il 49% in regime biologico/biodinamico, per il 20% secondo i principi della lotta integrata e per il 31% secondo la viticoltura convenzionale.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose