23-11-2017
Andrea Bernardi, chef romano a Tenerife: ha appena ottenuto la sua prima stella Michelin con il suo Nub
C’è anche un italiano, Andrea Bernardi, tra i nuovi chef stellati spagnoli, resi noti poche ore fa. Classe 1977, originario di Marino, zona dei Castelli Romani, a parte la “scuola” di sua zia paterna Rita, è cuoco quasi completamente autodidatta; dopo alcune esperienze tricolori – compresi alcuni mesi con Heinz Beck – ha lavorato in Germania e Austria, prima di trasferirsi in Spagna, a Valencia. Dal 2005 si trovava invece a Tenerife, prima al Nómada, a El Sauzal, splendido affaccio sull’oceano e intelligente bistronomia d’alta qualità originale; da un paio d’anni al Nub di La Laguna (calle Antonio Zerolo 2. Tel. + 34 922 077606), al primo piano di un edificio in stile coloniale, del XIX secolo, che ospita anche la storica pasticceria La Princesa, fondata nel 1927.
La sala del Nub
Noi avevamo conosciuto Bernardi (inserendolo anche nella Guida Identità Golose) ai tempi del Nómada, e la sua mano felice ci aveva davvero impressionato, anche se al tempo nessuna guida – neanche quelle spagnole! – la (e lo) consideravano. Scrivemmo all’epoca: “La cucina di Bernardi è tecnica, elegante. Raramente ci è capitato di incontrare uno stile tanto evoluto in un indirizzo sconosciuto alle guide. Colpa, certo, della perifericità isolana, Tenerife non sta dietro l’angolo. E poi, se pochi sono profeti in patria, è vera anche un’altra cosa: risulta difficile riuscire a emergere da italiano all’estero che non vuole saperne di pummarola, limoncello e mandolino, rifugge insomma gli stereotipi ma punta tutto sulla contemporaneità – possiede tre roner differenti, per dire. (…) Lui ha talento, passione… e non solo, quelle sono promesse e premesse per il futuro, mentre noi abbiamo gustato piatti già consolidati, in pieno equilibrio” (leggi: Quell'italiano a Tenerife).
Bernardi con la moglie chef Fernanda Fuentes Cárdenas
Infusione di legumi, baccalà, judión e patata tartufo delle Canarie
Un nuovo piatto del Nub: Crème brûlée di mais, ceviche di erbe e cipolla vecchia
Complimenti vivissimi allora a Bernardi e compagna, così come giù il cappello di fronte ai due nuovi tristellati spagnoli, l’Abac di Barcelona, chef Jordi Cruz, e l’Aponiente di El Puerto de Santa María, due passi da Cadice, chef Ángel León, ospite della scorsa edizione di Identità Milano (leggi anche: Ángel León, lo chef che cucina la luce). Tra i nuovi sue stelle, anche il Disfrutar di Barcellona, chef Oriol Castro, Eduard Xatruch e Mateu Casañas, che vi abbiamo raccontato recentemente (Meraviglia Disfrutar) e del quale torneremo a occuparci a breve.
Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo? La meta è comunque golosa, per Carlo Passera
di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
Gita fuoriporta o viaggio all’estero? La meta è comunque golosa. Lo è perlomeno per il nostro Carlo Passera, alias Carlo Mangio. Un cibo succulento le sue parole, che stimolano curiosità e salivazione, pensieri limpidi, tanta sostanza per una delle penne più interessanti del panorama gastronomico nazionale