10-09-2017
Per dire: s’inizia spizzicando salame di Nero dei Nebrodi, petto d’oca friulano, soppressata calabrese, salsiccia di fegato di Campotosto, carciofini sott’olio, pomodorini pugliesi confit, lardo di Colonnata con miele e noci, taleggio di grotta da latte crudo della Valsassina, blu doppia panna francese… Tutto ottimo. «La tradizione è il nostro grande fornitore, almeno per quanto riguarda la materia prima», sorride dunque Piero Drago, classe 1987 dai Castelli Romani, tre anni con Anthony Genovese a Il Pagliaccio, ora chef di quel nuovo indirizzo romano che si chiama, non a caso, Secondo Tradizione (il suo sous è Jacopo Ricci, a sua volta reduce da via dei Banchi Vecchi 129a).
Pierto Drago, Francesco Di Lorenzo, Anthony Genovese, Jacopo Ricci
Ma senza limitarsi a dare un semplice gemello alla bottega di via Cipro 8e; bensì pensando a una formula diversa, da risto-bistrot, dove consumare certo le eccellenze che hanno reso celebre la loro prima insegna (300 tipi di salumi, 400 formaggi da tutto il mondo e grandi vini), ma affiancando loro anche una valida cucina bistronomica, moderna, che ha nel prodotto il proprio primario punto di forza, trattato però con logiche contemporanee e la giusta tecnica che sappia rispettarlo e valorizzarlo appieno.
Drago e Ricci
Francesco Praticò e Stefano Lobina
Secondo Tradizione via Rialto 39 - Roma Tel. +39 06 39734757 www.secondotradizione.it
Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo? La meta è comunque golosa, per Carlo Passera
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classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera