28-11-2021

La mia pizza autentica: storie di territorio e di identità nel primo libro di Franco Pepe

Siamo stati al Pepe in Grani di Caiazzo per la presentazione del volume, bilingue per portare nel mondo il messaggio della vera pizza italiana. Quaranta ricette ma soprattutto il racconto di un incredibile successo condiviso con una grande squadra

Riflessivo, riservato, umile: questo il pizzaiolo-imprenditore Franco Pepe che emerge come protagonista dal suo primo libro, La mia pizza autentica, edito da Gambero Rosso. Per la presentazione, qualche giorno fa, non poteva essere scelta sede migliore della sua pizzeria Pepe in Grani a Caiazzo (Caserta): un luogo che è parte integrante del percorso di Franco e che oggi è diventato una meta conosciuta e visitata anche da tanti turisti stranieri. Da qui la scelta di Pepe di realizzare la pubblicazione anche in inglese, non solo per portare nel mondo il messaggio della vera pizza italiana, ma anche per far conoscere il suo percorso e il territorio che ha contribuito all'incredibile successo.

Come ha anche sottolineato Luigi Salerno, amministratore delegato di Gambero Rosso: «Questo libro è una grande opportunità per la pizza napoletana e italiana. Un’idea nata da una chiacchierata in spiaggia con Franco, pensammo di fare un’edizione bilingue, soprattutto per comunicare e far capire - anche nella lingua globale, ossia l’inglese – l'identità della pizza italiana. Bisogna lavorare di più per far conoscere la primogenitura di questo nostro prodotto».

Franco Pepe

Franco Pepe

Un libro, del resto, è un lavoro di squadra, come è di squadra l'opera che Pepe ha svolto in questi anni. Concetto, questo, che emerge anche dalle parole dell’amico Enrico Caracciolo: «Il messaggio che il testo vuole mettere in luce è proprio l'impegno che Franco ha intrapreso già da diversi anni fa. Lui ha sempre messo in primo piano le sue origini e il suo territorio di appartenenza, facendo capire come solo insieme tutti i singoli attori facciano la differenza».

Anche Lido Vannucchi, autore delle bellissime foto, ha sottolineato il ruolo di Franco come «perfetto ambasciatore della pizza, un vero rivoluzionario, una persona che ha avuto l’intuizione, in tempi non sospetti, di fare rete con i produttori. E che attraverso questo suo libro ha scelto di raccontare la storia e i suoi progetti futuri».

Quaranta le ricette racchiuse presenti nel volume, che raccontano l’Alto Casertano e le sue ricchezze senza dimenticare però anche le grandi icone del Made in Italy come i vini di Contadi Castaldi, azienda della Franciacorta, ossia della terra che ospita la pizzeria La Filiale all’interno de L’Albereta, che quando è nata era il primo progetto di Pepe fuori da Caiazzo.

La presentazione di La mia pizza autentica, al Pepe in Grani di Caiazzo

La presentazione di La mia pizza autentica, al Pepe in Grani di Caiazzo

La presentazione di La mia pizza autentica si è trasformata in un momento vero e conviviale, dove Pepe ha presentato con gioia e spontanea sincerità tutti gli amici produttori che da anni lo affiancano nel suo lavoro di racconto del territorio.

Il libro, quindi, diventa un bellissimo viaggio nella vita di Franco Pepe e nei segreti delle sue pizze. E si conclude con uno sguardo al futuro: ovvero con Proxima (leggi qui), il progetto che - come ha sottolineato lo stesso Pepe, «è il naturale proseguimento di quello intrapreso con Pepe in Grani. Ho lavorato su questa idea e su come il mio prodotto potesse collocarsi in un posto che non sia Caiazzo, portando all’esterno l’intera esperienza acquisita. È stato il passo successivo. Un passo dovuto». Così a breve il nuovo progetto Proxima di Franco Pepe prenderà vita in Basilicata, a Lavello, all’interno del San Barbato Resort. Ma ne parleremo nei prossimi giorni.


La mia pizza autentica di Franco Pepe, edito da Gambero Rosso, 192 pagine, foto di Lido Vannucchi, euro 28,50 o 27,80 acquistando qui.


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a cura di

Fosca Tortorelli

napoletana, classe 1978, architetto e sommelier Ais. Fa parte dei Narratori del Gusto e insieme al Centro Studi Assaggiatori di Brescia partecipa a panel di degustazione nel settore enogastronomico. Collaboratrice della rivista L’Assaggio, oltre che di altre testate, è membro delle Donne del Vino

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