21-03-2021
Lo chef Umberto De Martino della Florian Maison di San Paolo d'Argon (Bergamo) davanti ad alcune copie del suo primo libro
Umberto De Martino è un bel mix di quelle caratteristiche - spesso stereotipate, a dirla tutta - che attribuiamo alle varie tipologie "geografiche" degli italiani. Lui è campano di Sorrento, classe 1974, e delle sue origini si porta certo dietro lo stile di cucina, l'anima mediterranea che traspare netta nei suoi piatti, puliti, "dritti". Però ha cucinato a lungo in Germania, e dal 2015 ha trovato il successo a San Paolo d'Argon, provincia di Bergamo, col suo Umberto De Martino al Florian Maison: e dimostra la determinazione tipica di chi vive in queste terre, l'attitudine al sacrificio, la mentalità imprenditoriale. Virtù che in lui sono in verità innate, se vogliamo dar retta a Gennaro Esposito, uno che lo conosce da tempo: «Il primo incontro con Umberto avvenne nel lontano 1989, era un ragazzino che si dava da fare con energia e grinta in cucina. Ai tempi ci siamo trovati insieme in un ristorante di Sorrento, notai subito lo spiccato problem solving e il suo essere un grande lavoratore, che ancora oggi lo contraddistinguono». Dice De Martino di sé stesso: «Sono campano ma adoro fare il risotto; sono figlio del mare di Sorrento ma mi diverte cucinare la carne, la selvaggina e i fondi; sono del Sud ma non sono focoso come ci si aspetterebbe da un napoletano...».
Umberto De Martino
Per tutto quanto detto, ci piace dunque celebrare qui l'uscita del primo libro scritto da De Martino, volume dal quale peraltro le citazioni sono tratte. Si intitola semplicemente Umberto De Martino ed è disponibile dallo scorso 10 febbraio, edita Multiverso (192 pagine, costa 39,50 euro ed è disponibile presso tutti i principali siti di libri, oltre che al ristorante di San Paolo d'Argon e presso lo shop online florianmaison.com).
Il testo è arricchito dagli scatti di Tiziano Carrara, chef a sua volta ma che ha sviluppato negli anni la passione per la fotografia; e dalle proposte di abbinamenti ai piatti pensate da Francesco Pagani, consulente che opera nel mondo del vino.
Vi troverete ovviamente tutti i piatti signature di De Martino. Compresi quelli che abbiamo assaggiato noi, a partire dall'ottimo Riso Carnaroli, astice e lime, del quale vi forniamo anche la ricetta.
Riso Carnaroli, astice e lime
Per il brodo vegetale 1 carota 1 costa di sedano con le foglie 1 cipolla 4 chiodi di garofano 3 l di acqua 4 grani di pepe
Procedimento Incidere gli astici a metà dalla testa e metterli a cuocere in acqua bollente per 7 minuti. A fine cottura, raffreddare subito in acqua e ghiaccio. Sgusciarli avendo cura di estrarre la polpa anche dalle chele e porzionarli a fette. In una casseruola tostare il riso con l’olio, salare e bagnare con il brodo vegetale. Procedere aggiungendo brodo e sempre mescolando. Mantecare con burro, olio, parmigiano e aggiungere la scorza di lime grattugiata e il suo succo.
Per il brodo vegetale Lavare la carota e il sedano, pelarli e tagliarli grossolanamente. Pulire la cipolla e tagliarla a metà. Metterla a scottare in una padella ben calda dalla parte del taglio in modo che abbrustolisca e poi picchiettarla con i chiodi di garofano. Portare a ebollizione e poi abbassare la fiamma al minimo e far cuocere per due ore, infine filtrare.
Finitura In un piatto fondo versare il risotto stendendolo bene, posizionare l'astice a piacere e cospargere il tutto con un po’ di scorza di lime grattugiata.
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classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
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