28-08-2019

Il Cibo degli Chef, 19 maestri della cucina e un libro con una buona causa

Ritratti e ricette "etiche" nel testo, scritto dalla nostra Roberta Rampini. Ricavati destinati alla ricerca contro cancro e diabete

Quando Paolo Caimano, presidente del Lions Club di Lainate, mi ha chiesto se ero disponibile a realizzare un libro con interviste a chef e ricette, devo ammettere che l'idea non mi è sembrata molto originale. Librerie e scaffali delle nostre case sono già stracolmi di testi che hanno per protagonisti gli chef, le nuove star, e ricette. Mi ha fatto cambiare idea il "taglio" che le interviste avrebbero dovuto avere e il fatto che il ricavato della vendita del libro fosse destinato a Service Lions e fondazioni impegnate nella ricerca sul tumore infantile e sul diabete. Era settembre dello scorso anno, l'input mi è piaciuto. E ho iniziato il lavoro.

Come scrivo nella mia prefazione, è stato facile comporre la squadra, tutti gli chef interpellati hanno aderito al progetto con entusiasmo. Ascoltarli e interrogarli per sui temi quali lo spreco alimentare alla fame del mondo è stata un'opportunità per cogliere nuovi aspetti del mondo del food e della ristorazione.

L'intervista a Wicky Priyan. Tutte le foto sono di Silvio Simone Tomatis

L'intervista a Wicky Priyan. Tutte le foto sono di Silvio Simone Tomatis

Viviana Varese in cucina

Viviana Varese in cucina

È nato così Il cibo degli chef (per sapere dove acquistarlo, clicca qui), diciannove maestri della cucina internazionale stellati e non, 70 ricette etiche, oltre 200 pagine in italiano e in inglese, uno dei progetti lionistici più importanti del Lions Club Lainate, presentato ufficialmente in occasione della convention che si è svolta a Milano dal 5 al 9 luglio scorso. Gli chef ci hanno raccontato la loro storia, aperto le loro cucine, regalato alcune ricette e con grande modestia spiegato il loro impegno sociale, la loro attenzione alla materia prima, al fatto di non sprecare nulla in cucina, contrariamente a quanto molti pensano. Laconici o chiacchieroni, tutti hanno dato il loro contributo, senza filtri, senza timore di non piacere o la preoccupazione di mettersi in mostra. C'era solo da mettere faccia e nome per una nobile causa. Così è stato.

Maria Luisa Valazza tra Roberta Rampini e Paolo Caimano del Lions

Maria Luisa Valazza tra Roberta RampiniPaolo Caimano del Lions

L'autrice intervista Luca Pedata

L'autrice intervista Luca Pedata

Questi gli chef presenti nel libro, rigorosamente in ordine alfabetico: Sergio Barzetti, Cesare Battisti, Andrea Berton, Cristina Bowerman, Alberto Buratti, Alice Delcourt, Maurizio Gerola, Alberto Gipponi, Ernst Knam, Pietro Leemann, Vincenzo Marconi, Davide Oldani, Luca Pedata, Wicky Priyan, Claudio Sadler, Franco Sangiacomo, Maria Luisa Valazza, Viviana Varese e Paolo Zoppolatti. Nel libro, edito da Teaser Lab Editore di Milano, sono contenute anche ricette senza lattosio e nichel dello chef Matteo Mingardi.

Davide Oldani

Davide Oldani

Sergio Barzetti, Vincenzo Marconi e Paolo Zoppolatti

Sergio Barzetti, Vincenzo Marconi e Paolo Zoppolatti

C'è, ancora, l'intervento del professor Giorgio Calabrese, presidente del Comitato nazionale sicurezza alimentare del Ministero della Salute, sull'importanza della dieta mediterranea. Hanno partecipato gli specialisti della nutrizione dell'Ospedale Pediatrico Buzzi di Milano, coordinati da Gian Vincenzo Zuccotti, direttore del Dipartimento Pediatrico e professore ordinario di Pediatria presso l'Università degli Studi di Milano. "Non c'è nulla di originale in questo libro - scrivo nella prefazione - ma qualcosa di straordinario, uomini e donne che ci mettono la faccia per raccontare la cucina come motore di cambiamento. La loro (cucina) ma sicuramente anche la nostra (cucina)". Il cibo buono, quello che fa bene, al pianeta e alla salute, e che ora sostiene progetti di solidarietà: è tutto questo Il cibo degli chef.


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a cura di

Roberta Rampini

classe 1968, giornalista professionista, corrispondente de Il Giorno dal 2000. Coautrice del libro Storie di cibo nelle terre di Expo. Poco addestrata ai fornelli, amante della buona cucina, adora raccontare le "anime" della tavola

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