06-03-2019

I nuovi onnivori, una terza via per il futuro dell'alimentazione

Roberta Schira ha presentato a Identità Golose Milano il suo libro fresco di stampa. Narra prospettive sostenibili e... golose

I nuovi onnivori - La gioia di mangiare tutto è i

I nuovi onnivori - La gioia di mangiare tutto è il titolo del nuovo libro di Roberta Schira, disponibile da domani e presentato questa mattina a Identità Golose Milano (edito da Vallardi, 224 pagine, 16,90 euro, per acquistarlo clicca qui)

Son passati ormai alcuni anni da quando Anthony Giddens ha dichiarato conclusa e fallita l'esperienza della Terza Via in politica, che pure lui - eminente sociologo britannico - aveva teorizzato più di un ventennio or sono, e che aveva innervato la figura di leader come Tony Blair e Bill Clinton. Ma è ragionevole - in ogni campo, non solo in quello che attiene agli statisti - cercare strade diverse, sfuggendo alla logica dei blocchi contrapposti. Non è una scelta di compromesso, ma di buon senso; non è mediare ma indicare un percorso di evoluzione consapevole. È ciò che suggerisce la gastronoma, giornalista e scrittrice Roberta Schira anche per il futuro prossimo dell'alimentazione. Una terza via: accantonare dunque lo scontro frontale tra umanità carnivora, ottusamente ottimista, senza alcun rispetto per gli animali e per il pianeta, e umanità catastrofista, che annovera fondamentalisti del no-carne, attivisti vegani e ambientalisti aggressivi. Creare, al suo posto, una prospettiva più matura che s'incarni in una figura specifica: quello del Nuovo Onnivoro.

La presentazione del libro, stamane a Identità Golose Milano: col microfono è Claudio Ceroni, seduti da sinistra Giuseppe Zen, l'autrice Roberta Schira, Marcella Meciani direttore editoriale di Vallardi e Franco Aliberti

La presentazione del libro, stamane a Identità Golose Milano: col microfono è Claudio Ceroni, seduti da sinistra Giuseppe Zen, l'autrice Roberta Schira, Marcella Meciani direttore editoriale di Vallardi e Franco Aliberti

I nuovi onnivori - La gioia di mangiare tutto è quindi il titolo del nuovo libro della Schira, disponibile da domani e presentato questa mattina a Identità Golose Milano (edito da Vallardi, 224 pagine, 16,90 euro, per acquistarlo clicca qui). «Il mio intento è quello di contrastare certo terrorismo alimentare, promuovere però un consumo sostenibile e insieme riportare al piacere della tavola. Anche con un po' di sano fatalismo, perché se è vero che ognuno di noi può stabilire il 40% del proprio destino in base ai propri comportamenti (pure in cucina o al ristorante), è pur vero che il restante 60% è appannaggio del fato» e insomma occorre affrontare la vita e la tavola con sguardo non rassegnato ma sereno, seguendo magari certi dettami del nutrizionismo ma senza fondamentalismi, perché "anche se stai a dieta tutti i giorni, ricordati che di qualcosa devi morire".

Citiamo quest'ultimo concetto tra virgolette, perché è l'ultimo punto, il quattordicesimo, di un vero e proprio Manifesto dei Nuovi Onnivori, così articolato dall'autrice:

Il Manifesto dei Nuovi Onnivori

1. Il cibo non fa male
2. La libertà del commensale è sacra
3. Se il cibo è buono o cattivo non lo decide il tuo palato ma la tua testa
4. Condividere il cibo è un piacere. Evita di frequentare chi ti butta addosso ansia
5. A tavola prenditi il tuo tempo, non quello imposto dal sistema
6. Ogni tanto sentiti libero di mangiare cibi proibiti senza sentirti giudicato o in colpa
7. Prediligi cibo locale (e non solo) e cibo di stagione
8. Mangia meno carne e se lo fai, chiediti come ha vissuto e come è stato ucciso quell’animale
9. Viva il cibo fresco, abbasso il cibo confezionato e pronto da mangiare
10. Trasformare un ingrediente in un piatto finito è terapeutico
11. Stare a tavola insieme è molto più che stare seduti l’uno vicino all’altro
12. Se hai un credo alimentare diverso dal mio, parliamone
13. Non è così importante saper cucinare tante ricette, meglio avere un progetto
14. Anche se stai a dieta tutta la vita, ricordati che di qualcosa dovrai pur morire

Sono tavole della legge gastronomiche da seguire col sorriso stampato sulle labbra. Come fa sempre la Schira, abile nel dare veste casual alle tante tematiche de I nuovi onnivori, cui s'accosta col piglio insieme della scrittrice brillante, della gastronoma e della giornalista scientifica, elaborando dati su dati, fonti su fonti, per sintetizzare il tutto in pagine però di godibilissima lettura. «Lei ha mano leggera, scanzonata, nell'affrontare temi davvero importanti» ha commentato acutamente Giuseppe Zen, cuoco-ideologo («di origini venete, nato a Milano ma che ha scelto di essere siciliano», com'è stato presentato) del Mangiari di strada; a lui e alla toque illustre di Franco Aliberti, dei Tre Cristi sempre milanesi, è andato il compito di chiosare il racconto della Schira, e poi di trasformarlo in assaggi edibili ad alto grado di sostenibilità.

Aliberti si è concentrato su quel mondo vegetale che tanto lo affascina, «pensate che secondo la Fao solo 9 specie soddisfano oggi l'80% dei consumi di vegetali dell'intera umanità. C'è tutta una straordinaria e infinita biodiversità che rischia di scomparire se non ci svegliamo da questo sonno». Zen non è ottimista, vede così il ristorante del futuro: «Servirà cibo, non roba da mangiare. Però sarà fatto per pochi, gli altri continueranno a ingozzarsi low cost».

Zen, Schira, Meciani

Zen, Schira, Meciani

Il nuovo onnivoro, no. Così è descritto: "È una persona attenta alla qualità del cibo, che non si lascia influenzare troppo dalle ricerche scientifiche; curiosa, priva di restrizioni mentali e soprattutto consapevole del proprio ruolo di consumatore attivo e del fatto che, facendo la spesa o un’ordinazione al ristorante, può incidere sul futuro dell’ambiente e dell’umanità.  Il nuovo onnivoro, rispettoso e tollerante verso coloro che la pensano in modo diverso da lui, è il commensale desideroso di riconquistare la gioia dello stare a tavola e di mangiare, senza rinunce, tutto ciò che gli piace, sentendosi anche libero di sperimentare”. 


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a cura di

Carlo Passera

classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera

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