15-09-2020
Nella Scuola di Alta Formazione di Sala le ultime prove, a lungo rinviate a causa dell’emergenza Covid-19, e poi la festa per gli allievi neodiplomati
Foto finale per gli alunni neodiplomati al secondo corso di Intrecci, conclusosi con gli esami dell'altro giorno, sei mesi di ritardo causa Covid-19. Tutte le foto sono di Andrea Di Lorenzo
Intrecci, la Scuola di Alta Formazione di Sala voluta e portata avanti da Dominga, Enrica e Marta Cotarella - seconda generazione della famiglia - ha chiuso il secondo anno di corsi il 13 settembre, anziché il 13 marzo.
Realizzata nella struttura che un tempo ospitava l’oleificio del paese, di fronte all’odierno Museo del Vino e delle Scienze Agroalimentari-Muvis, la scuola è il primo esempio in Italia di progetto di formazione per la sala e l’accoglienza con la formula del campus. Gli studenti hanno a disposizione alloggi, mensa, spazi ricreativi e di studio e attrezzature didattiche digitali e tradizionali per una vera e propria full immersion in questo aspetto così importante ma spesso sottovalutato della ristorazione e dell’ospitalità.
La prova orale finale
A causa dell’emergenza Coronavirus i 25 ragazzi, ben 9 in più rispetto al primo anno, sono stati costretti a sostenere gli esami 6 mesi dopo la data stabilita. In questi mesi però hanno continuato a lavorare nei ristoranti dove hanno fatto lo stage o verso i quali sono stati indirizzati, come il Piazza Duomo di Alba che ha assunto un allievo fino al 2022; ma si sono anche concentrati su quello che “volevano fare da grandi” o si sono iscritti all’Università.
Dominga, Marta ed Enrica Cotarella sono, dal 2015, alla guida dell’azienda Famiglia Cotarella, fondata nel 1979 dai fratelli Riccardo e Renzo Cotarella. Il 17 dicembre 2017 hanno appunto fondato Intrecci con sede a Castiglione in Teverina (Vt).
È festa
«Per noi questa scuola è un modo per poter dare qualcosa di diverso ai ragazzi che vengono qui e pensano di dover solo studiare: con loro faccio corsi di teatro e di canto e si sa che sono due linguaggi che aiutano a entrare in contatto con la propria emotività, che ti portano all'ascolto dell’altro e a tirare fuori sentimenti e stati d'animo nascosti» racconta a sua volta Enrica Cotarella, la più giovane del trio.
Marta, Dominga ed Enrica Cotarella
a cura di
A cura della redazione di Identità Golose