11-06-2020

La Madonnina che riparte oggi, «ci troverete come ci avete lasciati»

Cedroni: «Lo stesso amore per il nostro lavoro e lo stesso obiettivo di prima: avere cura di voi». Ma il menu sarà inedito, dedicato ai "Ricordi d'infanzia"

Moreno Cedroni

Moreno Cedroni

Moreno Cedroni, dopo aver riaperto nei giorni scorsi Il Clandestino e Anikò, riparte oggi anche con il suo indirizzo di punta, La Madonnina del Pescatore, è spiega: «La vera novità è che non ci sono sono novità! Ci troverete esattamente come ci avete lasciati, con lo stesso amore per il nostro lavoro e con lo stesso obiettivo di prima: avere cura di voi».

Totale continuità di stile, dunque, ma un menu tutto nuovo, col titolo Ricordi d'infanzia. «Negli anni di più profonda innovazione supportati dal progetto The Tunnel, infatti, abbiamo trovato la vere novità nel passato, ripercorrendo sentieri già battuti ed esplorandoli in chiave diversa, riproponendo infine ricette magari datate, ma attualizzate», spiega Cedroni. Lui ha pensato ai piatti che hanno fatto grande la Madonnina, «piatti che una volta tolti dal menu, difficilmente ritornano. Invece è bello instillare nel cliente la curiosità di riassaggiarli, mentre io ripercorro la mia storia e compio altre scoperte».

Ricordi di infanzia, piacevolmente nostalgico, affianca i menu esistenti e accoglie una selezione di piatti inseriti in carta nei 35 anni di attività de La Madonnina del Pescatore e alcuni piatti entranti in carta de Il Clandestino Susci Bar. Dallo Spaghetto "Psichedelico" al Rombo al sale, alle Capesante fritte in tempura al nero di seppia.

Ricordi d’infanzia, dunque, è un viaggio nella memoria, ricco di sapori e suggestioni che ripercorrono passo dopo passo, portata dopo portata, il successo del ristorante. Non poteva mancare in questo menu uno spazio dedicato ai celebri Otto cucchiai di Cedroni che quest'anno diventano Quattro ed accolgono nuovi piacevoli abbinamenti che, tra bocconi solidi e liquidi, crudi, cotti e marinati, permettono di assaggiare sapori diversi nello stesso piatto.

La Madonnina del Pescatore

La Madonnina del Pescatore

Il ricordo: da una parte la certezza, il calore, il conforto, dall’altra una nuova (ri)scoperta. Un'idea che Cedroni ha sviluppato nella sua cucina, nel suo Tunnel, e serve in tavola agli ospiti nelle sue portate: rivivere un’esperienza passata, in un altro momento della propria esistenza, con un altro bagaglio, con occhi diversi, con un palato differente. Sapori e sensazioni che rievocano ricordi e sembrano sogni, esperienze vissute e rivisitate, mai banali perché riscoperte, date in prestito alla sperimentazione e tornate a casa in una veste nuova e straordinaria. 

Ogni piatto racconta un percorso, ricco di ricerca e di esperienza. Un percorso che non dimentica il proprio punto di partenza, ma casomai si alimenta dello stesso. Un percorso che ricorda ogni passo della propria crescita e raccoglie quanto di buono ha trovato sulla propria strada. Un percorso parallelo, in fondo, a quello dello stesso Cedroni, instancabile sperimentatore, che ogni anno si rinnova e si riscopre.

Al fianco dello chef in cucina, il sous Luca Abbadir, un vero e proprio punto di riferimento a La Madonnina del Pescatore. Fondamentale, risulta infatti il confronto continuo, costante e creativo in cucina. Maître e restaurant manager del ristorante, Mariella Organi è una perfetta padrona di casa che accoglie gli ospiti e li guida a vivere al meglio l’esperienza del ristorante.


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a cura di

Identità Golose

A cura della redazione di Identità Golose