15-09-2019

Dal 6 al 13 ottobre torna la Milano Wine Week

Snocciola i numeri Federico Gordini, fondatore e presidente della Milano Wine Week: 300 eventi, 200 location, 42 cantine che partecipano, otto giorni di palinsesto, 6 wine district sparsi per la città. E poi spiega il senso della manifestazione. 

«Vuole essere il punto di arrivo e di ripartenza per una nuova generazione di produttori, ristoratori, manager del mondo del vino, sommelier, consulenti ed enotecari che hanno ereditato o costruito aziende e che cercano nuovi linguaggi e nuove forme di approccio all’universo vitivinicolo. E soprattutto vuole essere una grande occasione per i consumatori, per dare loro nuove chiavi di lettura e di avvicinamento al vino attraverso esperienze emozionali. Questo è possibile grazie al coinvolgimento di tante aziende e Consorzi che hanno creduto nel nostro progetto e dei tanti partner che hanno partecipato alla costruzione di un palinsesto che triplica dimensionalmente rispetto a quello della prima edizione mantenendo un altissimo livello qualitativo degli appuntamenti in calendario».

Gordini durante la conferenza stampa di presenzatione 

Gordini durante la conferenza stampa di presenzatione 

E infine condivide l'auspicio: che Milano diventi "capitale" del vino un po' come già avvenuto per altre eccellenze italiane come la moda e il design. Promossa dall’Associazione Milano Wine Week, la seconda edizione si terrà dal 6 al 13 ottobre. Headquarter della manifestazione sarà ancora una volta Palazzo Bovara, in Corso Venezia. Ma saranno attivi 6 Wine District con l’abbinamento di ciascun quartiere a un consorzio vinicolo.

«Dopo appena un anno, e l'edizione "zero", con Milano Wine Week abbiamo visto la capacità di coinvolgimento della città e di tutto il mondo del vino lombardo e italiano - ha dichiarato l'assessore regionale all'agricoltura, Fabio Rolfi, nella conferenza stampa di presentazione - come Regione siamo soddisfatti, mancava un evento del genere. Accanto alla tradizione zootecnica siamo cresciuti in qualità e quantità nella vocazione vitivinicola. Alla Lombardia serviva un grande evento dedicato al vino».


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a cura di

Roberta Rampini

classe 1968, giornalista professionista, corrispondente de Il Giorno dal 2000. Coautrice del libro Storie di cibo nelle terre di Expo. Poco addestrata ai fornelli, amante della buona cucina, adora raccontare le "anime" della tavola