22-03-2019

Le Soste: entrano Cracco, Faccani, Sposito, Fantin e Airaudo

Presentata la nuova guida dell'associazione fondata da Gualtiero Marchesi e presieduta da Claudio Sadler. I locali aderenti toccano quota 91

Renata ed Ezio Santin, premio alla carriera, con M

Renata ed Ezio Santin, premio alla carriera, con Mario Cucci e Claudio Sadler

Palazzo Bovara, in Porta Venezia, 20 marzo, è stato teatro della presentazione del volume 2019 della guida de Le Soste, associazione che affonda le sue radici ben oltre 37 anni fa, quando nel 1982 Gualtiero Marchesi e alcuni suoi colleghi ristoratori (tra i quali Antonio Santini) si riunirono nel mitico indirizzo in via Bonvesin de la Riva a Milano, con l'intento di dar voce e identità ai cuochi e ai loro locali, mettendo in pratica la geniale intuizione di far sistema e collaborare.

Da allora, ogni anno, fino ad oggi, la cerchia dei ristoratori si è arricchita, fino a contare ben 91 membri in questa rinnovata edizione. Cinque nuovi ingressi firmano l'edizione 2019, nuova anche nel look. Per Milano al suo esordio nell'associazione è Carlo Cracco col suo omonimo ristorante, Cracco in Galleria; quindi il Magnolia di Cesenatico, chef Alberto Faccani; Taverna Estia a Bruciano, in provincia di Napoli, chef Francesco Sposito; e ancora il ristorante di Luca Fantin all'interno dell'hotel Bulgari a Tokyo, e l'Amelia a San Sebastian, in Spagna, chef Paulo Airaudo.

Roberto Calugi, Mario Cucci, Roberto Perrone, il presidente Claudio Sadler, Viviana Varese e Francesco Cerea

Roberto Calugi, Mario Cucci, Roberto Perrone, il presidente Claudio Sadler, Viviana Varese e Francesco Cerea

Mario Cucci, editore della guida con la sua Mediavalue, ha dato alle stampe 35mila copie, di cui 10mila in inglese: «Non si tratta di una guida ma di un volume». Con lui alla presentazione erano il giornalista Roberto Perrone, il presidente de Le Soste, Claudio Sadler, Francesco Cerea, Roberto Calugi (direttore generale Fipe) e Viviana Varese, unica donna del direttivo, nonché membro più giovane dell'associazione. Francesco Cerea: ”Entrare a far parte dell'associazione Le Soste è uno stimolo per migliorarsi all'interno di una grande famiglia di eccellenze». Incisivo anche l'intervento di Viviana Varese, la quale ha messo in evidenza che il cuoco/ristoratore è in primis titolare d'un'impresa, in quanto tale rischia e si mette in gioco, al di là del fare e pensare cucina.

Numerosi premi e riconoscimenti sono stati previsti in questa nuova edizione: il premio Innovazione, sponsorizzato da Berlucchi, è stato assegnato a Mauro Uliassi. Quello per l'Ospitalità di sala, di Cantine Ferrari, a Simonetta Mosconi, maître del ristorante Mosconi in Lussemburgo. Il premio alla carriera a Ezio e Renata Santin, quello per la Sostenibilità a Giancarlo Morelli, l'Aspi Best Wine Estates of Italy all'azienda agricola Fratelli Bucci, l'Experience Pommery a Don Alfonso 1890.


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a cura di

Stefania Lattuca

Classe 1976, formazione giuridica. Il suo primo lavoro è fare la mamma. Motore della sua vita sono i viaggi e la gastronomia. Viaggiare tra piatti e territori