20-12-2018

Piovono zucchine cambia casa dopo le feste: addio Brindisi, si riparte altrove

Ha cambiato lo scenario gastronomico in città, Alta Cucina vegana di ottima fattura. Dopo il 7 gennaio trasloca (in data da definire) forse nell’entroterra

Lo slogan di Piovono zucchine

Lo slogan di Piovono zucchine

Piovono zucchine cambia casa. Il fiore vegan della Puglia resterà al civico 6/7 di piazza Cairoli a Brindisi fino al 6 gennaio 2019, aperto a pranzo e a cena come sempre, feste comandate comprese. Dal 7 il trio Annalisa Presta (ai fornelli), Giuseppe Ferraro (in sala), Elvira Gerardi (agli interni, il design, gli slogan e le provocazioni) preparerà il trasloco in luogo e data ancora non definiti. Next destination? Troppo presto per dirlo, ma con ogni probabilità la città sarà altra dall’attuale, probabilmente nell’entroterra brindisino. «Abbiamo lavorato molto, soprattutto su noi stessi, per capire dove questa esperienza ci avrebbe condotto – spiegano cuoca e soci - cercando di non perdere di vista dove noi volevamo andare. Adesso le idee e le mani portano altrove e sentiamo Brindisi come una tappa del nostro percorso, non un punto di arrivo».

Il maître Giuseppe Ferraro (in primo piano) e la cuoca vegan Annalisa Presta

Il maître Giuseppe Ferraro (in primo piano) e la cuoca vegan Annalisa Presta

Piovono zucchine aprì i battenti il 13 dicembre 2015. Essenziale nella prima formazione originaria la presenza di Simona Avallone in cucina. Una scossa tellurica nel panorama gastronomico del capoluogo brindisino, inchiodato a una ristorazione d’antan - tranne poche e rarissime eccezioni. Il ristorante vegan si presentò al centro esatto della città, proprio dirimpetto alla Fontana delle ancore edificata in pieno Ventennio, con un concept spiazzante e uno slogan chiaro e forte: "Ci sedemmo dalla parte dell’orto”.

Ovvero dei Vermicelli con zafferano e fagiolini (quelli lunghi come spaghetti, detti anche fagiolini di Sant’Anna), del Risotto al pomodoro; dell’Aglio nero, olio e peperoncino. Di piatti al netto di grassi animali e loro fratelli. «Non è una cucina di assenze ma di nuove presenze». Apparecchiata senza menarsela troppo e senza spaccare i timpani (per dire) agli ospiti con le menate animaliste.

Così è stato nel passato recente, così sarà nel futuro prossimo. I tre assicurano: «Naturalmente vi terremo sempre aggiornati su dove e quando».


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a cura di

Sonia Gioia

Cronista di professione, curiosa di fatto e costituzione, attitudine applicata al giornalismo d’inchiesta e alle cose di gusto. Scrive per Repubblica, Gambero rosso, Dispensa