08-03-2015

La nuova Lisbona / 2

Torniamo a girare per le strade della capitale, tra squisiti indirizzi gourmet, partendo da José Avillez

José Avillez, classe 1979, è certamente lo chef

José Avillez, classe 1979, è certamente lo chef più famoso e titolato del Portogallo. A Lisbona sono diversi i locali che gestisce, partendo chiaramente dal suo Belcanto, con cui ha ottenuto la seconda stella Michelin

(continua dalla prima parte)

Se Lisbona offre un’ampia scelta per quanto riguarda locali, negozi e curiosità gastronomiche, la scena dei ristoranti non è certo da meno. Da qualche stagione a questa parte, grazie a un manipolo di giovani intraprendenti, la cucina portoghese si è decisamente evoluta in chiave moderna e, pur mantenendo solidi legami con la tradizione e con i prodotti del luogo, ha acquisito una connotazione più internazionale capace di incuriosire anche i foodies.

Il Boss in città è sicuramente José Avillez, cuoco originario di Cascais e primo portoghese ad aver raggiunto il traguardo, proprio pochi mesi fa, della seconda stella Michelin nel suo ristorante di punta, il Belcanto. A dire il vero, l’universo di Avillez è molto più complesso e contempla, sul territorio, nel ricco quartiere di Chiado, una serie di diverse realtà.

Si va dal Cantinho do Avillez, un piacevole ristorante dedicato a una personale versione di tapas a la portuguesa, alla Pizzaria Lisboa, uno dei pochi indirizzi in città dove gustare una buona pizza, fino a due accattivanti lounge bar da frequentare prima o dopo il teatro, il nuovissimo e trendy Mini Bar, e il più serioso Café Lisboa.

João Correia è una delle promesse della nuova ristorazione lusitana

João Correia è una delle promesse della nuova ristorazione lusitana

José Avillez è riconosciuto come il cuoco di maggior talento in Portogallo sin dai tempi in cui lavorava da Tavares, lo storico e antichissimo ristorante nel quale riuscì, qualche anno fa, a raggiungere la prima stella. La sua è una cucina moderna, frutto dei passaggi anche da qualche cuoco iperbolico come Ferran Adrià, ma che sa pescare tra le pieghe della storia gastronomica locale, con ampi riferimenti a piatti classici rivisitati con gusti ed estrema delicatezza.

Una caratteristica, questa, che per certi versi si può osservare anche in un cuoco emergente come il trentenne João Correia, al timone del ristorante Rossio, posizionato all’ultimo piano dell’Hotel Altis Avenida, con vista di Lisbona dall’alto. In un ristorante dallo stile urban-chic, Correia si fa piacere per il suo stile eclettico e curioso che mette in evidenza la passione per i prodotti del territorio, la definizione netta dei sapori, la scelta di originali contaminazioni e, in ogni caso, l’attenta ricerca verso nuove frontiere del gusto.

Tra i dolci incuriosisce il Wonton con puree di patate dolci, gelato allo yogurt e toffee caldo, ma prima si era passati attraverso l’essenzialità e l’esaltazione di un Capretto asado con salsa al prezzemolo, verdure e pomodori, e l’ammaliante piccolo Toast di sardine fresche e peperoni arrostiti.

La splendida volta del By The Wine

La splendida volta del By The Wine

Infine, un consiglio per una sbicchierata prima o dopo i pasti. Nella Rua das Flores, che scende dal Barrio Alto verso il fiume Tejo, al civico 43, c’è il nuovo By The Wine, il flagship store di José Maria Da Fonseca, una storica cantina lusitana.

Qui si possono degustare al bicchiere tutti i vini (e non sono pochi) della casa, accompagnandoli a piatti freddi, jamon iberico, e formaggi. Osservando stupefatti l’incredibile volta del locale, caratterizzata da una lunga sequenza di bottiglie di vino, vuote, posizionate in orizzontale.


Spotti e mangiati

Le insegne, i sapori e le personalità cucinanti d'Europa, viste da Gualtero Spotti

a cura di

Gualtiero Spotti

giornalista per riviste di turismo ed enogastronomia italiana, ama le diverse realtà della cucina internazionale. E poi adora viaggiare
 

Consulta tutti gli articoli dell'autore