16-06-2011
Dell’Austria siamo abituati a conoscere il lato invernale più turistico, con le montagne e le famose località sciistiche. Oppure Vienna e il Danubio. Anche qualche città importante come Linz, Graz e Innsbruck, la storia dei suoi celebri compositori (tra l’altro, chi non ho mai acquistato i Mozartkugeln, le celebri palle di Mozart?) e i grandiosi percorsi ciclabili che scarseggiano dalle nostre parti. Alcune regioni, però, sono ancora tutte da scoprire, e nascondono tesori turistici e gastronomici degni della massima attenzione. È il caso del Burgenland, territorio confinante con l’Ungheria, che gli appassionati di vino certo conoscono bene perché da queste parti, sulle sponde del lago Neusiedl (il più grande lago di steppa della Mitteleuropea, patrimonio dell’umanità dell’Unesco da una decina di anni) nascono nel piccolo borgo di Illmitz i vini dolcissimi di Alois Kracher, capaci di confrontarsi nelle annate più riuscite con i migliori Sauternes francesi e i Tokaji magiari. Oppure si possono degustare i Blaufrankisch (Franconia) e i Ruster Ausbruch di Kurt Feiler e Ernst Triebaumer, nel paese di Rust, che nel tempo hanno raggiunto una fama capace di valicare i confini nazionali. Sono vini con botrytis, le muffe nobili, oppure vini rossi che grazie anche a qualche interessante cuvée creata negli ultimi anni hanno acquistato in temperamento e in spessore al palato.
Le insegne, i sapori e le personalità cucinanti d'Europa, viste da Gualtero Spotti
a cura di
giornalista per riviste di turismo ed enogastronomia italiana, ama le diverse realtà della cucina internazionale. E poi adora viaggiare