14-02-2018

Impronte di rilievo

A Bergamo per scoprire la nuova avventura di Cristian Fagone e Francesca Mauri, una coppia unita nel nome del buono

Ricordo di una grigliata di Cristian Fagone del 

Ricordo di una grigliata di Cristian Fagone del ristorante Impronte, via Baioni 38, piacevole novità nella dinamica Bergamo (foto di Stefano Borghesi)

Tra le numerose novità che caratterizzano la frizzante scena orobica della ristorazione vale la pena segnalare il ristorante Impronte, che festeggia in questi giorni il suo primo compleanno e che vede in prima fila una coppia di intraprendenti under 30, il 29enne cuoco Cristian Fagone e la moglie Francesca Mauri, solo un anno in meno di età e impegnata a dirigere la sala del locale.

Impronte nasce sulle ceneri di un deposito di pullman della Zani Viaggi e, quindi, presenta come primo impatto un’anima molto industriale, nell’ambiente, nell’architettura e nella scelta dei contenuti, che vanno dalle luci per i tavoli fino ai quadri e alle sculture che sono presenti nel ristorante. E’ uno spazio dai toni decisamente minimal dove però non manca il calore del rovere, o il tocco colorato delle maioliche siciliane, sulle quali vengono posizionate le posate al tavolo. Dettagli e cura dei particolari che lascia trasparire il buon gusto e la voglia di dar vita a un progetto pensato a lungo e oggi totalmente compiuto anche quando si guarda alla cucina.

Nonostante la giovane età, Cristian Fagone vanta esperienze importanti. Anche perché sin dai suoi primi passi ai fornelli ha saputo rimboccarsi le maniche e scegliere le destinazioni ideali per crescere e farsi le ossa. Prima giocando in casa e frequentando i bergamaschi di eccellenza, come la stellata Osteria della Brughiera di Villa d’Almé, poi andando a trovare Giancarlo Morelli all’Osteria del Pomiroeu in quel di Seregno, e, buon ultimo, il bretone Philippe Leveillé al Miramonti l’Altro.

Francesca Mauri, responsabile di sala e il marito Cristian Fagone, cuoco

Francesca Mauri, responsabile di sala e il marito Cristian Fagone, cuoco

“Primi approcci”, ricorda oggi Cristian, “che mi sono serviti soprattutto per capire se volevo intraprendere seriamente la professione di cuoco e che alla fine mi hanno convinto a proseguire  partecipando al primo Master della Cucina organizzato dagli Alajmo a Padova”. Da quel momento il passo verso la definizione di un proprio stile e l’apertura del ristorante a Bergamo è stato breve. Così da Impronte si trova una cucina di sostanza e di carattere, che vuole spiccare il volo muovendosi tra solidità interpretativa e contenutistica (non potrebbe essere diversamente visto il background del cuoco) unite a una certa ecletticità che spinge sull’acceleratore quando si evidenziano acidità al palato, quando arrivano alcune affumicature decise, oppure quando i contrasti prendono il sopravvento.

Si passa dal suadente Carpaccio di filetto di manzo garronese, con maionese d’ostrica, foglia d’ostrica e salicornia al più deciso Carciofo alla brace con maionese di mandorle e pan fritto, oppure al brillante Ricordo di una grigliata, dove le costine con patata ratta alla brace, pane e vino, sono rappresentate su una corteccia (portata al tavolo) sulla quale vengono accesi gli aghi di pino che creano un leggero e quasi inebriante fumo.

La sala di Impronte, con cucina a vista

La sala di Impronte, con cucina a vista

Il menu evidenzia oltretutto una bella mano anche quando ci si muove tra i dessert, anche se si va quasi sempre sul sicuro, con una Millefoglie di mele caramellate e un Tortino al cioccolato (unito però alla mitica stracciatella della pasticceria La Marianna in Città Alta. Spicca invece per originalità la “chiusura” meno dolce, con la Ricotta, pomodoro, olio, sale Maldon, pepe e pistacchio. Un ristorante da seguire con attenzione.

Impronte
via Baioni, 38
Bergamo
+39.035.0175557
Prezzi medi: antipasti 16, primi 17, secondi 22, dessert 10 euro
Chiuso martedì; a pranzo aperto solo sabato e domenica


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Le insegne, i sapori e le personalità cucinanti d'Europa, viste da Gualtero Spotti

a cura di

Gualtiero Spotti

giornalista per riviste di turismo ed enogastronomia italiana, ama le diverse realtà della cucina internazionale. E poi adora viaggiare
 

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