17-11-2024

S.Pellegrino, 125 anni e non sentirli

Si è concluso alla Gioconda di Gabicce Monte, tra Romagna e Marche, un tour di 4 cene per festeggiare, con una bottiglie speciale, il compleanno dell'acqua minerale più amata dalla ristorazione mondiale. Marrocco, Iannotti e Aprea gli altri chef coinvolti

Quattro cene speciali per festeggiare un compleanno altrettanto speciale, i 125 anni di S.Pellegrino, l’acqua minerale presente in oltre 150 Paesi, la minerale che sposa il mondo dei fine dining che la stessa casa omaggia con una nuova etichetta in edizione limitata. Come ricorda il comunicato stampa, “La special edition si aggiunge a un percorso ricco di iniziative, un tributo al patrimonio storico dell’azienda ma anche una manifestazione tangibile dei valori promossi dalla campagna Porta il

meglio di te che mette al centro le persone, per le loro specifiche passioni, per i loro talenti e per le loro caratteristiche. Ogni bottiglia diventa un simbolo di convivialità ed eccellenza culinaria, esaltando l’eredità di S.Pellegrino che, con le sue delicate bollicine, rende la vita più frizzante e invita a esprimere sempre il meglio di sé”.

Un viaggio italiano nel segno della frizzantezza. Primo appuntamento il 9 luglio a Lecce, alla tavola di Solaika Marrocco al Primo Restaurant di

Davide Di Fabio: Mazzancolle in rosa

Davide Di Fabio: Mazzancolle in rosa

Lecce. Quindi tappa a Napoli, al 177 Toledo di Giuseppe Iannotti il 17 settembre. Ottobre, il giorno 23, è stato il mese di Andrea Aprea nel ristorante che a Milano porta il suo nome. Infine Gabicce Monte, borgo sospeso tra la Romagna e le Marche, dove Davide Di Fabio ha aperto la Gioconda agli invitati S.Pellegrino, proponendo, come i suoi colleghi in precedenza, un menù che esaltasse le bollicine più famose tra gli chef.

A troneggiare a tavola la nuova bottiglia a tiratura limitata con un avviso:

Davide Di Fabio: Scorfano fritto all'arrabbiata

Davide Di Fabio: Scorfano fritto all'arrabbiata

“Tutto è cominciato con una stella rossa nel 1899, a San Pellegrino Terme”. E proseguirà per chissà quanto ancora, anche perché la stella rossa venne scelta come simbolo porta fortuna. E ne ha portata tanta, fino a formare una chilometrica collana di perle, l’ultima è stata inanellata alla Gioconda in una cena speciale aperta da tre delicatezze servite a passaggio: Wafer ripieno di mandorla, nove e albicocche; Santarella, saraghina marinata, squacquerone e cavale; Lattuga di mare fritta, cetrioli marinati, sesamo e bottarga.

Davide Di Fabio: Riso al pomodoro verde, olio di oliva e cartolina commestibile

Davide Di Fabio: Riso al pomodoro verde, olio di oliva e cartolina commestibile

Poi tutti a tavola. Prima bontà, un Gelato fritto di patate e caviale, preludio a gioiose Mazzancolle di rosa, di un colore brillante che invitava a gustarle sorridenti. Quindi un pesce tanto buono quanto bruttarello, dettaglio che conta ben poco visto che qui si parla di bontà: Scorfano fritto all’arrabbiata. Poi è stata la volta di un simbolo della cucina di Davide Di Fabio: Riso al pomodoro verde, olio di oliva e cartolina commestibile, nell’occasione l’immagine della bottiglia S.Pellegrino stampata su un’ostia.

Con l’Adriatico negli occhi, ecco l’ottima, precisa sala della Gioconda servite una Ricciola di fondale in salsa di albicocche acerbe e acetosella. Niente secondo di carne, piuttosto un secondo di pasta mista, sette differenti formati per sette diversi tipi di pesce a formare la Zuppiera di pasta e pesci dell’Adriatico, già patto dell’anno per noi di Identità Golose.

Agrumi e acqua di mare la chiusura di 125 minuti di brillantezza.


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

Paolo Marchi

di

Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
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