Marianna Vitale

 Foto Brambilla-Serrani

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Sud

via SS. Pietro e Paolo, 8
Quarto (Na)
+39.081.0202708
info@sudristorante.it

 

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Marianna Vitale ha passato da poco i 30. Giovane. Ma indipendente da tempi già biblici, a considerare un paese in cui i figli crescono incollati a mamme che imbiancano. C’è voluto del tempo, però, perché collegasse l’istinto della fanciullezza al desiderio adulto d’esser cuoca. Da bimba osservava gente sedere di continuo a tavola, in quel porto di mare che era la casa di Napoli, a porta Capuana, con la stazione dei pullman là dietro. «Avevo sempre fame, e di giocattoli ne vedevo pochi», ricorda. Allora provava gusto a scuotere padelle e casseruole sull’esempio della nonna. E del papà, cuoco di professione «che vent’anni fa preparava pietanze attualissime».

Il tarlo della cucina sgranocchia anche quando la missione ufficiale è lo studio. Si laurea in Letteratura spagnola e come primo impiego illustra ai turisti stranieri ogni anfratto di San Gregorio Armeno e Decumani in una lingua che i napoletani trovano storicamente familiare. Proprio in quell’angolo di piazza San Domenico, nel 2008 si materializza la svolta: la chiama a fare esperienza per un anno, ai fornelli di Palazzo Petrucci, Lino Scarallo, «un gran lavoratore di profilo basso, che si pone un solo obiettivo: ristorare». È da lui che apprende i contorni della cucina semplice e di territorio. Che la sua ambizione spinge presto a trasferire in un progetto tutto suo. Anzi, tutto loro perché nel frattempo sposa Pino Esposito, sommelier gentile di casa a Quarto. È qui, nel cuore difficile dei Campi Flegrei, che nel maggio 2009 aprono insieme il ristorante Sud tra i venti di zolfo di Pozzuoli e lo scetticismo generale: «Sapevo che la strada sarebbe stata dura ma non sapevo per quanto». Meno del previsto: a novembre 2011 arriva la stella Michelin.

Il riconoscimento, «del tutto inaspettato», arriva in realtà al culmine di un tamtam costante che durava da due anni: c’è chi scende da Milano o sale da Reggio Calabria in giornata solo per provare la cucina colorata di questa ragazza, che armeggia quinti quarti e ingredienti poveri con regalità popolana. Un ossimoro aperto su porzioni di mondo via via più vaste, vedi le recenti fascinazioni del Mediterraneo più basso. Un treno in corsa che pare non esser destinato a fermarsi a Quarto: «Vorrei celebrare i Campi Flegrei in un posto più grande e più degno. Dovessi anche metterci 10 anni». Il lettore avrà già inteso che accadrà sicuramente prima. Intanto piovono altri riconoscimenti: Miglior cuoca d'Italia 2015 secondo Identità Golose e la Guida de l'Espresso.

Ha partecipato a

Identità Milano


a cura di

Gabriele Zanatta

classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. 
instagram @gabrielezanatt