Sergio Motta

RIstorante Macelleria Motta

Strada Padana Superiore, 90
Bellinzago Lombardo (Milano)
T. +39.02. 95784123
info@ristorantemacelleriamotta.it

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Dalla svolta di suo padre Giuseppe nel 1963 alla sua il 10 ottobre dello scorso anno, il 10 del 10 del 10, curiosamente una domenica, curiosamente perché Sergio Motta, classe 1968, ha scelto il settimo giorno come turno di riposo. Del suo ristorante, oltre che della macelleria.

Papà era garzone da un bechee milanese mezzo secolo fa, da Inzago a Milano ogni dì. Poi riuscì ad acquistare la sua bottega, vi aggiunse il macello, e smise di fare il pendolo. Due figli, il maggiore, Galdino, sarebbe diventato veterinario, il minore macellaio. E da pochi mese pure ristoratore a un paio di chilometri da Inzago, lungo il corso del Naviglio della Martesana, in quella che per secoli è stata la prima stazione per cambio cavalli lungo la via che da Milano conduce a Bergamo.

Entrando nel locale si rimane colpiti dalla vetrina con appesi quarti di manzo, prosciutti e tanta altra bontà e bellezza. Poi il camino e su un altro muro una gigantografia che fissa Sergio a tre anni, felice, con un bue accanto. Il ristorante, un autentico inferno per i vegetariani, è nato per la necessità di vendere anche gli anteriori delle bestie abbattute. I ristoratori che la macelleria Motta serviva volevano quasi esclusivamente i tagli posteriori, i più richiesti dai clienti, non necessariamente i più buoni. Però, per lavorare le parti “oscure” bisogna conoscere bene il pianeta carne.

Il primo passo di Sergio fu la costruzione di un paio di spiedi trasportabili con un auto come i rimorchi per cavalli. Era il 2004/05, un successone. Con un neo: tornavano utili solo per eventi speciali. Invece Motta voleva fortemente far sì che chiunque potesse consumare le sue carni ogni giorno, pranzo e cena. Missione compiuta grazie anche alla spinta di sua moglie Tamara. Oggi in cucina troviamo anche Giorgio Parentella e Vittorio Manzoni, scuola Luca Brasi alla Lucanda. Soprattutto possiamo gustare bistecche, diaframmi, costate, tartare che vantano frollature incredibili e sapori nobili. Sapienze primordiali, oggi tornate di assoluta attualità.

Ha partecipato a

Identità di Libertà, Identità Milano


a cura di

Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
blog www.paolomarchi.it
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