17-12-2011
Il Soufflè di panettone di Massimo Bottura, piatto natalizio a chiusura di un pasto memorabile all'Osteria Francescana di Modena, +39.059.210 118, ristorante che da pochi giorni si fregia delle tre stelle Michelin
Questo non è il racconto di una cena qualunque, è il racconto di una cena neo-tri-stellata. “Neo” perché la terza stella Michelin è arrivata un mese fa all’Osteria Francescana di Massimo Bottura, che si trova a Modena guarda caso proprio in via Stella, telefono +39.059.210 118. Ma “neo” è anche perché, per noi 4 appassionati commensali dall’emozione facile, era la prima esperienza godereccia in un ristorante di tale blasone.
Ambiente elegante, moderno e molto accogliente; una squadra di giovani camerieri che ti fa accomodare al tavolo e ti vizia dall’inizio alla fine; uno chef (eh già, uno chef) che si aggira tra i tavoli per far parlare i piatti; un sommelier, il mostro di bravura Giuseppe Palmieri, capace di guidarti in un viaggio unico e anche divertente attraverso profumi, sapori e racconti. Per non parlare della brigata di cucina: una splendida e giovane squadra capitanata dal sous chef giapponese Yoji Tokuyoshi.
Spaghetto alla chitarra con caviale leggermente affumicato e salsa di calamari leggermente bruciati
Nel frattempo il sommelier non ci perde mai d’occhio: ci ha già servito una birra realizzata con un concentrato di pesca di Volpedo, e un riesling tedesco che ha servito suggerendo: «Annusatelo: gas e benzina». E' vero. Il profumo è quello e il contrasto con il piatto è perfetto. Adesso ci fa scivolare giù fino a Pantelleria con uno Zibibbo di Gabrio Bini che accompagna il Baccalà alla mediterranea, piatto elegantissimo ma con una gamma di sapori incredibili tutti da scoprire, dal pomodoro alla mandorla. «Il colore del pesto di capperi, acciughe e mandorle è nascosto dal bianco del baccalà e dal giallo dell’acqua di pomodoro…è una sorpresa», nota Niccolò. Sorpresa per gli occhi, sorpresa per il palato. Poi tocca al piatto che mi ha personalmente fatto godere di più: uno Spaghetto alla chitarra con caviale leggermente affumicato e salsa di calamari leggermente bruciati. A dir poco strepitoso: un equilibrio difficile raggiunto, esaltato dalla ribolla goriziana di Damijan Podversic che lascia tutti estasiati.
L'autrice del pezzo prende appunti
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Classe 1985, laurea in Scienze Gastronomiche, passione e lavoro nel mondo gastronomico: cura gli eventi di Identità Golose, la relativa Guida e il sito web