04-11-2013

Tutto sulla Guida di Identità 2014

Esce oggi la settima edizione, la prima edita
da Mondadori. Tutti i numeri e i premiati

UN TRONO PER DUE. Alessandro Negrini e Fabio Pisan

UN TRONO PER DUE. Alessandro Negrini e Fabio Pisani del Luogo di Aimo e Nadia di Milano. Sono loro "il" miglior chef della settima edizione della Guida di Identità Golose 2014, presentata oggi. Il volume, edito per la prima volta da Mondadori, recensisce 670 ristoranti in Italia e nel mondo, dando valore alle giovani stelle della ristorazione. Negrini e Pisani succedono nell'albo d'oro ad Antonino Cannavacciuolo (guida 2013), Paolo Lopriore (2012), Niko Romito (2011), Enrico Crippa (2010), Massimiliano Alajmo (2009) e Ciccio Sultano (2008)

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IL MIGLIOR CHEF Cavit
Alessandro Negrini e Fabio Pisani
Il Luogo di Aimo e Nadia, Milano
Ne hanno fatta di strada questi due cuochi nati ai confini opposti d’Italia, Pisani in Puglia e Negrini in Valtellina, già premiati come sous-chef alla corte di Aimo e Nadia Moroni e ora primi assoluti. Da quando hanno la responsabilità del Luogo è sempre Grande Italia ma con sapori anche nuovi

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IL MIGLIOR CHEF Cavit
Alessandro Negrini e Fabio Pisani
Il Luogo di Aimo e Nadia, Milano
Ne hanno fatta di strada questi due cuochi nati ai confini opposti d’Italia, Pisani in Puglia e Negrini in Valtellina, già premiati come sous-chef alla corte di Aimo e Nadia Moroni e ora primi assoluti. Da quando hanno la responsabilità del Luogo è sempre Grande Italia ma con sapori anche nuovi

LA MIGLIORE CHEF Sognatori del Gusto
Sara Preceruti
La Locanda del Notaio, Pellio Intelvi (Como)
L’Italia fatica a essere un paese per chef in rosa. Resiste la figura della cuoca che è anche moglie, fidanzata, figlia e raddoppia i fornelli di casa con quelli del locale. Sara Preceruti no. Lei ha scalzato lo chef uomo e ha legittimato stelle e onori con una personalità e sensibilità speciali

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IL MIGLIOR CHEF Cavit
Alessandro Negrini e Fabio Pisani
Il Luogo di Aimo e Nadia, Milano
Ne hanno fatta di strada questi due cuochi nati ai confini opposti d’Italia, Pisani in Puglia e Negrini in Valtellina, già premiati come sous-chef alla corte di Aimo e Nadia Moroni e ora primi assoluti. Da quando hanno la responsabilità del Luogo è sempre Grande Italia ma con sapori anche nuovi








LA MIGLIORE CHEF Sognatori del Gusto
Sara Preceruti
La Locanda del Notaio, Pellio Intelvi (Como)
L’Italia fatica a essere un paese per chef in rosa. Resiste la figura della cuoca che è anche moglie, fidanzata, figlia e raddoppia i fornelli di casa con quelli del locale. Sara Preceruti no. Lei ha scalzato lo chef uomo e ha legittimato stelle e onori con una personalità e sensibilità speciali

IL MIGLIOR CHEF STRANIERO Grana Padano
Kobe Desramaults
In De Wulf, Dranouter (Belgio)
Kobe, un nome che non puoi scordare, secco e netto, ha il grande merito di essere emerso con la sua cucina in un paese, il Belgio, che ha sempre avuto un rapporto stretto con la Francia. Ma lui è fiammingo, se ne infischia e tira diritto con menu solo suoi, prendere e godere. E a Gand ecco il bistrò

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IL MIGLIOR CHEF Cavit
Alessandro Negrini e Fabio Pisani
Il Luogo di Aimo e Nadia, Milano
Ne hanno fatta di strada questi due cuochi nati ai confini opposti d’Italia, Pisani in Puglia e Negrini in Valtellina, già premiati come sous-chef alla corte di Aimo e Nadia Moroni e ora primi assoluti. Da quando hanno la responsabilità del Luogo è sempre Grande Italia ma con sapori anche nuovi








LA MIGLIORE CHEF Sognatori del Gusto
Sara Preceruti
La Locanda del Notaio, Pellio Intelvi (Como)
L’Italia fatica a essere un paese per chef in rosa. Resiste la figura della cuoca che è anche moglie, fidanzata, figlia e raddoppia i fornelli di casa con quelli del locale. Sara Preceruti no. Lei ha scalzato lo chef uomo e ha legittimato stelle e onori con una personalità e sensibilità speciali








IL MIGLIOR CHEF STRANIERO Grana Padano
Kobe Desramaults
In De Wulf, Dranouter (Belgio)
Kobe, un nome che non puoi scordare, secco e netto, ha il grande merito di essere emerso con la sua cucina in un paese, il Belgio, che ha sempre avuto un rapporto stretto con la Francia. Ma lui è fiammingo, se ne infischia e tira diritto con menu solo suoi, prendere e godere. E a Gand ecco il bistrò

IL MIGLIOR SOUS-CHEF Lavazza
Alessandro Procopio
D’O, Cornaredo (Milano)
Non è facile il ruolo di numero due. Bisogna avere la sensibilità e l’intelligenza per capire e poi assecondare il proprio chef, nel caso di Alessandro Procopio il milanese Davide Oldani. Il re della cucina pop ha festeggiato i 10 anni di cucina popolare, resi golosi grazie anche al suo vice

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IL MIGLIOR CHEF Cavit
Alessandro Negrini e Fabio Pisani
Il Luogo di Aimo e Nadia, Milano
Ne hanno fatta di strada questi due cuochi nati ai confini opposti d’Italia, Pisani in Puglia e Negrini in Valtellina, già premiati come sous-chef alla corte di Aimo e Nadia Moroni e ora primi assoluti. Da quando hanno la responsabilità del Luogo è sempre Grande Italia ma con sapori anche nuovi








LA MIGLIORE CHEF Sognatori del Gusto
Sara Preceruti
La Locanda del Notaio, Pellio Intelvi (Como)
L’Italia fatica a essere un paese per chef in rosa. Resiste la figura della cuoca che è anche moglie, fidanzata, figlia e raddoppia i fornelli di casa con quelli del locale. Sara Preceruti no. Lei ha scalzato lo chef uomo e ha legittimato stelle e onori con una personalità e sensibilità speciali








IL MIGLIOR CHEF STRANIERO Grana Padano
Kobe Desramaults
In De Wulf, Dranouter (Belgio)
Kobe, un nome che non puoi scordare, secco e netto, ha il grande merito di essere emerso con la sua cucina in un paese, il Belgio, che ha sempre avuto un rapporto stretto con la Francia. Ma lui è fiammingo, se ne infischia e tira diritto con menu solo suoi, prendere e godere. E a Gand ecco il bistrò








IL MIGLIOR SOUS-CHEF Lavazza
Alessandro Procopio
D’O, Cornaredo (Milano)
Non è facile il ruolo di numero due. Bisogna avere la sensibilità e l’intelligenza per capire e poi assecondare il proprio chef, nel caso di Alessandro Procopio il milanese Davide Oldani. Il re della cucina pop ha festeggiato i 10 anni di cucina popolare, resi golosi grazie anche al suo vice

IL MIGLIOR CHEF PASTICCERE Zafferano 3 Cuochi
Luca Sacchi
Cracco, Milano
Come ben raccontato in questa edizione dal suo patron Carlo Cracco, non è facile curare i dessert nel Ristorante Cracco perché non si deve avere la mentalità del pasticciere, bensì quella del cuoco che ragiona pensando anche al lato dolce. Luca Sacchi vi riesce e le sue preparazioni vincono

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IL MIGLIOR CHEF Cavit
Alessandro Negrini e Fabio Pisani
Il Luogo di Aimo e Nadia, Milano
Ne hanno fatta di strada questi due cuochi nati ai confini opposti d’Italia, Pisani in Puglia e Negrini in Valtellina, già premiati come sous-chef alla corte di Aimo e Nadia Moroni e ora primi assoluti. Da quando hanno la responsabilità del Luogo è sempre Grande Italia ma con sapori anche nuovi








LA MIGLIORE CHEF Sognatori del Gusto
Sara Preceruti
La Locanda del Notaio, Pellio Intelvi (Como)
L’Italia fatica a essere un paese per chef in rosa. Resiste la figura della cuoca che è anche moglie, fidanzata, figlia e raddoppia i fornelli di casa con quelli del locale. Sara Preceruti no. Lei ha scalzato lo chef uomo e ha legittimato stelle e onori con una personalità e sensibilità speciali








IL MIGLIOR CHEF STRANIERO Grana Padano
Kobe Desramaults
In De Wulf, Dranouter (Belgio)
Kobe, un nome che non puoi scordare, secco e netto, ha il grande merito di essere emerso con la sua cucina in un paese, il Belgio, che ha sempre avuto un rapporto stretto con la Francia. Ma lui è fiammingo, se ne infischia e tira diritto con menu solo suoi, prendere e godere. E a Gand ecco il bistrò








IL MIGLIOR SOUS-CHEF Lavazza
Alessandro Procopio
D’O, Cornaredo (Milano)
Non è facile il ruolo di numero due. Bisogna avere la sensibilità e l’intelligenza per capire e poi assecondare il proprio chef, nel caso di Alessandro Procopio il milanese Davide Oldani. Il re della cucina pop ha festeggiato i 10 anni di cucina popolare, resi golosi grazie anche al suo vice








IL MIGLIOR CHEF PASTICCERE Zafferano 3 Cuochi
Luca Sacchi
Cracco, Milano
Come ben raccontato in questa edizione dal suo patron Carlo Cracco, non è facile curare i dessert nel Ristorante Cracco perché non si deve avere la mentalità del pasticciere, bensì quella del cuoco che ragiona pensando anche al lato dolce. Luca Sacchi vi riesce e le sue preparazioni vincono

BIRRA IN CUCINA Birra Moretti
Daniele Usai
Il Tino, Ostia Lido (Roma)
Il Tino di Daniele Usai ha il gran merito, al Lido di Ostia, di non essere mai banale nelle proposte della carta. Non è il solito locale di mare e nemmeno nei bicchieri vengono versati i soliti vini. E la birra ha un ruolo importante, non è la fresca bionda per l’estate ma una realtà in cui credere

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IL MIGLIOR CHEF Cavit
Alessandro Negrini e Fabio Pisani
Il Luogo di Aimo e Nadia, Milano
Ne hanno fatta di strada questi due cuochi nati ai confini opposti d’Italia, Pisani in Puglia e Negrini in Valtellina, già premiati come sous-chef alla corte di Aimo e Nadia Moroni e ora primi assoluti. Da quando hanno la responsabilità del Luogo è sempre Grande Italia ma con sapori anche nuovi








LA MIGLIORE CHEF Sognatori del Gusto
Sara Preceruti
La Locanda del Notaio, Pellio Intelvi (Como)
L’Italia fatica a essere un paese per chef in rosa. Resiste la figura della cuoca che è anche moglie, fidanzata, figlia e raddoppia i fornelli di casa con quelli del locale. Sara Preceruti no. Lei ha scalzato lo chef uomo e ha legittimato stelle e onori con una personalità e sensibilità speciali








IL MIGLIOR CHEF STRANIERO Grana Padano
Kobe Desramaults
In De Wulf, Dranouter (Belgio)
Kobe, un nome che non puoi scordare, secco e netto, ha il grande merito di essere emerso con la sua cucina in un paese, il Belgio, che ha sempre avuto un rapporto stretto con la Francia. Ma lui è fiammingo, se ne infischia e tira diritto con menu solo suoi, prendere e godere. E a Gand ecco il bistrò








IL MIGLIOR SOUS-CHEF Lavazza
Alessandro Procopio
D’O, Cornaredo (Milano)
Non è facile il ruolo di numero due. Bisogna avere la sensibilità e l’intelligenza per capire e poi assecondare il proprio chef, nel caso di Alessandro Procopio il milanese Davide Oldani. Il re della cucina pop ha festeggiato i 10 anni di cucina popolare, resi golosi grazie anche al suo vice








IL MIGLIOR CHEF PASTICCERE Zafferano 3 Cuochi
Luca Sacchi
Cracco, Milano
Come ben raccontato in questa edizione dal suo patron Carlo Cracco, non è facile curare i dessert nel Ristorante Cracco perché non si deve avere la mentalità del pasticciere, bensì quella del cuoco che ragiona pensando anche al lato dolce. Luca Sacchi vi riesce e le sue preparazioni vincono








BIRRA IN CUCINA Birra Moretti
Daniele Usai
Il Tino, Ostia Lido (Roma)
Il Tino di Daniele Usai ha il gran merito, al Lido di Ostia, di non essere mai banale nelle proposte della carta. Non è il solito locale di mare e nemmeno nei bicchieri vengono versati i soliti vini. E la birra ha un ruolo importante, non è la fresca bionda per l’estate ma una realtà in cui credere

LA MIGLIOR CARTA DEI VINI E DISTILLATI Ruinart
Imago dell’Hotel Hassler, Roma
La carta dei vini e dei distillati dell’Imago, che ha nel sommelier Marco Amato il suo ambasciatore, è una delle tante medaglie da appendere nella bacheca dell’Hotel Hassler, scelte che spaziano in ogni direzione per qualità e intelligenza. L’opposto di quei posti che pensano solo ai nomi altisonanti

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IL MIGLIOR CHEF Cavit
Alessandro Negrini e Fabio Pisani
Il Luogo di Aimo e Nadia, Milano
Ne hanno fatta di strada questi due cuochi nati ai confini opposti d’Italia, Pisani in Puglia e Negrini in Valtellina, già premiati come sous-chef alla corte di Aimo e Nadia Moroni e ora primi assoluti. Da quando hanno la responsabilità del Luogo è sempre Grande Italia ma con sapori anche nuovi








LA MIGLIORE CHEF Sognatori del Gusto
Sara Preceruti
La Locanda del Notaio, Pellio Intelvi (Como)
L’Italia fatica a essere un paese per chef in rosa. Resiste la figura della cuoca che è anche moglie, fidanzata, figlia e raddoppia i fornelli di casa con quelli del locale. Sara Preceruti no. Lei ha scalzato lo chef uomo e ha legittimato stelle e onori con una personalità e sensibilità speciali








IL MIGLIOR CHEF STRANIERO Grana Padano
Kobe Desramaults
In De Wulf, Dranouter (Belgio)
Kobe, un nome che non puoi scordare, secco e netto, ha il grande merito di essere emerso con la sua cucina in un paese, il Belgio, che ha sempre avuto un rapporto stretto con la Francia. Ma lui è fiammingo, se ne infischia e tira diritto con menu solo suoi, prendere e godere. E a Gand ecco il bistrò








IL MIGLIOR SOUS-CHEF Lavazza
Alessandro Procopio
D’O, Cornaredo (Milano)
Non è facile il ruolo di numero due. Bisogna avere la sensibilità e l’intelligenza per capire e poi assecondare il proprio chef, nel caso di Alessandro Procopio il milanese Davide Oldani. Il re della cucina pop ha festeggiato i 10 anni di cucina popolare, resi golosi grazie anche al suo vice








IL MIGLIOR CHEF PASTICCERE Zafferano 3 Cuochi
Luca Sacchi
Cracco, Milano
Come ben raccontato in questa edizione dal suo patron Carlo Cracco, non è facile curare i dessert nel Ristorante Cracco perché non si deve avere la mentalità del pasticciere, bensì quella del cuoco che ragiona pensando anche al lato dolce. Luca Sacchi vi riesce e le sue preparazioni vincono








BIRRA IN CUCINA Birra Moretti
Daniele Usai
Il Tino, Ostia Lido (Roma)
Il Tino di Daniele Usai ha il gran merito, al Lido di Ostia, di non essere mai banale nelle proposte della carta. Non è il solito locale di mare e nemmeno nei bicchieri vengono versati i soliti vini. E la birra ha un ruolo importante, non è la fresca bionda per l’estate ma una realtà in cui credere








LA MIGLIOR CARTA DEI VINI E DISTILLATI Ruinart
Imago dell’Hotel Hassler, Roma
La carta dei vini e dei distillati dell’Imago, che ha nel sommelier Marco Amato il suo ambasciatore, è una delle tante medaglie da appendere nella bacheca dell’Hotel Hassler, scelte che spaziano in ogni direzione per qualità e intelligenza. L’opposto di quei posti che pensano solo ai nomi altisonanti

IL MIGLIOR MAîTRE Tenuta S.Anna
Donato Marzolla
Rossellinis di Palazzo Avino, Ravello (Salerno)
Donato Marzolla è un pugliese, brindisino, da anni al lavoro in Costiera Amalfitana. Indossa la casacca e i modi del maître come dovrebbe essere: una conoscenza enciclopedica dei vini (e non solo dei vini), il consiglio giusto mai imposto e l’ironia che in sala sbroglia le situazioni più intricate

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IL MIGLIOR CHEF Cavit
Alessandro Negrini e Fabio Pisani
Il Luogo di Aimo e Nadia, Milano
Ne hanno fatta di strada questi due cuochi nati ai confini opposti d’Italia, Pisani in Puglia e Negrini in Valtellina, già premiati come sous-chef alla corte di Aimo e Nadia Moroni e ora primi assoluti. Da quando hanno la responsabilità del Luogo è sempre Grande Italia ma con sapori anche nuovi








LA MIGLIORE CHEF Sognatori del Gusto
Sara Preceruti
La Locanda del Notaio, Pellio Intelvi (Como)
L’Italia fatica a essere un paese per chef in rosa. Resiste la figura della cuoca che è anche moglie, fidanzata, figlia e raddoppia i fornelli di casa con quelli del locale. Sara Preceruti no. Lei ha scalzato lo chef uomo e ha legittimato stelle e onori con una personalità e sensibilità speciali








IL MIGLIOR CHEF STRANIERO Grana Padano
Kobe Desramaults
In De Wulf, Dranouter (Belgio)
Kobe, un nome che non puoi scordare, secco e netto, ha il grande merito di essere emerso con la sua cucina in un paese, il Belgio, che ha sempre avuto un rapporto stretto con la Francia. Ma lui è fiammingo, se ne infischia e tira diritto con menu solo suoi, prendere e godere. E a Gand ecco il bistrò








IL MIGLIOR SOUS-CHEF Lavazza
Alessandro Procopio
D’O, Cornaredo (Milano)
Non è facile il ruolo di numero due. Bisogna avere la sensibilità e l’intelligenza per capire e poi assecondare il proprio chef, nel caso di Alessandro Procopio il milanese Davide Oldani. Il re della cucina pop ha festeggiato i 10 anni di cucina popolare, resi golosi grazie anche al suo vice








IL MIGLIOR CHEF PASTICCERE Zafferano 3 Cuochi
Luca Sacchi
Cracco, Milano
Come ben raccontato in questa edizione dal suo patron Carlo Cracco, non è facile curare i dessert nel Ristorante Cracco perché non si deve avere la mentalità del pasticciere, bensì quella del cuoco che ragiona pensando anche al lato dolce. Luca Sacchi vi riesce e le sue preparazioni vincono








BIRRA IN CUCINA Birra Moretti
Daniele Usai
Il Tino, Ostia Lido (Roma)
Il Tino di Daniele Usai ha il gran merito, al Lido di Ostia, di non essere mai banale nelle proposte della carta. Non è il solito locale di mare e nemmeno nei bicchieri vengono versati i soliti vini. E la birra ha un ruolo importante, non è la fresca bionda per l’estate ma una realtà in cui credere








LA MIGLIOR CARTA DEI VINI E DISTILLATI Ruinart
Imago dell’Hotel Hassler, Roma
La carta dei vini e dei distillati dell’Imago, che ha nel sommelier Marco Amato il suo ambasciatore, è una delle tante medaglie da appendere nella bacheca dell’Hotel Hassler, scelte che spaziano in ogni direzione per qualità e intelligenza. L’opposto di quei posti che pensano solo ai nomi altisonanti








IL MIGLIOR MAîTRE Tenuta S.Anna
Donato Marzolla
Rossellinis di Palazzo Avino, Ravello (Salerno)
Donato Marzolla è un pugliese, brindisino, da anni al lavoro in Costiera Amalfitana. Indossa la casacca e i modi del maître come dovrebbe essere: una conoscenza enciclopedica dei vini (e non solo dei vini), il consiglio giusto mai imposto e l’ironia che in sala sbroglia le situazioni più intricate

IL MIGLIOR SOMMELIER Torre Rosazza
Valerio Capriotti
Duomo, Ragusa Ibla
Valerio Capriotti si è lasciato alle spalle Roma per abbracciare la causa della qualità al Duomo di Ciccio Sultano, bravissimo nel governare la cantina ma anche a gestire il dopo Angelo Di Stefano, lì da sempre, un monumento che ha preso altre strade. Bere bene con Valerio viene facilissimo

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IL MIGLIOR CHEF Cavit
Alessandro Negrini e Fabio Pisani
Il Luogo di Aimo e Nadia, Milano
Ne hanno fatta di strada questi due cuochi nati ai confini opposti d’Italia, Pisani in Puglia e Negrini in Valtellina, già premiati come sous-chef alla corte di Aimo e Nadia Moroni e ora primi assoluti. Da quando hanno la responsabilità del Luogo è sempre Grande Italia ma con sapori anche nuovi








LA MIGLIORE CHEF Sognatori del Gusto
Sara Preceruti
La Locanda del Notaio, Pellio Intelvi (Como)
L’Italia fatica a essere un paese per chef in rosa. Resiste la figura della cuoca che è anche moglie, fidanzata, figlia e raddoppia i fornelli di casa con quelli del locale. Sara Preceruti no. Lei ha scalzato lo chef uomo e ha legittimato stelle e onori con una personalità e sensibilità speciali








IL MIGLIOR CHEF STRANIERO Grana Padano
Kobe Desramaults
In De Wulf, Dranouter (Belgio)
Kobe, un nome che non puoi scordare, secco e netto, ha il grande merito di essere emerso con la sua cucina in un paese, il Belgio, che ha sempre avuto un rapporto stretto con la Francia. Ma lui è fiammingo, se ne infischia e tira diritto con menu solo suoi, prendere e godere. E a Gand ecco il bistrò








IL MIGLIOR SOUS-CHEF Lavazza
Alessandro Procopio
D’O, Cornaredo (Milano)
Non è facile il ruolo di numero due. Bisogna avere la sensibilità e l’intelligenza per capire e poi assecondare il proprio chef, nel caso di Alessandro Procopio il milanese Davide Oldani. Il re della cucina pop ha festeggiato i 10 anni di cucina popolare, resi golosi grazie anche al suo vice








IL MIGLIOR CHEF PASTICCERE Zafferano 3 Cuochi
Luca Sacchi
Cracco, Milano
Come ben raccontato in questa edizione dal suo patron Carlo Cracco, non è facile curare i dessert nel Ristorante Cracco perché non si deve avere la mentalità del pasticciere, bensì quella del cuoco che ragiona pensando anche al lato dolce. Luca Sacchi vi riesce e le sue preparazioni vincono








BIRRA IN CUCINA Birra Moretti
Daniele Usai
Il Tino, Ostia Lido (Roma)
Il Tino di Daniele Usai ha il gran merito, al Lido di Ostia, di non essere mai banale nelle proposte della carta. Non è il solito locale di mare e nemmeno nei bicchieri vengono versati i soliti vini. E la birra ha un ruolo importante, non è la fresca bionda per l’estate ma una realtà in cui credere








LA MIGLIOR CARTA DEI VINI E DISTILLATI Ruinart
Imago dell’Hotel Hassler, Roma
La carta dei vini e dei distillati dell’Imago, che ha nel sommelier Marco Amato il suo ambasciatore, è una delle tante medaglie da appendere nella bacheca dell’Hotel Hassler, scelte che spaziano in ogni direzione per qualità e intelligenza. L’opposto di quei posti che pensano solo ai nomi altisonanti








IL MIGLIOR MAîTRE Tenuta S.Anna
Donato Marzolla
Rossellinis di Palazzo Avino, Ravello (Salerno)
Donato Marzolla è un pugliese, brindisino, da anni al lavoro in Costiera Amalfitana. Indossa la casacca e i modi del maître come dovrebbe essere: una conoscenza enciclopedica dei vini (e non solo dei vini), il consiglio giusto mai imposto e l’ironia che in sala sbroglia le situazioni più intricate








IL MIGLIOR SOMMELIER Torre Rosazza
Valerio Capriotti
Duomo, Ragusa Ibla
Valerio Capriotti si è lasciato alle spalle Roma per abbracciare la causa della qualità al Duomo di Ciccio Sultano, bravissimo nel governare la cantina ma anche a gestire il dopo Angelo Di Stefano, lì da sempre, un monumento che ha preso altre strade. Bere bene con Valerio viene facilissimo

LA SORPRESA DELL’ANNO Bonaventura Maschio
Beniamino Nespor e Eugenio Roncoroni
Al Mercato, Milano
Ognuno indossa l’abito in cui si sente più a suo agio. C’è lo chef che gradisce lo sfarzo, quello che adora il minimalismo e chi sa muoversi in pochi metri. Nespor e Roncoroni si stanno specializzando in proposte fusion, sospese tra Italia, California e Asia, in ambientini tutta golosa confusione

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IL MIGLIOR CHEF Cavit
Alessandro Negrini e Fabio Pisani
Il Luogo di Aimo e Nadia, Milano
Ne hanno fatta di strada questi due cuochi nati ai confini opposti d’Italia, Pisani in Puglia e Negrini in Valtellina, già premiati come sous-chef alla corte di Aimo e Nadia Moroni e ora primi assoluti. Da quando hanno la responsabilità del Luogo è sempre Grande Italia ma con sapori anche nuovi








LA MIGLIORE CHEF Sognatori del Gusto
Sara Preceruti
La Locanda del Notaio, Pellio Intelvi (Como)
L’Italia fatica a essere un paese per chef in rosa. Resiste la figura della cuoca che è anche moglie, fidanzata, figlia e raddoppia i fornelli di casa con quelli del locale. Sara Preceruti no. Lei ha scalzato lo chef uomo e ha legittimato stelle e onori con una personalità e sensibilità speciali








IL MIGLIOR CHEF STRANIERO Grana Padano
Kobe Desramaults
In De Wulf, Dranouter (Belgio)
Kobe, un nome che non puoi scordare, secco e netto, ha il grande merito di essere emerso con la sua cucina in un paese, il Belgio, che ha sempre avuto un rapporto stretto con la Francia. Ma lui è fiammingo, se ne infischia e tira diritto con menu solo suoi, prendere e godere. E a Gand ecco il bistrò








IL MIGLIOR SOUS-CHEF Lavazza
Alessandro Procopio
D’O, Cornaredo (Milano)
Non è facile il ruolo di numero due. Bisogna avere la sensibilità e l’intelligenza per capire e poi assecondare il proprio chef, nel caso di Alessandro Procopio il milanese Davide Oldani. Il re della cucina pop ha festeggiato i 10 anni di cucina popolare, resi golosi grazie anche al suo vice








IL MIGLIOR CHEF PASTICCERE Zafferano 3 Cuochi
Luca Sacchi
Cracco, Milano
Come ben raccontato in questa edizione dal suo patron Carlo Cracco, non è facile curare i dessert nel Ristorante Cracco perché non si deve avere la mentalità del pasticciere, bensì quella del cuoco che ragiona pensando anche al lato dolce. Luca Sacchi vi riesce e le sue preparazioni vincono








BIRRA IN CUCINA Birra Moretti
Daniele Usai
Il Tino, Ostia Lido (Roma)
Il Tino di Daniele Usai ha il gran merito, al Lido di Ostia, di non essere mai banale nelle proposte della carta. Non è il solito locale di mare e nemmeno nei bicchieri vengono versati i soliti vini. E la birra ha un ruolo importante, non è la fresca bionda per l’estate ma una realtà in cui credere








LA MIGLIOR CARTA DEI VINI E DISTILLATI Ruinart
Imago dell’Hotel Hassler, Roma
La carta dei vini e dei distillati dell’Imago, che ha nel sommelier Marco Amato il suo ambasciatore, è una delle tante medaglie da appendere nella bacheca dell’Hotel Hassler, scelte che spaziano in ogni direzione per qualità e intelligenza. L’opposto di quei posti che pensano solo ai nomi altisonanti








IL MIGLIOR MAîTRE Tenuta S.Anna
Donato Marzolla
Rossellinis di Palazzo Avino, Ravello (Salerno)
Donato Marzolla è un pugliese, brindisino, da anni al lavoro in Costiera Amalfitana. Indossa la casacca e i modi del maître come dovrebbe essere: una conoscenza enciclopedica dei vini (e non solo dei vini), il consiglio giusto mai imposto e l’ironia che in sala sbroglia le situazioni più intricate








IL MIGLIOR SOMMELIER Torre Rosazza
Valerio Capriotti
Duomo, Ragusa Ibla
Valerio Capriotti si è lasciato alle spalle Roma per abbracciare la causa della qualità al Duomo di Ciccio Sultano, bravissimo nel governare la cantina ma anche a gestire il dopo Angelo Di Stefano, lì da sempre, un monumento che ha preso altre strade. Bere bene con Valerio viene facilissimo








LA SORPRESA DELL’ANNO Bonaventura Maschio
Beniamino Nespor e Eugenio Roncoroni 
Al Mercato, Milano
Ognuno indossa l’abito in cui si sente più a suo agio. C’è lo chef che gradisce lo sfarzo, quello che adora il minimalismo e chi sa muoversi in pochi metri. Nespor e Roncoroni si stanno specializzando in proposte fusion, sospese tra Italia, California e Asia, in ambientini tutta golosa confusione

LA GIOVANE FAMIGLIA Ebnt
Mattia e Alessio con Bruna e Marcello Spadone
La Bandiera, Civitella Casanova (Pescara)
Gli Spadone di Civitella Casanova sono l’ennesima bella famiglia che fa grande la ristorazione italiana. C’è Marcello in prima fila, supportato da sua moglie Bruna, e ci sono i figli a dar man forte loro, Mattia a papà in cucina e Alessio a mamma tra sala e cantina. La loro Bandiera sventolerà a lungo

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IL MIGLIOR CHEF Cavit
Alessandro Negrini e Fabio Pisani
Il Luogo di Aimo e Nadia, Milano
Ne hanno fatta di strada questi due cuochi nati ai confini opposti d’Italia, Pisani in Puglia e Negrini in Valtellina, già premiati come sous-chef alla corte di Aimo e Nadia Moroni e ora primi assoluti. Da quando hanno la responsabilità del Luogo è sempre Grande Italia ma con sapori anche nuovi








LA MIGLIORE CHEF Sognatori del Gusto
Sara Preceruti
La Locanda del Notaio, Pellio Intelvi (Como)
L’Italia fatica a essere un paese per chef in rosa. Resiste la figura della cuoca che è anche moglie, fidanzata, figlia e raddoppia i fornelli di casa con quelli del locale. Sara Preceruti no. Lei ha scalzato lo chef uomo e ha legittimato stelle e onori con una personalità e sensibilità speciali








IL MIGLIOR CHEF STRANIERO Grana Padano
Kobe Desramaults
In De Wulf, Dranouter (Belgio)
Kobe, un nome che non puoi scordare, secco e netto, ha il grande merito di essere emerso con la sua cucina in un paese, il Belgio, che ha sempre avuto un rapporto stretto con la Francia. Ma lui è fiammingo, se ne infischia e tira diritto con menu solo suoi, prendere e godere. E a Gand ecco il bistrò








IL MIGLIOR SOUS-CHEF Lavazza
Alessandro Procopio
D’O, Cornaredo (Milano)
Non è facile il ruolo di numero due. Bisogna avere la sensibilità e l’intelligenza per capire e poi assecondare il proprio chef, nel caso di Alessandro Procopio il milanese Davide Oldani. Il re della cucina pop ha festeggiato i 10 anni di cucina popolare, resi golosi grazie anche al suo vice








IL MIGLIOR CHEF PASTICCERE Zafferano 3 Cuochi
Luca Sacchi
Cracco, Milano
Come ben raccontato in questa edizione dal suo patron Carlo Cracco, non è facile curare i dessert nel Ristorante Cracco perché non si deve avere la mentalità del pasticciere, bensì quella del cuoco che ragiona pensando anche al lato dolce. Luca Sacchi vi riesce e le sue preparazioni vincono








BIRRA IN CUCINA Birra Moretti
Daniele Usai
Il Tino, Ostia Lido (Roma)
Il Tino di Daniele Usai ha il gran merito, al Lido di Ostia, di non essere mai banale nelle proposte della carta. Non è il solito locale di mare e nemmeno nei bicchieri vengono versati i soliti vini. E la birra ha un ruolo importante, non è la fresca bionda per l’estate ma una realtà in cui credere








LA MIGLIOR CARTA DEI VINI E DISTILLATI Ruinart
Imago dell’Hotel Hassler, Roma
La carta dei vini e dei distillati dell’Imago, che ha nel sommelier Marco Amato il suo ambasciatore, è una delle tante medaglie da appendere nella bacheca dell’Hotel Hassler, scelte che spaziano in ogni direzione per qualità e intelligenza. L’opposto di quei posti che pensano solo ai nomi altisonanti








IL MIGLIOR MAîTRE Tenuta S.Anna
Donato Marzolla
Rossellinis di Palazzo Avino, Ravello (Salerno)
Donato Marzolla è un pugliese, brindisino, da anni al lavoro in Costiera Amalfitana. Indossa la casacca e i modi del maître come dovrebbe essere: una conoscenza enciclopedica dei vini (e non solo dei vini), il consiglio giusto mai imposto e l’ironia che in sala sbroglia le situazioni più intricate








IL MIGLIOR SOMMELIER Torre Rosazza
Valerio Capriotti
Duomo, Ragusa Ibla
Valerio Capriotti si è lasciato alle spalle Roma per abbracciare la causa della qualità al Duomo di Ciccio Sultano, bravissimo nel governare la cantina ma anche a gestire il dopo Angelo Di Stefano, lì da sempre, un monumento che ha preso altre strade. Bere bene con Valerio viene facilissimo








LA SORPRESA DELL’ANNO Bonaventura Maschio
Beniamino Nespor e Eugenio Roncoroni 
Al Mercato, Milano
Ognuno indossa l’abito in cui si sente più a suo agio. C’è lo chef che gradisce lo sfarzo, quello che adora il minimalismo e chi sa muoversi in pochi metri. Nespor e Roncoroni si stanno specializzando in proposte fusion, sospese tra Italia, California e Asia, in ambientini tutta golosa confusione








LA GIOVANE FAMIGLIA Ebnt
Mattia e Alessio con Bruna e Marcello Spadone
La Bandiera, Civitella Casanova (Pescara)
Gli Spadone di Civitella Casanova sono l’ennesima bella famiglia che fa grande la ristorazione italiana. C’è Marcello in prima fila, supportato da sua moglie Bruna, e ci sono i figli a dar man forte loro, Mattia a papà in cucina e Alessio a mamma tra sala e cantina. La loro Bandiera sventolerà a lungo

IL MIGLIOR GIORNALISTA Divine Creazioni
Mattias Kroon
Sydsvenska Dagbladet, Svezia
Da anni collaboratore della Guida di Identità, Mattias Kroon, svedese giramondo, è un giornalista molto attento al grande fermento che da qualche tempo caratterizza la nuova cucina del Nord Europa e non solo. Scrive, dirige e pubblica Mat & Vänner, ed è firma arguta del quotidiano Sydsvenska Dagbladet

7
le edizioni con questa della Guida di Identità Golose (titolo per esteso: Guida ai ristoranti d'autore in Italia e nel mondo, con i premi alle giovani stelle). La prima edizione fu presentata nell’ottobre 2007

2
le prefazioni dell’edizione 2014. Le firmano Oscar Farinetti e Carlo Cracco

12
le città raccontate: Massimo Bottura racconta Modena, Frank Rizzuti la Basilicata, Josean Alija Bilbao, Heinz Beck Londra, Roberta Sudbrack Rio de Janeiro, Francesco Apreda Roma, Roberto Petza la Sardegna, Camilla Baresani Milano, Marianna Corte le Cinque Terre, Maria Canabal Parigi, Michela Cimnaghi Perth, Paolo Marchi New York

670
i ristoranti recensiti in Italia, Europa e Mondo

484
i ristoranti italiani in guida. Primo in ordine alfabetico Ad Gallias a Bard (Aosta), ultimo S’Apposentu a Casa Puddu a Siddi in Sardegna

La copertina della settima edizione (Mondadori, 842 pagine,19,90 euro)

La copertina della settima edizione (Mondadori, 842 pagine,19,90 euro)

186
i ristoranti d’Europa e del Mondo recensiti: primo il Saziani Stubn di Straden in Austria, ultimo il Bo.lan di Bangkok in Tailandia

267
i ristoranti guidati da chef sotto i 20 e i 30 anni (169 in Italia, 98 nel mondo), il 40% del totale delle insegne

24
le pizzerie recensite in Italia e nel mondo (la lista è qui)

107
gli autori delle schede, prima in ordine alfabetico Luisa Acciarri, ultimo Gabriele Zanatta

12
le nazionalità degli autori, dall’austriaco Severin Corti alla giapponese Yuko Suyama

842
le pagine totali della Guida

19,90 euro
il costo della Guida in libreria

12
i premiati dell’edizione 2014 (vedi tutti i volti e le motivazioni nella fotogallery qui sotto)

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IL MIGLIOR CHEF Cavit
Alessandro Negrini e Fabio Pisani
Il Luogo di Aimo e Nadia, Milano
Ne hanno fatta di strada questi due cuochi nati ai confini opposti d’Italia, Pisani in Puglia e Negrini in Valtellina, già premiati come sous-chef alla corte di Aimo e Nadia Moroni e ora primi assoluti. Da quando hanno la responsabilità del Luogo è sempre Grande Italia ma con sapori anche nuovi

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IL MIGLIOR CHEF Cavit
Alessandro Negrini e Fabio Pisani
Il Luogo di Aimo e Nadia, Milano
Ne hanno fatta di strada questi due cuochi nati ai confini opposti d’Italia, Pisani in Puglia e Negrini in Valtellina, già premiati come sous-chef alla corte di Aimo e Nadia Moroni e ora primi assoluti. Da quando hanno la responsabilità del Luogo è sempre Grande Italia ma con sapori anche nuovi

LA MIGLIORE CHEF Sognatori del Gusto
Sara Preceruti
La Locanda del Notaio, Pellio Intelvi (Como)
L’Italia fatica a essere un paese per chef in rosa. Resiste la figura della cuoca che è anche moglie, fidanzata, figlia e raddoppia i fornelli di casa con quelli del locale. Sara Preceruti no. Lei ha scalzato lo chef uomo e ha legittimato stelle e onori con una personalità e sensibilità speciali

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IL MIGLIOR CHEF Cavit
Alessandro Negrini e Fabio Pisani
Il Luogo di Aimo e Nadia, Milano
Ne hanno fatta di strada questi due cuochi nati ai confini opposti d’Italia, Pisani in Puglia e Negrini in Valtellina, già premiati come sous-chef alla corte di Aimo e Nadia Moroni e ora primi assoluti. Da quando hanno la responsabilità del Luogo è sempre Grande Italia ma con sapori anche nuovi








LA MIGLIORE CHEF Sognatori del Gusto
Sara Preceruti
La Locanda del Notaio, Pellio Intelvi (Como)
L’Italia fatica a essere un paese per chef in rosa. Resiste la figura della cuoca che è anche moglie, fidanzata, figlia e raddoppia i fornelli di casa con quelli del locale. Sara Preceruti no. Lei ha scalzato lo chef uomo e ha legittimato stelle e onori con una personalità e sensibilità speciali

IL MIGLIOR CHEF STRANIERO Grana Padano
Kobe Desramaults
In De Wulf, Dranouter (Belgio)
Kobe, un nome che non puoi scordare, secco e netto, ha il grande merito di essere emerso con la sua cucina in un paese, il Belgio, che ha sempre avuto un rapporto stretto con la Francia. Ma lui è fiammingo, se ne infischia e tira diritto con menu solo suoi, prendere e godere. E a Gand ecco il bistrò

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IL MIGLIOR CHEF Cavit
Alessandro Negrini e Fabio Pisani
Il Luogo di Aimo e Nadia, Milano
Ne hanno fatta di strada questi due cuochi nati ai confini opposti d’Italia, Pisani in Puglia e Negrini in Valtellina, già premiati come sous-chef alla corte di Aimo e Nadia Moroni e ora primi assoluti. Da quando hanno la responsabilità del Luogo è sempre Grande Italia ma con sapori anche nuovi








LA MIGLIORE CHEF Sognatori del Gusto
Sara Preceruti
La Locanda del Notaio, Pellio Intelvi (Como)
L’Italia fatica a essere un paese per chef in rosa. Resiste la figura della cuoca che è anche moglie, fidanzata, figlia e raddoppia i fornelli di casa con quelli del locale. Sara Preceruti no. Lei ha scalzato lo chef uomo e ha legittimato stelle e onori con una personalità e sensibilità speciali








IL MIGLIOR CHEF STRANIERO Grana Padano
Kobe Desramaults
In De Wulf, Dranouter (Belgio)
Kobe, un nome che non puoi scordare, secco e netto, ha il grande merito di essere emerso con la sua cucina in un paese, il Belgio, che ha sempre avuto un rapporto stretto con la Francia. Ma lui è fiammingo, se ne infischia e tira diritto con menu solo suoi, prendere e godere. E a Gand ecco il bistrò

IL MIGLIOR SOUS-CHEF Lavazza
Alessandro Procopio
D’O, Cornaredo (Milano)
Non è facile il ruolo di numero due. Bisogna avere la sensibilità e l’intelligenza per capire e poi assecondare il proprio chef, nel caso di Alessandro Procopio il milanese Davide Oldani. Il re della cucina pop ha festeggiato i 10 anni di cucina popolare, resi golosi grazie anche al suo vice

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IL MIGLIOR CHEF Cavit
Alessandro Negrini e Fabio Pisani
Il Luogo di Aimo e Nadia, Milano
Ne hanno fatta di strada questi due cuochi nati ai confini opposti d’Italia, Pisani in Puglia e Negrini in Valtellina, già premiati come sous-chef alla corte di Aimo e Nadia Moroni e ora primi assoluti. Da quando hanno la responsabilità del Luogo è sempre Grande Italia ma con sapori anche nuovi








LA MIGLIORE CHEF Sognatori del Gusto
Sara Preceruti
La Locanda del Notaio, Pellio Intelvi (Como)
L’Italia fatica a essere un paese per chef in rosa. Resiste la figura della cuoca che è anche moglie, fidanzata, figlia e raddoppia i fornelli di casa con quelli del locale. Sara Preceruti no. Lei ha scalzato lo chef uomo e ha legittimato stelle e onori con una personalità e sensibilità speciali








IL MIGLIOR CHEF STRANIERO Grana Padano
Kobe Desramaults
In De Wulf, Dranouter (Belgio)
Kobe, un nome che non puoi scordare, secco e netto, ha il grande merito di essere emerso con la sua cucina in un paese, il Belgio, che ha sempre avuto un rapporto stretto con la Francia. Ma lui è fiammingo, se ne infischia e tira diritto con menu solo suoi, prendere e godere. E a Gand ecco il bistrò








IL MIGLIOR SOUS-CHEF Lavazza
Alessandro Procopio
D’O, Cornaredo (Milano)
Non è facile il ruolo di numero due. Bisogna avere la sensibilità e l’intelligenza per capire e poi assecondare il proprio chef, nel caso di Alessandro Procopio il milanese Davide Oldani. Il re della cucina pop ha festeggiato i 10 anni di cucina popolare, resi golosi grazie anche al suo vice

IL MIGLIOR CHEF PASTICCERE Zafferano 3 Cuochi
Luca Sacchi
Cracco, Milano
Come ben raccontato in questa edizione dal suo patron Carlo Cracco, non è facile curare i dessert nel Ristorante Cracco perché non si deve avere la mentalità del pasticciere, bensì quella del cuoco che ragiona pensando anche al lato dolce. Luca Sacchi vi riesce e le sue preparazioni vincono

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IL MIGLIOR CHEF Cavit
Alessandro Negrini e Fabio Pisani
Il Luogo di Aimo e Nadia, Milano
Ne hanno fatta di strada questi due cuochi nati ai confini opposti d’Italia, Pisani in Puglia e Negrini in Valtellina, già premiati come sous-chef alla corte di Aimo e Nadia Moroni e ora primi assoluti. Da quando hanno la responsabilità del Luogo è sempre Grande Italia ma con sapori anche nuovi








LA MIGLIORE CHEF Sognatori del Gusto
Sara Preceruti
La Locanda del Notaio, Pellio Intelvi (Como)
L’Italia fatica a essere un paese per chef in rosa. Resiste la figura della cuoca che è anche moglie, fidanzata, figlia e raddoppia i fornelli di casa con quelli del locale. Sara Preceruti no. Lei ha scalzato lo chef uomo e ha legittimato stelle e onori con una personalità e sensibilità speciali








IL MIGLIOR CHEF STRANIERO Grana Padano
Kobe Desramaults
In De Wulf, Dranouter (Belgio)
Kobe, un nome che non puoi scordare, secco e netto, ha il grande merito di essere emerso con la sua cucina in un paese, il Belgio, che ha sempre avuto un rapporto stretto con la Francia. Ma lui è fiammingo, se ne infischia e tira diritto con menu solo suoi, prendere e godere. E a Gand ecco il bistrò








IL MIGLIOR SOUS-CHEF Lavazza
Alessandro Procopio
D’O, Cornaredo (Milano)
Non è facile il ruolo di numero due. Bisogna avere la sensibilità e l’intelligenza per capire e poi assecondare il proprio chef, nel caso di Alessandro Procopio il milanese Davide Oldani. Il re della cucina pop ha festeggiato i 10 anni di cucina popolare, resi golosi grazie anche al suo vice








IL MIGLIOR CHEF PASTICCERE Zafferano 3 Cuochi
Luca Sacchi
Cracco, Milano
Come ben raccontato in questa edizione dal suo patron Carlo Cracco, non è facile curare i dessert nel Ristorante Cracco perché non si deve avere la mentalità del pasticciere, bensì quella del cuoco che ragiona pensando anche al lato dolce. Luca Sacchi vi riesce e le sue preparazioni vincono

BIRRA IN CUCINA Birra Moretti
Daniele Usai
Il Tino, Ostia Lido (Roma)
Il Tino di Daniele Usai ha il gran merito, al Lido di Ostia, di non essere mai banale nelle proposte della carta. Non è il solito locale di mare e nemmeno nei bicchieri vengono versati i soliti vini. E la birra ha un ruolo importante, non è la fresca bionda per l’estate ma una realtà in cui credere

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IL MIGLIOR CHEF Cavit
Alessandro Negrini e Fabio Pisani
Il Luogo di Aimo e Nadia, Milano
Ne hanno fatta di strada questi due cuochi nati ai confini opposti d’Italia, Pisani in Puglia e Negrini in Valtellina, già premiati come sous-chef alla corte di Aimo e Nadia Moroni e ora primi assoluti. Da quando hanno la responsabilità del Luogo è sempre Grande Italia ma con sapori anche nuovi








LA MIGLIORE CHEF Sognatori del Gusto
Sara Preceruti
La Locanda del Notaio, Pellio Intelvi (Como)
L’Italia fatica a essere un paese per chef in rosa. Resiste la figura della cuoca che è anche moglie, fidanzata, figlia e raddoppia i fornelli di casa con quelli del locale. Sara Preceruti no. Lei ha scalzato lo chef uomo e ha legittimato stelle e onori con una personalità e sensibilità speciali








IL MIGLIOR CHEF STRANIERO Grana Padano
Kobe Desramaults
In De Wulf, Dranouter (Belgio)
Kobe, un nome che non puoi scordare, secco e netto, ha il grande merito di essere emerso con la sua cucina in un paese, il Belgio, che ha sempre avuto un rapporto stretto con la Francia. Ma lui è fiammingo, se ne infischia e tira diritto con menu solo suoi, prendere e godere. E a Gand ecco il bistrò








IL MIGLIOR SOUS-CHEF Lavazza
Alessandro Procopio
D’O, Cornaredo (Milano)
Non è facile il ruolo di numero due. Bisogna avere la sensibilità e l’intelligenza per capire e poi assecondare il proprio chef, nel caso di Alessandro Procopio il milanese Davide Oldani. Il re della cucina pop ha festeggiato i 10 anni di cucina popolare, resi golosi grazie anche al suo vice








IL MIGLIOR CHEF PASTICCERE Zafferano 3 Cuochi
Luca Sacchi
Cracco, Milano
Come ben raccontato in questa edizione dal suo patron Carlo Cracco, non è facile curare i dessert nel Ristorante Cracco perché non si deve avere la mentalità del pasticciere, bensì quella del cuoco che ragiona pensando anche al lato dolce. Luca Sacchi vi riesce e le sue preparazioni vincono








BIRRA IN CUCINA Birra Moretti
Daniele Usai
Il Tino, Ostia Lido (Roma)
Il Tino di Daniele Usai ha il gran merito, al Lido di Ostia, di non essere mai banale nelle proposte della carta. Non è il solito locale di mare e nemmeno nei bicchieri vengono versati i soliti vini. E la birra ha un ruolo importante, non è la fresca bionda per l’estate ma una realtà in cui credere

LA MIGLIOR CARTA DEI VINI E DISTILLATI Ruinart
Imago dell’Hotel Hassler, Roma
La carta dei vini e dei distillati dell’Imago, che ha nel sommelier Marco Amato il suo ambasciatore, è una delle tante medaglie da appendere nella bacheca dell’Hotel Hassler, scelte che spaziano in ogni direzione per qualità e intelligenza. L’opposto di quei posti che pensano solo ai nomi altisonanti

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IL MIGLIOR CHEF Cavit
Alessandro Negrini e Fabio Pisani
Il Luogo di Aimo e Nadia, Milano
Ne hanno fatta di strada questi due cuochi nati ai confini opposti d’Italia, Pisani in Puglia e Negrini in Valtellina, già premiati come sous-chef alla corte di Aimo e Nadia Moroni e ora primi assoluti. Da quando hanno la responsabilità del Luogo è sempre Grande Italia ma con sapori anche nuovi








LA MIGLIORE CHEF Sognatori del Gusto
Sara Preceruti
La Locanda del Notaio, Pellio Intelvi (Como)
L’Italia fatica a essere un paese per chef in rosa. Resiste la figura della cuoca che è anche moglie, fidanzata, figlia e raddoppia i fornelli di casa con quelli del locale. Sara Preceruti no. Lei ha scalzato lo chef uomo e ha legittimato stelle e onori con una personalità e sensibilità speciali








IL MIGLIOR CHEF STRANIERO Grana Padano
Kobe Desramaults
In De Wulf, Dranouter (Belgio)
Kobe, un nome che non puoi scordare, secco e netto, ha il grande merito di essere emerso con la sua cucina in un paese, il Belgio, che ha sempre avuto un rapporto stretto con la Francia. Ma lui è fiammingo, se ne infischia e tira diritto con menu solo suoi, prendere e godere. E a Gand ecco il bistrò








IL MIGLIOR SOUS-CHEF Lavazza
Alessandro Procopio
D’O, Cornaredo (Milano)
Non è facile il ruolo di numero due. Bisogna avere la sensibilità e l’intelligenza per capire e poi assecondare il proprio chef, nel caso di Alessandro Procopio il milanese Davide Oldani. Il re della cucina pop ha festeggiato i 10 anni di cucina popolare, resi golosi grazie anche al suo vice








IL MIGLIOR CHEF PASTICCERE Zafferano 3 Cuochi
Luca Sacchi
Cracco, Milano
Come ben raccontato in questa edizione dal suo patron Carlo Cracco, non è facile curare i dessert nel Ristorante Cracco perché non si deve avere la mentalità del pasticciere, bensì quella del cuoco che ragiona pensando anche al lato dolce. Luca Sacchi vi riesce e le sue preparazioni vincono








BIRRA IN CUCINA Birra Moretti
Daniele Usai
Il Tino, Ostia Lido (Roma)
Il Tino di Daniele Usai ha il gran merito, al Lido di Ostia, di non essere mai banale nelle proposte della carta. Non è il solito locale di mare e nemmeno nei bicchieri vengono versati i soliti vini. E la birra ha un ruolo importante, non è la fresca bionda per l’estate ma una realtà in cui credere








LA MIGLIOR CARTA DEI VINI E DISTILLATI Ruinart
Imago dell’Hotel Hassler, Roma
La carta dei vini e dei distillati dell’Imago, che ha nel sommelier Marco Amato il suo ambasciatore, è una delle tante medaglie da appendere nella bacheca dell’Hotel Hassler, scelte che spaziano in ogni direzione per qualità e intelligenza. L’opposto di quei posti che pensano solo ai nomi altisonanti

IL MIGLIOR MAîTRE Tenuta S.Anna
Donato Marzolla
Rossellinis di Palazzo Avino, Ravello (Salerno)
Donato Marzolla è un pugliese, brindisino, da anni al lavoro in Costiera Amalfitana. Indossa la casacca e i modi del maître come dovrebbe essere: una conoscenza enciclopedica dei vini (e non solo dei vini), il consiglio giusto mai imposto e l’ironia che in sala sbroglia le situazioni più intricate

Galleria fotografica






IL MIGLIOR CHEF Cavit
Alessandro Negrini e Fabio Pisani
Il Luogo di Aimo e Nadia, Milano
Ne hanno fatta di strada questi due cuochi nati ai confini opposti d’Italia, Pisani in Puglia e Negrini in Valtellina, già premiati come sous-chef alla corte di Aimo e Nadia Moroni e ora primi assoluti. Da quando hanno la responsabilità del Luogo è sempre Grande Italia ma con sapori anche nuovi








LA MIGLIORE CHEF Sognatori del Gusto
Sara Preceruti
La Locanda del Notaio, Pellio Intelvi (Como)
L’Italia fatica a essere un paese per chef in rosa. Resiste la figura della cuoca che è anche moglie, fidanzata, figlia e raddoppia i fornelli di casa con quelli del locale. Sara Preceruti no. Lei ha scalzato lo chef uomo e ha legittimato stelle e onori con una personalità e sensibilità speciali








IL MIGLIOR CHEF STRANIERO Grana Padano
Kobe Desramaults
In De Wulf, Dranouter (Belgio)
Kobe, un nome che non puoi scordare, secco e netto, ha il grande merito di essere emerso con la sua cucina in un paese, il Belgio, che ha sempre avuto un rapporto stretto con la Francia. Ma lui è fiammingo, se ne infischia e tira diritto con menu solo suoi, prendere e godere. E a Gand ecco il bistrò








IL MIGLIOR SOUS-CHEF Lavazza
Alessandro Procopio
D’O, Cornaredo (Milano)
Non è facile il ruolo di numero due. Bisogna avere la sensibilità e l’intelligenza per capire e poi assecondare il proprio chef, nel caso di Alessandro Procopio il milanese Davide Oldani. Il re della cucina pop ha festeggiato i 10 anni di cucina popolare, resi golosi grazie anche al suo vice








IL MIGLIOR CHEF PASTICCERE Zafferano 3 Cuochi
Luca Sacchi
Cracco, Milano
Come ben raccontato in questa edizione dal suo patron Carlo Cracco, non è facile curare i dessert nel Ristorante Cracco perché non si deve avere la mentalità del pasticciere, bensì quella del cuoco che ragiona pensando anche al lato dolce. Luca Sacchi vi riesce e le sue preparazioni vincono








BIRRA IN CUCINA Birra Moretti
Daniele Usai
Il Tino, Ostia Lido (Roma)
Il Tino di Daniele Usai ha il gran merito, al Lido di Ostia, di non essere mai banale nelle proposte della carta. Non è il solito locale di mare e nemmeno nei bicchieri vengono versati i soliti vini. E la birra ha un ruolo importante, non è la fresca bionda per l’estate ma una realtà in cui credere








LA MIGLIOR CARTA DEI VINI E DISTILLATI Ruinart
Imago dell’Hotel Hassler, Roma
La carta dei vini e dei distillati dell’Imago, che ha nel sommelier Marco Amato il suo ambasciatore, è una delle tante medaglie da appendere nella bacheca dell’Hotel Hassler, scelte che spaziano in ogni direzione per qualità e intelligenza. L’opposto di quei posti che pensano solo ai nomi altisonanti








IL MIGLIOR MAîTRE Tenuta S.Anna
Donato Marzolla
Rossellinis di Palazzo Avino, Ravello (Salerno)
Donato Marzolla è un pugliese, brindisino, da anni al lavoro in Costiera Amalfitana. Indossa la casacca e i modi del maître come dovrebbe essere: una conoscenza enciclopedica dei vini (e non solo dei vini), il consiglio giusto mai imposto e l’ironia che in sala sbroglia le situazioni più intricate

IL MIGLIOR SOMMELIER Torre Rosazza
Valerio Capriotti
Duomo, Ragusa Ibla
Valerio Capriotti si è lasciato alle spalle Roma per abbracciare la causa della qualità al Duomo di Ciccio Sultano, bravissimo nel governare la cantina ma anche a gestire il dopo Angelo Di Stefano, lì da sempre, un monumento che ha preso altre strade. Bere bene con Valerio viene facilissimo

Galleria fotografica






IL MIGLIOR CHEF Cavit
Alessandro Negrini e Fabio Pisani
Il Luogo di Aimo e Nadia, Milano
Ne hanno fatta di strada questi due cuochi nati ai confini opposti d’Italia, Pisani in Puglia e Negrini in Valtellina, già premiati come sous-chef alla corte di Aimo e Nadia Moroni e ora primi assoluti. Da quando hanno la responsabilità del Luogo è sempre Grande Italia ma con sapori anche nuovi








LA MIGLIORE CHEF Sognatori del Gusto
Sara Preceruti
La Locanda del Notaio, Pellio Intelvi (Como)
L’Italia fatica a essere un paese per chef in rosa. Resiste la figura della cuoca che è anche moglie, fidanzata, figlia e raddoppia i fornelli di casa con quelli del locale. Sara Preceruti no. Lei ha scalzato lo chef uomo e ha legittimato stelle e onori con una personalità e sensibilità speciali








IL MIGLIOR CHEF STRANIERO Grana Padano
Kobe Desramaults
In De Wulf, Dranouter (Belgio)
Kobe, un nome che non puoi scordare, secco e netto, ha il grande merito di essere emerso con la sua cucina in un paese, il Belgio, che ha sempre avuto un rapporto stretto con la Francia. Ma lui è fiammingo, se ne infischia e tira diritto con menu solo suoi, prendere e godere. E a Gand ecco il bistrò








IL MIGLIOR SOUS-CHEF Lavazza
Alessandro Procopio
D’O, Cornaredo (Milano)
Non è facile il ruolo di numero due. Bisogna avere la sensibilità e l’intelligenza per capire e poi assecondare il proprio chef, nel caso di Alessandro Procopio il milanese Davide Oldani. Il re della cucina pop ha festeggiato i 10 anni di cucina popolare, resi golosi grazie anche al suo vice








IL MIGLIOR CHEF PASTICCERE Zafferano 3 Cuochi
Luca Sacchi
Cracco, Milano
Come ben raccontato in questa edizione dal suo patron Carlo Cracco, non è facile curare i dessert nel Ristorante Cracco perché non si deve avere la mentalità del pasticciere, bensì quella del cuoco che ragiona pensando anche al lato dolce. Luca Sacchi vi riesce e le sue preparazioni vincono








BIRRA IN CUCINA Birra Moretti
Daniele Usai
Il Tino, Ostia Lido (Roma)
Il Tino di Daniele Usai ha il gran merito, al Lido di Ostia, di non essere mai banale nelle proposte della carta. Non è il solito locale di mare e nemmeno nei bicchieri vengono versati i soliti vini. E la birra ha un ruolo importante, non è la fresca bionda per l’estate ma una realtà in cui credere








LA MIGLIOR CARTA DEI VINI E DISTILLATI Ruinart
Imago dell’Hotel Hassler, Roma
La carta dei vini e dei distillati dell’Imago, che ha nel sommelier Marco Amato il suo ambasciatore, è una delle tante medaglie da appendere nella bacheca dell’Hotel Hassler, scelte che spaziano in ogni direzione per qualità e intelligenza. L’opposto di quei posti che pensano solo ai nomi altisonanti








IL MIGLIOR MAîTRE Tenuta S.Anna
Donato Marzolla
Rossellinis di Palazzo Avino, Ravello (Salerno)
Donato Marzolla è un pugliese, brindisino, da anni al lavoro in Costiera Amalfitana. Indossa la casacca e i modi del maître come dovrebbe essere: una conoscenza enciclopedica dei vini (e non solo dei vini), il consiglio giusto mai imposto e l’ironia che in sala sbroglia le situazioni più intricate








IL MIGLIOR SOMMELIER Torre Rosazza
Valerio Capriotti
Duomo, Ragusa Ibla
Valerio Capriotti si è lasciato alle spalle Roma per abbracciare la causa della qualità al Duomo di Ciccio Sultano, bravissimo nel governare la cantina ma anche a gestire il dopo Angelo Di Stefano, lì da sempre, un monumento che ha preso altre strade. Bere bene con Valerio viene facilissimo

LA SORPRESA DELL’ANNO Bonaventura Maschio
Beniamino Nespor e Eugenio Roncoroni
Al Mercato, Milano
Ognuno indossa l’abito in cui si sente più a suo agio. C’è lo chef che gradisce lo sfarzo, quello che adora il minimalismo e chi sa muoversi in pochi metri. Nespor e Roncoroni si stanno specializzando in proposte fusion, sospese tra Italia, California e Asia, in ambientini tutta golosa confusione

Galleria fotografica






IL MIGLIOR CHEF Cavit
Alessandro Negrini e Fabio Pisani
Il Luogo di Aimo e Nadia, Milano
Ne hanno fatta di strada questi due cuochi nati ai confini opposti d’Italia, Pisani in Puglia e Negrini in Valtellina, già premiati come sous-chef alla corte di Aimo e Nadia Moroni e ora primi assoluti. Da quando hanno la responsabilità del Luogo è sempre Grande Italia ma con sapori anche nuovi








LA MIGLIORE CHEF Sognatori del Gusto
Sara Preceruti
La Locanda del Notaio, Pellio Intelvi (Como)
L’Italia fatica a essere un paese per chef in rosa. Resiste la figura della cuoca che è anche moglie, fidanzata, figlia e raddoppia i fornelli di casa con quelli del locale. Sara Preceruti no. Lei ha scalzato lo chef uomo e ha legittimato stelle e onori con una personalità e sensibilità speciali








IL MIGLIOR CHEF STRANIERO Grana Padano
Kobe Desramaults
In De Wulf, Dranouter (Belgio)
Kobe, un nome che non puoi scordare, secco e netto, ha il grande merito di essere emerso con la sua cucina in un paese, il Belgio, che ha sempre avuto un rapporto stretto con la Francia. Ma lui è fiammingo, se ne infischia e tira diritto con menu solo suoi, prendere e godere. E a Gand ecco il bistrò








IL MIGLIOR SOUS-CHEF Lavazza
Alessandro Procopio
D’O, Cornaredo (Milano)
Non è facile il ruolo di numero due. Bisogna avere la sensibilità e l’intelligenza per capire e poi assecondare il proprio chef, nel caso di Alessandro Procopio il milanese Davide Oldani. Il re della cucina pop ha festeggiato i 10 anni di cucina popolare, resi golosi grazie anche al suo vice








IL MIGLIOR CHEF PASTICCERE Zafferano 3 Cuochi
Luca Sacchi
Cracco, Milano
Come ben raccontato in questa edizione dal suo patron Carlo Cracco, non è facile curare i dessert nel Ristorante Cracco perché non si deve avere la mentalità del pasticciere, bensì quella del cuoco che ragiona pensando anche al lato dolce. Luca Sacchi vi riesce e le sue preparazioni vincono








BIRRA IN CUCINA Birra Moretti
Daniele Usai
Il Tino, Ostia Lido (Roma)
Il Tino di Daniele Usai ha il gran merito, al Lido di Ostia, di non essere mai banale nelle proposte della carta. Non è il solito locale di mare e nemmeno nei bicchieri vengono versati i soliti vini. E la birra ha un ruolo importante, non è la fresca bionda per l’estate ma una realtà in cui credere








LA MIGLIOR CARTA DEI VINI E DISTILLATI Ruinart
Imago dell’Hotel Hassler, Roma
La carta dei vini e dei distillati dell’Imago, che ha nel sommelier Marco Amato il suo ambasciatore, è una delle tante medaglie da appendere nella bacheca dell’Hotel Hassler, scelte che spaziano in ogni direzione per qualità e intelligenza. L’opposto di quei posti che pensano solo ai nomi altisonanti








IL MIGLIOR MAîTRE Tenuta S.Anna
Donato Marzolla
Rossellinis di Palazzo Avino, Ravello (Salerno)
Donato Marzolla è un pugliese, brindisino, da anni al lavoro in Costiera Amalfitana. Indossa la casacca e i modi del maître come dovrebbe essere: una conoscenza enciclopedica dei vini (e non solo dei vini), il consiglio giusto mai imposto e l’ironia che in sala sbroglia le situazioni più intricate








IL MIGLIOR SOMMELIER Torre Rosazza
Valerio Capriotti
Duomo, Ragusa Ibla
Valerio Capriotti si è lasciato alle spalle Roma per abbracciare la causa della qualità al Duomo di Ciccio Sultano, bravissimo nel governare la cantina ma anche a gestire il dopo Angelo Di Stefano, lì da sempre, un monumento che ha preso altre strade. Bere bene con Valerio viene facilissimo








LA SORPRESA DELL’ANNO Bonaventura Maschio
Beniamino Nespor e Eugenio Roncoroni 
Al Mercato, Milano
Ognuno indossa l’abito in cui si sente più a suo agio. C’è lo chef che gradisce lo sfarzo, quello che adora il minimalismo e chi sa muoversi in pochi metri. Nespor e Roncoroni si stanno specializzando in proposte fusion, sospese tra Italia, California e Asia, in ambientini tutta golosa confusione

LA GIOVANE FAMIGLIA Ebnt
Mattia e Alessio con Bruna e Marcello Spadone
La Bandiera, Civitella Casanova (Pescara)
Gli Spadone di Civitella Casanova sono l’ennesima bella famiglia che fa grande la ristorazione italiana. C’è Marcello in prima fila, supportato da sua moglie Bruna, e ci sono i figli a dar man forte loro, Mattia a papà in cucina e Alessio a mamma tra sala e cantina. La loro Bandiera sventolerà a lungo

Galleria fotografica






IL MIGLIOR CHEF Cavit
Alessandro Negrini e Fabio Pisani
Il Luogo di Aimo e Nadia, Milano
Ne hanno fatta di strada questi due cuochi nati ai confini opposti d’Italia, Pisani in Puglia e Negrini in Valtellina, già premiati come sous-chef alla corte di Aimo e Nadia Moroni e ora primi assoluti. Da quando hanno la responsabilità del Luogo è sempre Grande Italia ma con sapori anche nuovi








LA MIGLIORE CHEF Sognatori del Gusto
Sara Preceruti
La Locanda del Notaio, Pellio Intelvi (Como)
L’Italia fatica a essere un paese per chef in rosa. Resiste la figura della cuoca che è anche moglie, fidanzata, figlia e raddoppia i fornelli di casa con quelli del locale. Sara Preceruti no. Lei ha scalzato lo chef uomo e ha legittimato stelle e onori con una personalità e sensibilità speciali








IL MIGLIOR CHEF STRANIERO Grana Padano
Kobe Desramaults
In De Wulf, Dranouter (Belgio)
Kobe, un nome che non puoi scordare, secco e netto, ha il grande merito di essere emerso con la sua cucina in un paese, il Belgio, che ha sempre avuto un rapporto stretto con la Francia. Ma lui è fiammingo, se ne infischia e tira diritto con menu solo suoi, prendere e godere. E a Gand ecco il bistrò








IL MIGLIOR SOUS-CHEF Lavazza
Alessandro Procopio
D’O, Cornaredo (Milano)
Non è facile il ruolo di numero due. Bisogna avere la sensibilità e l’intelligenza per capire e poi assecondare il proprio chef, nel caso di Alessandro Procopio il milanese Davide Oldani. Il re della cucina pop ha festeggiato i 10 anni di cucina popolare, resi golosi grazie anche al suo vice








IL MIGLIOR CHEF PASTICCERE Zafferano 3 Cuochi
Luca Sacchi
Cracco, Milano
Come ben raccontato in questa edizione dal suo patron Carlo Cracco, non è facile curare i dessert nel Ristorante Cracco perché non si deve avere la mentalità del pasticciere, bensì quella del cuoco che ragiona pensando anche al lato dolce. Luca Sacchi vi riesce e le sue preparazioni vincono








BIRRA IN CUCINA Birra Moretti
Daniele Usai
Il Tino, Ostia Lido (Roma)
Il Tino di Daniele Usai ha il gran merito, al Lido di Ostia, di non essere mai banale nelle proposte della carta. Non è il solito locale di mare e nemmeno nei bicchieri vengono versati i soliti vini. E la birra ha un ruolo importante, non è la fresca bionda per l’estate ma una realtà in cui credere








LA MIGLIOR CARTA DEI VINI E DISTILLATI Ruinart
Imago dell’Hotel Hassler, Roma
La carta dei vini e dei distillati dell’Imago, che ha nel sommelier Marco Amato il suo ambasciatore, è una delle tante medaglie da appendere nella bacheca dell’Hotel Hassler, scelte che spaziano in ogni direzione per qualità e intelligenza. L’opposto di quei posti che pensano solo ai nomi altisonanti








IL MIGLIOR MAîTRE Tenuta S.Anna
Donato Marzolla
Rossellinis di Palazzo Avino, Ravello (Salerno)
Donato Marzolla è un pugliese, brindisino, da anni al lavoro in Costiera Amalfitana. Indossa la casacca e i modi del maître come dovrebbe essere: una conoscenza enciclopedica dei vini (e non solo dei vini), il consiglio giusto mai imposto e l’ironia che in sala sbroglia le situazioni più intricate








IL MIGLIOR SOMMELIER Torre Rosazza
Valerio Capriotti
Duomo, Ragusa Ibla
Valerio Capriotti si è lasciato alle spalle Roma per abbracciare la causa della qualità al Duomo di Ciccio Sultano, bravissimo nel governare la cantina ma anche a gestire il dopo Angelo Di Stefano, lì da sempre, un monumento che ha preso altre strade. Bere bene con Valerio viene facilissimo








LA SORPRESA DELL’ANNO Bonaventura Maschio
Beniamino Nespor e Eugenio Roncoroni 
Al Mercato, Milano
Ognuno indossa l’abito in cui si sente più a suo agio. C’è lo chef che gradisce lo sfarzo, quello che adora il minimalismo e chi sa muoversi in pochi metri. Nespor e Roncoroni si stanno specializzando in proposte fusion, sospese tra Italia, California e Asia, in ambientini tutta golosa confusione








LA GIOVANE FAMIGLIA Ebnt
Mattia e Alessio con Bruna e Marcello Spadone
La Bandiera, Civitella Casanova (Pescara)
Gli Spadone di Civitella Casanova sono l’ennesima bella famiglia che fa grande la ristorazione italiana. C’è Marcello in prima fila, supportato da sua moglie Bruna, e ci sono i figli a dar man forte loro, Mattia a papà in cucina e Alessio a mamma tra sala e cantina. La loro Bandiera sventolerà a lungo

IL MIGLIOR GIORNALISTA Divine Creazioni
Mattias Kroon
Sydsvenska Dagbladet, Svezia
Da anni collaboratore della Guida di Identità, Mattias Kroon, svedese giramondo, è un giornalista molto attento al grande fermento che da qualche tempo caratterizza la nuova cucina del Nord Europa e non solo. Scrive, dirige e pubblica Mat & Vänner, ed è firma arguta del quotidiano Sydsvenska Dagbladet


Primo piano

Gli appuntamenti da non perdere e tutto ciò che è attuale nel pianeta gola

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Identità Golose