03-06-2012

San Vito oggi sceglierà il suo re

Ferrari, Abbadir e Roncoroni, sono loro i tre finalisti dell'anteprima del Cous Cous Fest 2012

Il Cous cous di pere infuse, albedo di cedro, mand

Il Cous cous di pere infuse, albedo di cedro, mandorle tostate e scalogno fritto con tonno di ombrina in insalata di spinacino condito al kefir e miso, ricetta proposta da Fabrizio Ferrari, chef e patron del Porticciolo 84 a Lecco, telefono +39.0341.498103. E' stato il piatto che ha ottenuto il voto più alto nelle semifinali dell'anteprima del Cous Cous Fest: 9,47. Fabrizio ha messo d'accordo sia la giuria popolare che quella tecnica. Davanti a una preprazione perfetta, è inutile perdere tempo a discutere di tradizione e innovazione

Accidenti che buoni i cous cous mangiati e giudicati nelle semifinali della Preview 2012 a San Vito Lo Capo, i piatti di una selezione che ha visto al via sei chef, tre i promossi e tre gli eliminati, e che questa sera, domenica 3 giugno, decreterà il vincitore assoluto, il cuoco che a settembre, dal 25 al 30, completerà la squadra italiana per il Cous Cous Fest vero e proprio, team guidata da Piera Spagnolo, titolare del Tha'am.

Se venerdì Luca Abbadir, sous chef di Moreno Cedroni alla Madonnina del Pescatore a Senigallia, aveva preceduto Paolo Cananova del Dopolavoro Bicocca a Milano, ieri al tramonto Eugenio Roncoroni, del Mercato di Milano, si è aggiudicato la batteria più controversa su Maria Giuseppina Spanò del Gemelli di Lampedusa. A luna alta nel cielo, Fabrizio Ferrari, del Porticciolo 84 a Lecco, ha stregato imponendosi con la preparazione più apprezzata in assoluto su Eugenio Boer di Enocratia, il governo del vino, terza insegna milanese in lizza.

Il Couscousotto alla siciliana di Eugenio Roncoroni, chef e socio di Beniamino Nespor al Mercato di Milano, telefono +39.02.87237167

Il Couscousotto alla siciliana di Eugenio Roncoroni, chef e socio di Beniamino Nespor al Mercato di Milano, telefono +39.02.87237167

Due giurie, una popolare, forte di 80 golosi sempre diversi, e una tecnica, cinque elementi molto attenti alle sfumature più innovative. La cosa è emersa in pieno a livello di voti, 7 quello minimo per non umiliare nessuno, 10 quello massimo. Mentre nella prima e nella terza tornata, innovazione contro innovazione, Abbadir e Ferrari sono stati preferiti da entrambi le commissioni, nella seconda, il pubblico, al geniale risotto di cous cous di Roncoroni, voto 8,48, ha anteposto il classico e rassicurante (e noioso) cous cous di pesce di nonna Spanò, voto 9. Roncoroni insomma, è stato portato in finale dai suoi stessi colleghi, 9,20 contro 7,60.

I voti: Abbadir 9,11Casanova 8,12; Roncoroni 8,84Spanò 8,30; Ferrari 9,47Boer 8,57. E stasera a partire dalla 19.30 la finalissima a tre: AbbadirFerrariRoncoroni. Abbadir proporrà un importante Couscous agrodolce di verdure, polipo e la sua maionese, se aumenterà la quantità di semola in rapporto al polpo cresceranno anche le sue possibilità di successo. Ferrari risponderà con un eccezionale Cous cous di pere infuse, albedo di cedro, mandorle tostate e scalogno fritto con tonno di ombrina in insalata di spinacino condito al kefir e miso. Dei sei cous cous gustati, è il solo che non necessita di qual si voglia limatura, una di quelle preparazioni perfette da qual si voglia lato la si intenda giudicare. Fabrizio lo ha pensato e studiato dopo essersi informato sulla prima colazione classica di chi vive a San Vito, mediando tra tradizione di questa perla della provincia di Trapani e il suo mondo fatto da mille suggestioni mondiali come il kefir turco e il miso giapponese.

Eugenio Boer (barba e occhiali) e Fabrizio Ferrari (barba, occhiali e bandana) a San Vito Lo Capo per la Cous Cous Preview 2012

Eugenio Boer (barba e occhiali) e Fabrizio Ferrari (barba, occhiali e bandana) a San Vito Lo Capo per la Cous Cous Preview 2012

Infine Roncoroni con il Couscousotto alla siciliana, in pratica la semola cucinata a mo’ di risotto e poi sposata a polpa di ricci (passata nel pacojet con il burro) nonché alici marinate in olio e zest d’arancia e di limone, un buon piatto potenzialmente un grande piatto. Roncoroni è il terzo incomodo, l’outsider.

Applauso finale per il Raviolo di cous cous e gamberi rossi di Eugenio Boer, padre olandese e madre metà ligure e metà siciliana. Boer ha avuto la sfortuna di doversi misurare con la proposta migliore tra tutte. Notevole il suo raviolo, frenato dal servizio. E’ arrivato a tavola freddo e così si sono persi molti profumi che il caldo avrebbe esaltato.

Notarella di chiusura: i 5 ragazzi hanno avuto un successo tale che si sta pensando di invitarli tutti a settembre per creare un evento che celebri i loro cous cous. Non se ne ricordano di altrettanto buoni e nuovi.


Primo piano

Gli appuntamenti da non perdere e tutto ciò che è attuale nel pianeta gola

a cura di

Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
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