27-07-2011
L'ingresso del The Paul, nei giardini di Tivoli
Il cuocone inglese Paul Cunningham: «accidenti, mi ero dimenticato dell’intervista»
«non ne posso più, sempre le solite domande»
«ma sei proprio sicuro che dovevamo vederci oggi?»
«vabbè, sorridiamo...»
«…e mostriamo la copertina del libro»
«lo ammetto, in alcuni passaggi è un po’ soporifero»
«hey chef, la sala è piena, forse è il caso di andare in cucina»
«ok, ma mi sbatto solo per aggiungere il rabarbaro al dessert»
«ancora un piccolo dettaglio...»
«ora passiamo alle cose serie»
Avviso ai gourmet in partenza per Copenhagen: affrettatevi a prenotare un tavolo al ristorante The Paul , lo splendido atelier-serra all’interno dei giardini di Tivoli di Paul Cunningham, cuoco che qualcuno ricorderà relatore al congresso di Identità 2008. Il 24 settembre prossimo, lo chef - originario dell’Essex in Gran Bretagna - metterà in scena un’ultima cena prima di concedersi un breve periodo di riflessione e ragionare su nuove avventure gastronomiche. The Paul, una stella, chiude i battenti a poco più di 8 anni dall’apertura (era l’aprile del 2003). È stato a lungo uno degli indirizzi più “in” della capitale danese, ben prima che la New Nordic Cuisine diventasse di moda. Una cucina grintosa e canaglia, ricca di felici intuizioni ed eleganti commistioni tra diverse culture. Chi non ce la facesse a essere in Danimarca, può sempre ordinare su Amazon il recentissimo Paul Food, editore Grub Street, un volume (in danese e in inglese) che ricapitola splendidamente il suo stile. Esuberante, come si evince nelle immagini qui sotto.
Le insegne, i sapori e le personalità cucinanti d'Europa, viste da Gualtero Spotti
a cura di
giornalista per riviste di turismo ed enogastronomia italiana, ama le diverse realtà della cucina internazionale. E poi adora viaggiare