01-07-2012

Come a Bucarest nell'Ottocento

Con la sua atmosfera, il Bistro Jaristea fa rivivere alla capitale rumena i brillanti fasti di un tempo

Laura Nikolau, detta anche Chera Kalita,

Laura Nikolau, detta anche Chera Kalita, "la buona signora", titolare del Bistro Jaristea e della Locanta Jaristea di Bucarest, la prima in via Henri Coandă al 5, la seconda in George Georgescu 50. Sono i luoghi perfetti per conoscere la cucina tradizionale rumena

Non è facile trovare le parole giuste per parlare oggi della Bucarest di fine Ottocento. Era una città Belle Époque di persone allegre, belle donne, vestiti sgargianti, gioielli brillanti. I ristoranti e gli alberghi erano sempre affollati e i banconi pieni di sfiziosità, champagne e musica dal vivo.

Camminando per le vie della città abbiamo scoperto questo bel ristorante e Chera Kalita, “La Buona Signora” (dal greco kalos) titolare del Bistro Jaristea e della più famosa Locanta Jaristea, sempre a Bucarest. Laura Nicolau, vero nome del personaggio che lei stessa creato, ha deciso nel 2010 di aprire nel centro di Bucarest il suo bistrot Jaristea in via Henri Coanda 5, di fronte al Museo della Letteratura, in una bella villa del XIX secolo costruita su due piani, luminosa e accogliente.

«È il posto in cui s’incontrano alti funzionari, intellettuali, poeti, cantanti e appassionati di buona cucina. Bistrot Jaristea si basa sui principi dei nostri nonni: buono, sano, ricco e a buon mercato», ci spiega lei stessa, una signora stravagante che è riuscita creare un personaggio che fa rivivere nei nostri giorni il clima bucarestiano di fine XIX secolo.

Sarmale, involtini di verza ripieni, popolari nella tradizione rumena

Sarmale, involtini di verza ripieni, popolari nella tradizione rumena

La cucina, prettamente autoctona romena, è ben interpretata dallo chef Bodislav Nicolae, già allievo all’Accademia della Cucina di Parigi: usa solo ingredienti di prima qualità. Ovviamente l’abbinamento viene fatto con i vini autoctoni romeni, ottimi. Da provare alcune ricette tradizionali: Involtini di verza ripieni di carne. E il Sarmale, un impasto di carne trita di maiale e vitello con sale, pepe, cipolla, prezzemolo, aneto, mollica di pane tutto avvolto in una foglia di verza tenuta in salamoia poi scottata: non deve essere né troppo duro né troppo morbido e poi viene cotto con del vino bianco e salsa di pomodoro.

Poi, involtini di foglie di vite e Sarmale ìn foi de vita ripieni di riso, cipolla, aneto, prezzemolo, carne trita di vitello o agnello, avvolto nelle foglie di vite fatte prima bollire. E i famosi Mititei, salsicciotti senza pelle di 7x3 cm, preparati con carne di manzo e pecora condita. Ancora, il Drob de miel, una ricetta tradizionale di agnello preparata di solito a Pasqua: è un arrosto cotto al forno e cucinato con le interiora (cuore, fegato, polmoni, reni) e uova, cipollotti, prezzemolo, aneto, sale e pepe. Altrettanto il foie gras preparato dallo chef, la selvaggina, i dolci. 

Un ristorante accogliente, intimo con tanto di musica dal vivo al pianoforte. Un posto da scoprire per chi viene la prima volta a Bucarest ma anche per noi, che ci torniamo sempre volentieri.


Dal Mondo

Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Carmen ed Emilian Pascu

Giornalisti rumeni, sorella e fratello, lavorano come corrispondenti esteri in Italia per Gastromedia, Re:wine e Osr2011. Collaborano con Asa, Stampa Agroalimentare Italiana e sono consulenti enogastronomici per il mercato dell'Est Europa

 

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