09-08-2016
Valeria Senigaglia ci conduce alla scoperta del Mourad a San Francisco, dove lo chef autodidatta Mourad Lahlou propone la sua cucina marocchina con influenze californiane: New Moroccan, viene definita. Vanta anche una stella Michelin
C’era una volta in America uno studente marocchino cui mancava il rassicurante cibo di casa. Per ovviare al problema, lo studente imparò a cucinare, aprì un suo ristorante in quella terra straniera e guadagnò infine… una stella Michelin. La storia a lieto fine di Mourad Lahlou, chef patron dell’omonimo ristorante a San Francisco, inizia a Marrakech dove spende i suoi primi vent'anni circondato dall’inebriante odore delle spezie. Mourad sbarca in America nel 1986 per laurearsi in Economia, ma scopre che è più interessato ai fornelli che ai numeri e inizia una carriera in cucina da autodidatta usando amici e colleghi come prime “cavie culinarie”. Uno chef fai-da-te ma non per questo meno talentuoso e animato dalla libertà di creare qualcosa di unico utilizzando tecniche e ingredienti fuori dai canoni della cucina classica, cosa che si è rivelata l’arma giusta per conquistare il titolo di pioniere della cucina marocco-americana.
Lo scenografico edificio del Mourad
Mourad però voleva di più, un luogo in cui la sua creatività potesse esprimersi al massimo. Così nel 2015 è nato il ristorante che porta il suo nome.
Mourad Lahlou
Gli interni
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Classe 1985, biologa marina e appassionata di sostenibilità e cucina. Dopo aver vissuto in molti posti, da NY alle Filippine, è tornata in Italia e si è dedicata alla comunicazione lavorando come giornalista freelance. Ora nuova tappa, in Australia