12-04-2013

Mamma, mi fai il riso cantonese?

Nelle scuole milanesi iniziano a vedersi piatti di tutte le tradizioni. E i bambini apprezzano

I bambini della scuola Casa del Sole, in via Giaco

I bambini della scuola Casa del Sole, in via Giacosa a Milano, sperimentano il primo menu cinese in pausa pranzo. Un progetto lanciato dal Comune di Milano per favorire l'integrazione, anche a tavola. Il 30 maggio, il bis con menu un menu peruviano

«Ma il pollo mia mamma non l’ha mai fatto così», sbotta Yue Yue, 8 anni. «La mia lo fa», ribatte il compagno di classe Chen, anche lui di origini cinesi, «ma le mandorle sono mooolto più croccanti di queste». «Per me invece il riso cantonese è più buono di quello italiano», interviene a troncare la querelle Giada, quinta elementare e già open-minded. Fa già "discutere" il progetto Siamo tutti Italiani, avviato da Milano Ristorazione, la società di proprietà del Comune di Milano che gestisce la ristorazione scolastica della città, distribuendo circa 80mila pasti al giorno nelle varie scuole dell’infanzia, primarie e secondarie.

LA CINA E' VICINA. Pollo alle mandorle e Riso cantonese

LA CINA E' VICINA. Pollo alle mandorle e Riso cantonese

In occasione della prima delle “Giornate dell’integrazione” a tavola di ieri, i bambini si sono trovati a pranzo nel piatto, non le solite Frittate con erbette né i Merluzzi alla livornese ma Riso cantonese con piselli e Pollo con le mandorle, due pietanze popolari della tradizione mandarina (non stereotipate, hanno prima confermato i ristoratori del Bon Wei). E tra gli alunni è già scoppiata la guerra a dire per primi «che buono». Certo, alla mensa della scuola Casa del Sole di via Giacosa, nel Parco Trotter, si sentiva anche qualche «bleah, che schifo» ma il primo appuntamento è archiviato con successo. Bastava vedere la fila dei bambini a caccia del bis, accodati fin fuori la mensa, tra le aiuole del parco Trotter.

Piuttosto, c'è già attesa per il secondo appuntamento “etnico” del 30 maggio: menu peruviano. Anche se, interviene non senza una punta di polemica Valentina, terza elementare, «la mamma della mia compagna Isabel già me l’ha fatta assaggiare». Isabel, genitori di Lima, potrà invece esplorare a sua volta i sapori della cucina lombarda il 9 maggio, il gran giorno del Risotto giallo e della Cotoletta. Il tutto in attesa che altri menu “speciali” (eritrei, arabi, filippini...) possano alternarsi con maggiore regolarità nelle scuole milanesi, avviate così a diventare le palestre più interessanti di cucina internazionale.

Alle spalle, l'assessore comunale all'Educazione Francesco Cappelli, a lungo preside della Casa del Sole

Alle spalle, l'assessore comunale all'Educazione Francesco Cappelli, a lungo preside della Casa del Sole

«L’idea è semplice», ha spiegato l’assessore comunale all’Educazione Francesco Cappelli, dal 2005 al 2011 preside proprio della Casa del Sole, «oggi, nelle scuole dell’infanzia milanesi i bambini di genitori neo-arrivati rappresentano il 26% del totale, una percentuale che sarà trasferita presto alle scuole primarie. E in istituti come questo, compreso tra via Padova e viale Monza, il tasso sale al 60%. È obbligatorio allora pensare all’integrazione, che deve passare anche dalla tavola».

“Anche” perché l’assessorato è attivo da tempo nell’organizzazione di tutta una serie di progetti all'insegna del "Siamo tutti Italiani": corsi di lingua italiana per neo-arrivati, per esempio. Ma anche di perfezionamento di lingua cinese per bambini che già lo parlano a casa. Ed esperimenti teatrali e musicali che coinvolgono il maggior numero di tradizioni e suoni possibili.


Zanattamente buono

Il punto di Gabriele Zanatta: insegne, cuochi e ghiotti orientamenti in Italia e nel mondo

a cura di

Gabriele Zanatta

classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. 
instagram @gabrielezanatt

Consulta tutti gli articoli dell'autore