01-11-2016

Sol Levante a Porta Venezia

Il sushi bar di Suzuki San rafforza il ruolo di Milano avamposto di cucina giapponese in Italia

Masashi Suzuki, 40 anni, davanti a un sushi alla m

Masashi Suzuki, 40 anni, davanti a un sushi alla melanzana appena sfornato. Con la signora Hemmi Hikari, l'ex sushi master di Finger’s Garden ha aperto nel gennaio scorso Sol Levante, un minuscolo, classico e perfetto sushi bar in via Lambro 11, zona Porta Venezia a Milano, telefono +39.02.45476502

Andiamo al Sol Levante, in un vicolo dietro a Porta Venezia, su consiglio di quelli di Jetro, associazione che crea ponti tra Italia e Giappone. La vetrina è anonima e segnalata da due drappi bianchi che calano dall’alto. Sopra, in piccolo, è scritto washoku, una parola nobile e complessa sul cui significato vi rimandiamo qui. Il locale è piccolissimo: 8 sgabelli attorno al sushi bar, altrettante sedie attorno a 4 tavoli e una minuscola cucina calda in cui si agitano in 3.

Sol Levante ha aperto nel gennaio scorso, su idea del cuoco Masashi Suzuki e della signora di sala Hemmi Hikari. Tanta soia di gomito al Finger’s Garden lui, milioni di passi e sorrisi al Tomoyoshi Endo, sempre a Milano, lei. 

Gindara, merluzzo nero dell'Alaska in salsa di miso

Gindara, merluzzo nero dell'Alaska in salsa di miso

Non fosse per la fin eccessiva accortezza dedicata a chi soffre di allergie e intolleranze - il menu si apre con una legenda che scandisce bene una sfilza di generi alimentari "a rischio", dai cereali (!) alla frutta a guscio – ci troviamo di fronte al più classicissimo dei sushi bar. Al bancone, Suzuki San tiene perennemente acceso il cannello per affumicare i pezzi, ma pure il rubinetto dell’acqua per lavare tutte le componenti del sushi kit (noi che gli sediamo davanti, a un certo punto lo spegneremmo anche) . 

La carta è divisa in sushi (anche da ordinare singoli), sashimi, uramaki, maki classici, carpacci e tartare, insalate, yakimono (griglia), carne yakitori, agemono (fritti), mushimono (cotti al vapore), zuppe e dolci. Ordiniamo il menu degustazione Sakura (che significa "ciliegio", simbolo floreale del Giappone) da 60 euro: sono 13 assaggi tra caldo e sushi, uno più buono dell’altro. 

Come si riconosce il sushi bar autentico? Da tanti dettagli. Per esempio la proporzione tra filetto di pesce crudo e blocco di riso nei pezzi di sushi: il primo deve sovrastare il secondo, non essere una fogliolina poggiata su un monoblocco gigante di chicchi, come spesso capita. Il condimento della soia, poi: meglio se innerva già sotto le mani del cuoco il pesce crudo, la qual cosa vi dovrà trattenere dal pucciarlo nella classica bacinella mignon (o di aggiungere approssimative palate di wasabi). Al Sol Levante i sushi vengono serviti singolarmente, su un elegante piatto laccato nero: melanzana, salmone, calamaro, gambero crudo. Una scansione sublime.

L'ingresso del locale

L'ingresso del locale

E la cucina cucinata non è da meno: il Gindara (merluzzo nero dell’Alaska) marinato nella zuppa di miso non è di quel dolce stucchevole che si trova spesso in giro ma è fresco e molto delicato, il tempura può anche apparire nello stesso piatto del sashimi (fette di salmone, tonno, ricciola) e sopra una salsa ponzu da ricordare. E la stessa Zuppa di miso – che arriva a metà percorso ad azzerrare il prgresso, e non prima che tutto cominci – non finiresti mai di sorseggiarla. Carta dei vini ridotta all'osso per motivi di costi e spazio.

Sol Levante
via Lambro, 11
Milano
+39.02.45476502
Chiuso domenica
Prezzo medio 50 euro
Menu degustazione 60 euro (13 assaggi)


Zanattamente buono

Il punto di Gabriele Zanatta: insegne, cuochi e ghiotti orientamenti in Italia e nel mondo

a cura di

Gabriele Zanatta

classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. 
instagram @gabrielezanatt

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