19-03-2018
Le zeppole di San Giuseppe sono molto popolari in tutta l’area vesuviana, tanto che un tempo erano preparate direttamente nelle strade. La prima ricetta scritta – ricorda giustamente Wikipedia - risale al 1837, nel trattato di cucina napoletana di Ippolito Cavalcanti. Preparate tradizionalmente oggi, giorno di San Giuseppe, sono il dolce tipico della festa del papà. Composte di farina, zucchero, uova, strutto, crema pasticcera, zucchero a velo e amarene sciroppate per la decorazione, nella tradizione napoletana possono essere fritte o al forno. Ma hanno sempre due costanti: forma circolare e un foro centrale di circa 2 centimetri. Tradizionalmente dolci, le zeppole possono anche assumere versioni salate, dalle cosiddette paste cresciute fritte, specialità delle friggitorie. Si possono unire alghe, acciughe salate, fiori di zucchine, cicenielli (bianchetti). Nella stagione giusta, io vado matto per quelle con una bella fetta di parmigiana di melanzane, le varietà Cima Viola dell’Agro-Nocerino-sarnese delle mie parti, con pomodoro, mozzarella di bufala, parmigiano 24 mesi e basilico. Oggi vi propongo la ricetta delle zeppole dolci fritte.
Zeppole dolci fritte Ricetta per 6 persone
Ingredienti 250 g acqua 50 g strutto vegetale 8 g sale 180 g farina 00 4 uova intere + 1 tuorlo 6 amarene
Della zeppola esistono anche infinite versioni salate. Quella preferita da Alfonso Crescenzo? Con una fettina parmigiana di melanzane
Anticipazioni, personaggi e insegne del lato sweet del pianeta gola
a cura di
salernitano, classe 1978, dopo una serie di esperienze importanti tra Sud Italia e Francia (al fianco di Georges Blanc, Pino Lavarra, Alois Vanlangenaeker e Raffaele Vitale), ottiene la stella al ristorante Praia Art Resort di Crotone. Da aprile 2021 è chef del Maxi di Capo Lagala, Vico Equense (Napoli)