07-03-2013

Apreda, l'altra metà della cena

Saranno i vini di Sette Ponti ad accompagnare la serata milanese dello chef dell'Hassler l'11 marzo

Uno scorcio vitato della Tenuta Sette Ponti di Ca

Uno scorcio vitato della Tenuta Sette Ponti di Castiglion Fibocchi in provincia di Arezzo. I vini dell'azienda di Antonio Moretti saranno protagonisti nella cena di lunedì 11 marzo al Ratanà di Milano. A cucinare col padrone di casa Cesare Battisti, il napoletano Francesca Apreda dell'Imago dell'Hotel Hassler di Roma. Info e prenotazioni, numero verde 800.825144

Dei contenuti della trasferta milanese dell’11 marzo prossimo del cuoco napoletano di stanza a Roma all’Imago dell’Hotel Hassler, Francesco Apreda, abbiamo già scritto. Ora è il momento di affrontare l’altra metà della cena al Ratanà di lunedì prossimo, costruita in larga parte sui vini toscani della Tenuta Sette Ponti, azienda di Castiglion Fibocchi (Arezzo), sulle propaggini chiantigiane del massiccio del Pratomagno, località Vigna di Pallino per l’esattezza.

Nella visione del suo proprietario, Antonio Moretti, sette sono i ponti della via che collega Firenze e Arezzo attraverso l’Arno. Tutt’attorno, abbondano le vigne di Sangiovese e del Chianti, una porzione importante della quale fu acquistata dalla famiglia Moretti negli anni Cinquanta. Nasce qui, idealmente, la storia dell’Oreno, il vino di punta dell’azienda che i connoisseur assoceranno d’istinto alla classifica del Wine Spectator (ne scrivemmo per la prima volta su una newsletter di Identità di Vino, datata aprile 2006) per la costanza con cui gli americani l’hanno piazzato negli anni in classifica tra i migliori vini al mondo (dare un'occhiata qui per vedere i punteggi, anno per anno).

Oreno, l'etichetta più rappresentativa

Oreno, l'etichetta più rappresentativa

Ranking o non ranking, vale la pena soffermarsi in ogni caso sulle caratteristiche di questo Igt capace di coniugare in splendida sintesi merlot, cabernet sauvignon e petit verdot, un supertuscan da impianti ben esposti a sud, piantati nel calcareo-argilloso tipico di queste zone. Lo troveremo in abbinamento al Risotto cacio, pepe e sesami di Apreda, ma è un prodotto di eleganza e struttura tali che non sfigurerebbero per nulla su carni rosse e selvaggina.

Sarà invece tutto il fruttato rotondo e armonico del Crognolo (sangiovese e appena appena merlot e cabernet sauvignon), invecchiato nel rovere, a innaffiare la fusion napoletano-indiana della Pasta e patate con granchio e curry; mentre l’Anni 2011 (sauvignon blanc e viognier) sarà l’unico vino a bacca bianca della giornata, un'apertura opulenta ed elegante accanto al Foie gras e riso soffiato, amarene e polvere di betel nut.

E se la Birra Moretti Grand Cru offrirà un interludio brassicolo accanto al Merluzzo; il sapere in vigna della famiglia Moretti tornerà di nuovo in chiusura, questa volta col marchio siciliano di Feudo Maccari, etichetta che racchiuderà i riflessi ambrati del Sultana 2010, esemplare molto riuscito del Moscato di Noto Passito. La “morte sua” della Sfogliatella calda di pasta di riso e gelato al te verde, ennesimo capitolo tra due mondi scritto da Francesco Apreda.

Francesco Apreda, chef napoletano ma attivo tra Roma e Mumbai

Francesco Apreda, chef napoletano ma attivo tra Roma e Mumbai

Questo il ricapitolo del menu della serata di lunedì 11 marzo, 75 euro a testa vini inclusi.

Foie gras e riso soffiato, amarene e polvere di betel nut
Anni 2011 Tenuta Sette Ponti

Pasta e patate, granchio reale e curry indiano
Crognolo 2010 Toscana Igt Tenuta Sette Ponti

Risotto cacio, pepe e sesami
Oreno 2009 Toscana Igt Tenuta Sette Ponti

Merluzzo carbonaro glassato alla birra e miso rosso, basmati speziato
Birra Moretti Grand Cru

Sfogliatella calda di pasta di riso, gelato al te verde
Sultana 2010 Moscato di Noto Passito doc Feudo Maccari

Per informazioni e prenotazioni, numero verde 800.825.144.


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