13-05-2014

L'Italia vista da Toronto

La metropoli canadese è vivace e multietnica. E anche la cucina tricolore è ben rappresentata

Nella capitale dell'Ontario, affacciata sull'omoni

Nella capitale dell'Ontario, affacciata sull'omonimo lago, è possibile trovare un piatto di spaghetti preparato a regola d'arte. Ad esempio alla Trattoria Fieramosca, telefono +1.416.2141401, che si trova in una delle tranquille strade residenziali di downtown

Toronto è una città piuttosto insolita, capace di coniugare e fondere tendenze e caratteristiche anche diametralmente opposte tra loro. Il ritmo frenetico della metropoli non soffoca, bensì accompagna, il fervore della ricerca e la vivacità delle istituzioni culturali, università compresa. E il profilo avveniristico dei grattaceli (sempre nuovi e sempre in costruzione nei cantieri sparsi per il centro e a ridosso del lago Ontario) convive pacificamente con la rassicurante presenza di angoli silenziosi e alberati, magari nascosti tra una schiera di case vittoriane e un colorato mercatino multietnico.

Uno scorcio della sala della Trattoria Fieramosca

Uno scorcio della sala della Trattoria Fieramosca

Multietnica d'altra parte è la dimensione propria di Toronto, nel civile rispetto delle diversità tra gruppi che restano comunque legati alle radici identitarie e alle consuetudini ataviche, comprese quelle gastronomiche. Gli italiani per primi dimostrano di nutrire un forte sentimento di appartenenza alla comunità. Tanto che cenare in un locale tipico come la Trattoria Fieramosca di Mario Micucci (di origini lucane) può risolversi nel revival dolcemente malinconico di un'Italia in parte scomparsa. La trattoria è situata in una tranquilla strada residenziale del centro, e la calda atmosfera interna sembra quasi un'emanazione dell'esuberante e autentica cordialità del patron, che fa servire agli ospiti pizze, gamberi, cozze, e gustose Linguine all'astice.

Chi si sposta in un'altra zona, sempre nel centro cittadino, scopre l'ennesima singolarità: una sorta di città sotterranea. Al di sotto dell'area coperta da banche e istituti finanziari si sviluppa un reticolo di percorsi che vanno dalle stazioni della metropolitana agli ingressi dei palazzi. Quando fa molto freddo non è necessario uscire all'aperto, anche perché qui c'è tutto: dai negozi ai supermercati, dai bar ai fast food di ogni nazionalità.

Ci sono anche degli scenografici tavoli all'aperto al Vertical, +1.416.2141401, in cui la tradizione italiana viene re-interpretata con tecniche e approcci contemporanei

Ci sono anche degli scenografici tavoli all'aperto al Vertical, +1.416.2141401, in cui la tradizione italiana viene re-interpretata con tecniche e approcci contemporanei

Nonché un interessante ristorante, il Vertical di Joe Alberti e Gary Chivers, sospeso su un ampio atrio in marmo bianco di Carrara. Il marmo bianco si vede bene dalle vetrate dell'elegante sala da pranzo, con luci soffuse e sobrie tovagliette sui tavoli. Mentre il giovane chef marchigiano Giacomo Pasquini ha una buona mano ed esprime una sua idea della cucina italiana attraverso l'uso di moderne tecniche di cottura e di prodotti vegetali che raccoglie personalmente nei boschi intorno a Toronto.

Delicati e freschi aromi connotano quindi i suoi piatti. Il sapore intenso del Tonno marinato con riso soffiato viene stemperato dalle verdure, dalla menta, e da una squisita maionese. Quello deciso delle Capesante scottate in padella viene ingentilito dalla purea di cavolfiori, dai piselli, e dai germogli di felci. Per poi passare all'incontro delle fave novelle con il formaggio, negli Agnolotti ripieni di fontina e parmigiano in salsa di parmigiano e fave. Al momento del dessert una soluzione intelligente e convincente: il Cheesecake rivisitato con frutti di bosco, fichi e la sorprendente aggiunta del timo. Si gustano ottimi vini italiani, canadesi e californiani.


Dal Mondo

Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Vincenzo Rizzi

docente di Italiano al liceo scientifico Scacchi di Bari, cura la rubrica “A Tavola” sul Corriere del Mezzogiorno e “Dolce Guida” su La Puglia e Dintorni

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