03-11-2018
Janaina Rueda chef al timone di Bar da Dona Onça, uno dei ristoranti più gettonati di San Paolo, Brasile
Ai piedi del noto Edificio Copan, disegnato dall’architetto Oscar Niemeyer, Janaina Rueda ha creato un ristorante che ha cambiato il paesaggio della San Paolo degli ultimi anni. Il centro storico era una delle aree più glamour della città, cuore bohémienne e casa di molti artisti e designer importanti. Una mescolanza perfetta di vibrazioni underground, arti urbane e night club. Negli ultimi anni, era diventato un quartiere dimenticato e degradato. Ora, anche grazie a Casa do Porco, è tornato a essere un quartiere nuovamente popolare, ricercato e cool, per i ristoranti che lo popolano.
Rueda è nata e vissuta qui per quasi tutta la sua esistenza. Conosce il quartiere in ogni suo piccolo anfratto. Prima di aprire Bar da Dona Onça, faceva la sommelier. Dona Onça significa “Signora Giaguaro”, un soprannome che rivela la forte personalità della cuoca, che è pure un’abilissima businesswoman.
Quasi senza accorgersene, ha iniziato a creare un menu composto da piatti familiari nostalgici, accompagnati da soluzioni più al passo col lato bohémienne di San Paolo e altri che stavano estinguendosi dalle tavole cittadine. Aprendo ogni giorno a pranzo e cena, Bar da Dona Onça è frequentata da molte persone che vanno lì perché si sentono come nel salotto di casa. Tra i clienti si sono visti i fratelli Roca, Michel Bras, Ferran Adrià e Daniel Humm. Ma è la casa pure dei musicisti brasiliani, delle famiglie, degli scrittori e di altre persone importanti da ogni parte del mondo. La chef, una donna straordinaria, sostiene anche gli artisti e tiene aperte le porte del ristorante a cantanti, pittori, stilisti e membri della comunità gay e lesbiche.
La galinhada moderna di Janaina Rueda (foto revistamenu.com.br)
L'interno del locale (foto quesejasempreassim.com.br)
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
italo-brasiliana, dopo 20 anni come docente, scrittrice e gastronoma, nel 2017 ha sposato il progetto di Muyu, sull’isola di San Cristobal, alle Galapagos