15-06-2018
Rib-eye con chintexle d’insetti, uno dei piatti più interessanti del ristorante Criollo di Oaxaca, in Messico (foto del servizio di In Sinister)
Da alcuni anni ormai, lo Stato di Oaxaca è una delle principali destinazioni culinarie del mondo, un referente obbligatorio sulla mappa gastronomica del Messico, una fonte inesauribile di sapori e tradizioni che attrae pellegrini del cibo in cerca di nuove esperienze. Questa nuova tendenza ha fatto emergere molti nuovi ristoranti, sopratutto nella capitale dello stato, Oaxaca de Juárez. Anche i ristoranti con una proposta più sofisticata, quelli che riflettono e rispettano le umili origini della cucina di questa terra come il ristorante Criollo sono posti in cui si respira il perfetto connubio fra tradizione e modernità. E’ frutto dell’ambizioso progetto dello chef Luis Arellano, assistito dal celebre Enrique Olvera di Pujol come business partner e dallo splendido design di Javier Sánchez, uno degli architetti messicani più influenti, anche lui socio. L’insegna è un elogio del prodotto di Oaxaca e della stagionalità: è per questo che il menu cambia quotidianamente, offrendo ai commensali gli ingredienti più freschi possibile e di massima qualità.
Lo chef Luis Arellano
Ambientazione rustica
Pipián verde di chile poblano con zucchine, asparagi e formaggio Istmeño
Orata con patate confit e salsa di fichi d’india
Churros di mais
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Cuoco, giornalista, dottore di ricerca in linguistica italiana, autore dei libri in materia, cammini che convergono in una stessa professione, dalle lettere alla cucina, dalla cucina al giornalismo e dal giornalismo alla cucina, gli stessi che l’hanno portato a scrivere per riviste messicane come Protocolo, Saborearte e Siempre