31-08-2016
Il video introduttivo sul website del ristorante Maaemo, il primo ristorante norvegese a ottenere, nella primavera scorsa, 3 stelle Michelin. Al timone della proprietà e della cucina c'è Esben Holmboe Bang, cuoco danese trasferito a Oslo 12 anni fa, una voce unica nel coro degli eroi della New Nordic Cuisine
Oslo, capitale della Norvegia, non è certo una città storicamente celebre per i suoi ristoranti. Ma le cose stanno cambiando e, ironia della sorte, il merito è da ascrivere a uno chef danese. Il 34enne Esben Holmboe Bang si trasferì a Oslo 12 primavere fa e, nel dicembre 2010, aprì il ristorante di fine dining Maaemo ("madre terra" nell'antico dialetto locale). Mostrò da subito grande ambizione: per la prima volta cercava di ridefinire una nuova espressione di cucina norvegese, basata sui prodotti locali e di stagione. Al tempo stesso, si pose dal principio l’obiettivo di stabilire una voce unica nel coro degli eroi della New Nordic Cuisine. Oggi Maaemo è uno dei nomi più convincenti della cucina mondiale, parte com’è dell’élite mondiale dei ristoranti con 3 stelle Michelin (un riconoscimento ottenuto nel febbraio scorso, assegnato per la prima volta a un ristorante norvegese, seguito alla seconda stella che arrivò nel 2012, a soli 15 mesi dall’apertura, ndr) e con un carnet già carico di altri premi importanti, incluso il 61mo posto nella classifica dei migliori ristoranti della World’s 50Best.
Esben Holmboe Bang, chef e co-proprietario di Maaemo, è nato a Copenhagen 34 anni fa
Porridge di crema acida e cuore di renna disidratato. Il menu degustazione di Maaemo (circa 250 euro) include 20 pietanze, un percorso dalle "miti" isole Hvaler alle acque ghiacciate dei fiordi del Nord (foto www.twofoodieseating.com)
Maaemo Schweigaards gate, 15 b Oslo, Norvegia +47.22179969 Chiuso domenica e lunedì Solo menu degustazione da 2.300 corone norvegesi (circa 250 euro). Wine pairing 1.690 corone (182 euro), abbinamento a succhi di frutta 850 corone (91 euro).
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
italo-brasiliana, dopo 20 anni come docente, scrittrice e gastronoma, nel 2017 ha sposato il progetto di Muyu, sull’isola di San Cristobal, alle Galapagos