Kobe Desraumaults

Chambre Séparée

Keizer Karelstraat 1
Gent, Belgio
Belgio

Per sottolineare il valore assoluto di Kobe Desramaults basterebbe ritwittare il cinguettio di René Redzepi, data 3 gennaio 2013: «Quest’anno dovremmo prima o poi mangiare tutti da In De Wulf, un ristorante da tenere d’occhio». Per due motivi: l’autorevolezza ma anche la ritrosia a puntare i fari altrove del celebre cinguettatore.

Del resto, la stoffa di Kobe - caso vuole che il nome di battesimo sia lo stesso della carne bovina più pregiata al mondo – non è dissimile della materia di cui son fatti i sogni di Renè: una simbiosi pressoché totale coi produttori del suo distretto, in questa irraggiungibile porzione di Fiandre, a uno sputo dal confine francese. Un parlare quotidiano e serrato coi pescatori del mare del Nord, con gli agricoltori della duna fossile di Ghyvelde, con gli ortaggi del suo stesso giardino, con le alghe dei vicini fondali. E poi trasferito in 5 lingue alla banda di cuochi da ogni dove che oggi sfilettano e affettano tra i banchi della cucina di Dranoutier.

È un dialogo che Desramaults iniziò a tessere diplomatico nel 2005, al ritorno di un lungo viaggio che lo condusse, 20-something, nelle corti di Sergio Herman in Olanda, a sbavare davanti alla gargouillou di Michel Bras e al Comerç 24 di Barcellona a respirare brezze adrianesche. Al ritorno a casa, un deciso lifting alla vecchia brasserie gestita dalla mamma (con 8 camerette al piano di sopra), subito arreso ai dettami di rustico design che impone il Grande Nord. La critica belga si accorge prestissimo di lui e della sua cucina progressiva. No, non nel senso dei Genesis, ma in quello per cui "Ce ne manca ancora di progresso per arrivare in cima". Intanto, da lassù si si sono accorti di lui. E non è poco.

A fine giugno, la svolta: lascia In de Wulf e torna a un concetto di cucina primordiale (solo brace, griglia e forni a legna) con Chambre Séparée a Gent.

Ha partecipato a

Identità Milano


a cura di

Gabriele Zanatta

classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. 
instagram @gabrielezanatt