Fabrizio Mancinetti

ph Thorsten Stobbe

ph Thorsten Stobbe

The Oven

3 & 4 Seven Dials, Saw Close,
Bath BA1 1EN, Regno Unito
+44 1225 311181

Il potere magnetico degli impasti ha cominciato a corteggiare Fabrizio Mancinetti quando aveva appena quattordici anni e lavorava in una sala di paese ad Anguillara Sabazia, sul lago di Bracciano, dov’è nato nel 1992. A quei tempi lui serviva semplicemente ai tavoli ma - con alle spalle una mamma chef e una consuetudine familiare fatta di orti e galline - lo sguardo gli cadeva sempre in cucina. Dalle parti del forno, più precisamente, a sbirciare tra i miracolosi riti delle lievitazioni.

Così quando a 22 anni è andato in vacanza a in Inghilterra e gli è venuto in mente di trovarsi un lavoretto per mantenersi il viaggio, non ha esitato due volte a chiederlo ad un ristorantino italiano dichiarando di saper benissimo fare la pizza napoletana. «Non era affatto vero, ma in pochi giorni mi sono messo a studiare e ad imparare e da lì è cambiato tutto», confessa candidamente adesso che è stato consacrato come miglior pizzaiolo d’Inghilterra: nel 2016, infatti, ha vinto ai Papa Industry Awards come Pizza chef of the Year.

In quel momento era già head chef del The Oven di Bath, che oggi sforna tremila pizze a settimana senza compromessi sulla qualità.

«Non ho mai avuto nessuno ad insegnarmi davvero il mestiere - racconta Fabrizio - Ho sempre fatto tutto da autodidatta, innumerevoli volte sbagliando e altrettante imparando». Il suo è stato percorso di formazione accelerato, che presto lo ha portato ad incontrare Petra® Molino Quaglia, di cui oggi è ambasciatore, grazie ad un inesauribile lavoro sperimentale sulle farine e sugli impasti: «Perché la verità - dice - è che impastare è un'arte perché è effettivamente un lavoro di creazione, che si ferma solo dove arriva l’immaginazione».

a cura di

Concetta Bonini

classe 1987, giornalista professionista testardamente modicana, sommelier in formazione permanente. Attraversa ogni giorno le strade del “continente Sicilia” alla ricerca di storie, persone e imprese legate alla cultura del cibo e del vino. Perché ogni contadino merita un romanzo