Daniel Berlin

Krog i Skåne

Diligensvägen, 21
Skåne Tranås
Svezia
+46.(0)417.20300
info@danielberlin.se

 

Prendendo una strada chiara e decisa, lontano dal mondo monotono e creativamente inibente della cucina raffinata su larga scala, Daniel Berlin si è fatto largo da solo. a partire dal 2009. Lontano dalle città, lontano dagli affascinati ristoranti concettuali, lontano dagli stereotipati ristoranti in cui mangiano i potenti, è andato alla ricerca del suo percorso personale in un mondo apparentemente piccolo (ma di fatto molto più grande, se si considera la libertà, la qualità dei prodotti e la tranquillità) fuori dal minuscolo villaggio di Skåne Tranås. In poco tempo ha trasformato il malandato ristorante tradizionale di paese in un’attrazione e una destinazione culinaria nazionale.

Lo fa con l’aiuto amorevole dei suoi genitori, che servono il cibo (con in testa cappelli di paglia stile panama, dal taglio campagnolo) nella sala essenziale ma al tempo stesso raffinata e leggermente artistica. Sviluppando rapporti stretti ed esclusivi con agricoltori locali, cacciatori, pescatori e raccoglitori, il giovane cuoco ora porta avanti il suo stile culinario nel confort di un’atmosfera che potrebbe essere descritta come casalinga. Leggerezza, chiarezza, semplicità e sorprendente audacia rappresentano il suo stile attuale, radicato nei migliori ingredienti locali.

La Coda di bue, brasata e cotta a lungo, servita con petali di cipolla rossa, è uno dei suoi piatti d’autore, assieme alla Gola di baccalà. Così come la Tartare di lamponi, pestati sul tavolo, con pelle di latte ed erbe, sono solo due di tanti piccoli assaggi, naturalmente naif ma bellissimi, delle novità che ci si può aspettare da questo giovane chef indipendente, preparato e molto disciplinato, nella sperduta campagna del sud della Svezia. Pesci locali, cacciagione e vegetali prodotti dalla madre sono le umili materie prime della sua dispensa, ma i piatti sono sempre artistici, colorati e visivamente sorprendenti. Vini e champagne naturali accompagnano ogni piatto, selezionati appositamente dal suo grande amico Pontus Elofsson, capo sommelier al Noma. Daniel Berlin è aperto solo sei mesi all’anno, quando la grossa lampadina che è nel cielo può brillare sui suoi ospiti nel giardino, per gli amuse bouche fatti con ricchi vegetali.

Ha partecipato a

Identità Milano


a cura di

Mattias Kroon

food writer, editor e produttore televisivo. Organizzatore di eventi e moderatore. Svedese, di base a Parigi. Appassionato di ingredienti insoliti, di tutti i riti della cucina e di cenare in giro per il mondo. Per lui, gastronomia significa cultura