Fabrizio Mantovani

crediti: Brambilla - Serrani

crediti: Brambilla - Serrani

Fabrizio Mantovani, titolare di tante realtà intelligenti a Faenza, dal ristorante gourmet a una bottega di frutta e verdura, è una di quelle persone difficili da incasellare. Non perché scappino o indossino maschere. Più semplicemente, Fabrizio ha più frecce al suo arco. Figlio di fruttivendoli, conosce la forza del mercato da sempre. Poi ha frequentato l’istituito alberghiero e quando è passato dai pantaloni corti a quelli lunghi lo sguardo ha preso a spaziare su orizzonti più vasti: «Quando ho iniziato il mio lavoro, ho realizzato che non esisteva un modo per esprimere un concetto attraverso il cibo. Il cibo per me è sempre stato tante cose: immagini, volti, suoni, colori, arte, design. La forma ha sempre seguito il gusto. Non posso immaginare una mia installazione senza forma. E neanche senza musica».

Musica? Sì, fondamentale. E’ un connubio che ritroviamo sotto il cappello del Condivinsorzio che ha aperto assieme con il musicista e compositore Simone Vignola: «La musica per me è una necessità. La mia cucina una conseguenza. Ecco perché cerco in queste performance, che definirei urbane, un continuo sovrapporsi di espressioni. La contaminazione è la base salda delle mie proposizioni. Gustare è azione. Non è il semplice passare il cibo attraverso la bocca e lo stomaco».

E da qui sgorgano mille altre cose come le considerazioni sulla forma e il gusto: «Ormai lo dovremmo avere capito... il cibo è uno degli argomenti di svolta nel mondo del design. Chef e produttori si misurano in egual misura, e continuamente, con approcci concettuali ed estetici. Non creano solo nuove tecniche di cucina innovative ma si impegnano a rendere il cibo un riflesso della nostra cultura culinaria».

Fino alla considerazione più importante, legata all’idea che non è mai solo sua: «In cucina insieme alla mia squadra creiamo un gruppo che sviluppa un concetto. Troviamo sempre più importante le idee anziché la singola idea». Più cose si pensano, si dicono e si condividono, più si cresce e si fa contento l’ospite che una sera godrà delle bontà dello spazio gourmet all’Hotel Vittoria e la mattina di una prima colazione con pochi uguali, per poi magari andare fino in centro per rilassarsi.

A febbraio 2019 la chiusura di FM con Gusto.

Ha partecipato a

Identità Milano


chef di FM con Gusto fino a febbraio 2019, da novembre 2018 è anche consulente della carta di Bioesserì Milano

a cura di

Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
blog www.paolomarchi.it
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