27-02-2015
Fabio Pisani e Alessandro Negrini, co-chef de Il Luogo di Aimo e Nadia a Milano sul palco di Identità Milano. Con Danilo Giaffreda, autore del nostro articolo, hanno dato vita a una lezione centrata sui primati della nostra tradizione gastronomica, antesignani di tante tendenze prevalenti oggi nell'alta cucina internazionale (foto Brambilla/Serrani)
Due settimane fa ero sul palco dell’Auditorium di Identità Milano a conversare con Alessandro Negrini e Fabio Pisani, i due giovani chef de Il Luogo di Aimo e Nadia. Il pretesto era il racconto dello storico ristorante milanese visto attraverso le loro sensibilità. L’obiettivo - più ambizioso - era di parlare di Italia e di ristorazione italiana a partire dalla loro esperienza. Ho accettato di farlo perché ho a cuore questi temi e perché sono profondamente convinto che la storia del Luogo sia paradigmatica di come si possa uscire dall’impasse identitaria di gran parte della ristorazione italiana riaffermando primati spesso indebitamente arrogati da quella internazionale. Bastava ascoltare, infatti, alcuni degli autorevoli interventi che ci hanno preceduto, per rendersi conto che le tendenze più recenti dell’alta cucina internazionale stanno già da tempo nel midollo della nostra storia gastronomica, ne sono il solido background a cui basta semplicemente attingere e ispirarsi. Mi riferisco a prodotti unici al mondo, all’alto artigianato gastronomico, ai produttori che tramandano colture e culture, alla grande cucina casalinga che si perpetua mutando pelle ma non sostanza, ai tanti territori pieni di risorse e ai cuochi, caparbi ambasciatori di questo inestimabile patrimonio.
Il Torcinello di agnello presentato da Negrini e Pisani a Identità: grandi materie prime che attraversano tutto lo Stivale
Fabio Pisani, Alessandro Negrini e Danilo Giaffreda
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Architetto, fotografo, food-blogger. Pugliese all’anagrafe, nomade per professione, attraversa l’Italia in cerca di innamoramenti eno-gastronomici. Le parole e le immagini che s’impigliano nella memoria diventano il racconto di queste passioni. Suo il blog www.ilventredellarchitetto.it