19-11-2014
Barbara Scabin imortalata in cucina insieme allo staff che dirige al Blupum di Ivrea (telefono +39.333.3146158). Prima di diventare chef della trattoria di recente apertura, Barbara ha lavorato insieme al fratello Davide fin dal primissimo giorno del Combal, e poi del Combal.Zero (foto di Gianni Rizzotti)
Barbara è una chef. La sua passione per la cucina è iniziata quando aveva già più di vent'anni: per lei fare la cuoca non è stata solo una scelta personale, ma anche di famiglia. Barbara infatti di cognome fa Scabin, ed è la sorella del grande chef del Combal.Zero. E' stato proprio suo fratello a portarla in cucina, all'inizio dell'avventura chiamata Combal. «Tutto iniziò 22 anni fa, quando mio fratello ricevette una richiesta d'aiuto da parte di un suo caro amico, Celestino Aimaro, che aveva appena rilevato una trattoria. Al tempo Davide era in un momento di crisi con questo mestiere, erano un paio d'anni che si era messo a vendere prodotti estetici. Così accettò questa offerta e mi chiese di andare a lavorare con lui. Qualche tempo dopo, questo nostro amico ci cedette il locale, perché non aveva modo di seguirlo nel modo giusto: nacque così il primo Combal.» Prima di questa proposta da parte di suo fratello non aveva mai pensato che avrebbe potuto diventare una cuoca? «Assolutamente mai. Anche perché io avevo studiato all'Istituto statale d'arte per il Disegno di Moda e Costume di Torino, l'Aldo Passoni, quindi l'idea che avevo per il mio futuro era di fare la stilista, di lavorare nella moda. Però devo dire che questi studi mi sono tornati utili: anche mio fratello avrebbe voluto fare una scuola d'arte, e oggi chiede sempre la mia collaborazione quando c'è da creare un piatto nuovo, per guardarne la prospettiva, i colori, i chiaroscuri.» Quali furono i suoi primi passi in cucina? «Forse per assecondare questo spirito artistico sono partita dalla pasticceria, che è anche una specialità spesso più consona alle donne. Ho iniziato con Davide e sono sempre rimasta con lui: ricordo molto bene la prima cosa che mi diede da preparare. Una panna cotta. Me la fece rifare decine e decine di volte, fino a quando non fu soddisfatto, perché anche se al tempo eravamo in una semplice trattoria, mio fratello, giustamente, è sempre stato un grandissimo perfezionista.»
Lo staff del Blupum al completo (foto di Gianni Rizzotti)
Barbara Scabin e il suo compagno, in cucina e nella vita, Giovanni "Ciuby" Ghigo (foto di Gianni Rizzotti)
La novità più recente del Blupum di Ivrea è la Drogheria, inaugurata lo scorso 25 settembre
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare Instagram: @NiccoloVecchia