30-09-2014
Fabio Abbattista, 37 anni, pugliese e già una lunga serie di esperienze al fianco di Heinz Beck, Alain Ducasse e Michel Roux. E' il neo-volto del Leone Felice, il nuovo ristorante dell'Albereta di Erbusco (Brescia), che ha chiuso la parentesi ventennale con Gualtiero Marchesi. Telefono +39.030.7762603, chiuso domenica e lunedì
Aria nuova all'Albereta, il resort nel cuore della Franciacorta che per vent’anni è stato il tempio del gusto di Gualtiero Marchesi. Ora la “casa” della famiglia Moretti (vino Bellavista e tanto altro) cambia pelle e si apre non solo ai gourmet, ma anche a una clientela più giovane e internazionale. La proposta gastronomica diventa all day long: prima colazione, bistrot con piatti tradizionali per chi sceglie un pranzo o una cena easy, snack e sfizi senza sosta. Non mancano il brunch domenicale e il tea time per gli appassionati dello stile inglese. E naturalmente il ristorante gourmet Leone Felice, nome che rende omaggio al vecchio custode della tenuta. “Negli anni la clientela è cambiata, la SPA dedicata ai trattamenti Chenot ha preso sempre più piede e c’era bisogno di un’offerta più completa e articolata - spiegano i padroni di casa Carmen Moretti e Martino de Rosa -. Con questo nuovo progetto abbiamo ritrovato la voglia e l’entusiasmo di curare in prima persona l’accoglienza dei clienti”. Gli spazi sono luminosi ed eleganti, ridisegnati da Valentina (la più giovane delle sorelle Moretti) e arredati dal tocco glamour di Carmen. Tra le novità una grande terrazza, che si affaccia sui vigneti e lascia intravedere il lago d’Iseo, e lo chef table, per chi vuole cenare godendo del “movimento” della cucina.
Filetto di fassona alla pizzaiola
La sala rinnovata del leone Felice
Leone Felice dell'Albereta corso Vittorio Emanuele, 23 Erbusco (Bs) +39.030.7762603 leonefelice@albereta.it Chiuso domenica e lunedì Menu à la carte: 80-100 euro, vini esclusi Menu del mese: 90 euro, vini esclusi
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
giornalista professionista e critico enogastronomico, è docente di Antropologia del Cibo e food marketing all'Università di Milano e all'Università Cattolica. Studia da anni il valore simbolico del cibo nelle religioni e collabora con alcune delle più importanti testate del settore