11-04-2014
Il ristorante Stube dell'Hotel Europa di Asiago (Vicenza), chef Alessio Longhini, 25 anni, importante promessa della cucina vicentina. Oltre alla Stube, l'offerta enogastronomica dell'Europa conta anche sull'Osteria e sul ristorante Saint Hubertus (foto Renato Vettorato)
Nonostante la crisi, che morde sempre, la provincia di Vicenza dimostra un’invidiabile effervescenza gastronomica: nuovi locali, nuove filosofie e diversi giovani cuochi. In pochi anni, agli storici ristoranti che hanno dato lustro alla provincia berica come La Peca, il Casin del Gamba, La Locanda di Piero e l’Appaloosa del mitico Pippo in quel di Gallio sono stati affiancati da locali come El Coq di Lorenzo Cogo a Marano Vicentino, La Tana di Alessandro Dal Degan ad Asiago, il recentissimo Aqua Crua di Giuliano Baldessari a Barbarano Vicentino, senza contare il gran ritorno di Corrado Fasolato nella sua Schio con lo Spinechile Resort.
Gnocchi verdi al profumo di primavera Ora un altro giovane coraggioso, Alessio Longhini, 25 anni compiuti da poco, ha deciso di prendere il comando ai fornelli dell’albergo più prestigioso di Asiago, l’Hotel Europa, un 4 stelle condotto dalla famiglia Mosele. Lo storico albergo del centro di Asiago che già da tempo vanta tanti comfort come le stanze spaziose, i bagni immacolati e con centro benessere e centro estetico all'avanguardia, oggi si propone alla sempre più numerosa schiera dei buongustai anche con una offerta gastronomica golosa e variegata. La proposta è trivalente: per un pranzo (o cena), informale e veloce ecco l’Hosteria dalla calda atmosfera montanara; il ristorante Saint Hubertus è riservato ai per piacevoli momenti conviviali e agli ospiti dell’hotel. E ora anche la raffinata Stube Gourmet con menu degustazione a 50 euro e una carta corta ma gratificante.
Gnocchi verdi al profumo di primavera
Dal novembre scorso abbiamo voluto respirare più volte l’atmosfera della Stube, già saletta del cacciatore per i suggestivi dipinti alle pareti, e provare i piatti di Longhini, giovane ma già con un bel bagaglio di esperienza alle spalle. Bagaglio costruito prima con Alessandro Dal Degan, ora alla Tana di Asiago che gli ha dato i fondamentali, poi con Corrado Fasolato al Met di Venezia, dove ha imparato a volgere lo sguardo a Oriente, ed infine al fianco di Norbert Niederkofler del Rosa Alpina di S. Cassiano dove ha imparato il valore pregnante della cucina del territorio oltre che le regole rigorose di una cucina di classe. E qualche sera fa, con alcuni colleghi golosi e curiosi e con la compagnia di un altro grande dell’Altipiano dei 7 Comuni che prova a rendere più dolce il mondo con i suoi prodotti, Andrea Rigoni della Rigoni di Asiago, abbiamo golosamente goduto di questo spartito del giovane Alessio.
Alessio Longhini, classe 1988
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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