21-02-2014
Spaghetti di sesamo con tuma, lattuga di mare, alga mauro, lapsang souchong al Duomo di Ciccio Sultano, ristorante a 2 stelle Michelin di Ragusa Ibla, telefono +39.0932.651265
Corrado Assenza, giustamente, si lamenta perché i turisti vanno in Sicilia solo in primavera e in estate e così si perdono i profumi dell’inverno. Noi facciamo come dice Corrado: ci andiamo in febbraio. Quattro giorni nel Val di Noto. Pochi, certo, ma abbastanza per un bel ripasso, qualche spettacolo nuovo (la poesia di Marzamemi; la bellezza della campagna appena fuori Noto fra olivi, mandorli e agrumeti; lo spettacolo della Villa Romana del Casale a Piazza Armerina; il fascino austero di Caltagirone; la visita nazionalpopolare a “Vigata” al secolo Punta Secca, il buen retiro sul mare del commissario Montalbano), nuove facce diventate amiche, nuove incursioni-escursioni gastronomiche. Blasonatissime e non, ma sempre emozionanti, da appuntare e suggerire agli amici.
A Scicli, per cominciare, subito un pranzo veloce (ma non troppo) al Pomodoro, in via Garibaldi, dove cortesia, semplicità, qualità, buona materia prima (Crudo di gamberi rossi di Sicilia e scampi ineccepibile, così come gli Spaghetti agli Scampi) sono un garanzia di appagamento e digeribilità, nel rispetto del territorio e della stagionalità.
Gli Spaghetti con carote e buzzonaglia del Consiglio di Sicilia di Donnalucata (Ragusa), telefono +39.340.9448923
Tutto il fascino di Scicli (foto Girasicilia)
Due appetizer offerti dalla cucina per ingannare l’attesa, pane e grissini fragranti, sedie comode, tavoli ampi, un salottino che sembra di essere a casa, uno di quei posti dove indugiare e tornare (magari a pranzo, approfittando di un menu a 45 euro, un vero affare). 1. segue
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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Giornalista, una vita dedicata allo sport da inviato, cura la pagina di enogastronomia e viaggi del Gazzettino di Venezia